Ci sono molti personaggi nella Saga di Harry Potter che hanno subito una trasformazione nel corso della storia. Alcuni sono migliorati e sono andati incontro al nostro gradimento, mentre altri ci facevano sorridere all’inizio per poi diventare insopportabili: è il caso di Cornelius Caramell.
Senz’altro, il principale motivo che ci ha spinti ha cambiare opinione sul Ministro della Magia è stato il suo non credere (o non voler credere?) al ritorno di Voldemort (qui vi raccontiamo come è cambiata la vita dei maghi dopo questo evento), con tutte le conseguenze del caso. Ma qual è il motivo di questo suo diniego?
Quando Cornelius Caramell era dalla parte di Harry
Partiamo dalle origini. Quando abbiamo incontrato Cornelius Caramell per la prima volta, ci è stato subito simpatico: Harry era arrivato al Paiolo Magico dopo esser scappato da Privet Drive per mezzo del Nottetempo, dopo aver inavvertitamente lanciato un incantesimo zia Marge. Era stato proprio Caramell ad accoglierlo per rassicurarlo (e per dargli un occhio, vista la situazione Black): nessuno finisce ad Azkaban solo per aver gonfiato la zia. Premuroso e di buon cuore come un padre, il Ministro sembrava essere una spalla per Harry, qualcuno a cui rivolgersi in caso di difficoltà (qui invece parliamo di quando il Ministero non ha punito la magia minorile). Ma le cose sono cambiate drasticamente…
Dopo il Torneo Tremaghi
Al termine del quarto anno scolastico, Harry ha assistito al ritorno di Voldemort, come ben sappiamo. Grazie alla Passaporta è ritornato a Hogwarts con il corpo di Cedric Diggory e ha declamato la verità a gran voce: Voldemort è tornato, Voldemort non è più un nemico lontano ma una minaccia reale.
Questo evento ha segnato uno stacco nel comportamento di Caramell. Non abbiamo avuto una descrizione dei pensieri che hanno affollato la mente del Ministro nell’udire quell’annuncio, ma viste le sue reazioni successive possiamo immaginarli. Caramell si è sentito immediatamente cadere sulle spalle tutto il peso delle responsabilità. In qualità di Ministro avrebbe dovuto agire, rassicurare il popolo, capire come intervenire e, soprattutto, mettersi contro Voldemort. Ma quanto gli sarebbe costato tutto questo? Ecco allora che Caramell, per paura e per mancanza di forza, ha deciso – più o meno inconsciamente – di non credere a Harry.
La paura distorce il comportamento delle persone
Possiamo individuare nella paura il principale movente delle azioni successive di Caramell e il motore di questa negazione della realtà. L’evidenza la troviamo proprio durante il processo a Harry, accusato di aver utilizzato la magia davanti a un Babbano. L’uomo che aveva liquidato con una risata la precedente infrazione del ragazzo, ha montato un intero caso per l’utilizzo improprio della magia in una situazione chiaramente di pericolo. Harry si è ritrovato una porta chiusa in faccia e si è sentito dare del bugiardo.
L’insistenza con cui Caramell – con voce quasi tremante – ha ribadito per tutto il processo che Voldemort non era tornato, lascia intravedere tutto il suo timore. Ma le conseguenze di questa paura sono state rilevanti e le ripercussioni hanno interessato tutta la popolazione magica. Se ci pensiamo bene, sembra assurdo che dalla paura di un uomo sia nato un fenomeno di accanimento contro Harry e contro Silente.
Un ragazzo e un valido Preside sono stati screditati e denigrati a gran voce sulla Gazzetta del Profeta. La maggior parte delle persone, di conseguenza, ha ritenuto più facile credere a parole dettate da una testata giornalistica solitamente affidabile e dal Ministro stesso. Ma è proprio la paura ad aver agito anche sulle persone: cosa mi è più comodo (e più sicuro) credere? Che stiamo per rimetterci in guerra contro il mago oscuro più potente di tutti i tempi o che è soltanto una bugia?
La verità sbattuta in faccia
In che momento Cornelius Caramell ha dovuto accettare la realtà dei fatti? Soltanto quando la verità gli è stata letteralmente sbattuta in faccia: pochi attimi al Ministero della Magia (di cui potete leggere le informazioni essenziali qui)- tra l’altro proprio il luogo simbolo del suo potere – e la vista di Voldemort in carne e ossa (o forse non proprio, vista la sua disumanità). E a quel punto è risultato inevitabile fare un passo indietro e accettare la versione di Harry e Silente. Andare oltre con la negazione sarebbe stato controproducente, sarebbe stato come gettare un arma contro se stessi.
Un intero anno è passato prima che il Ministro accettasse la realtà, un intero anno che – se utilizzato a dovere per prepararsi alla guerra – sarebbe potuto essere fondamentale per diminuire drasticamente le morti che sono seguite. Ecco cosa accade quando la mente umana si lascia distorcere da paura e timori.
Secondo voi ci sono altri motivi per il comportamento di Caramell? Diteci la vostra nei commenti!