Quanto desidereremmo possedere una bacchetta e poter usare la magia quando e come vogliamo? Eppure anche nel Mondo Magico la legge esiste e va rispettata. In questo articolo vi rinfreschiamo la memoria su ciò che i maghi possono e, soprattutto, non possono fare.
“Tutti i nuovi maghi devono accettare, entrando nel nostro mondo, di attenersi alle nostre leggi”.
Albus Silente, Harry Potter e il Principe Mezzosangue – Capitolo 13: Il Riddle segreto
Tante sono le cose che il Mondo Magico ha in comune con il mondo dei Babbani, a cominciare dalle sue leggi. Così come il furto e l’omicidio sono reati per noi, lo sono anche per i Maghi, e in generale la violenza ha delle conseguenze. Si fa invece tutto più complesso quando i due mondi si allontanano; a quel punto intervengono leggi più specifiche. Vediamole insieme.
Statuto di Segretezza della Confederazione Internazionale dei Maghi
Riconosce come reato la pratica della magia di fronte ai Babbani. Istituito nel 1692, e negli anni adattato, lo Statuto di Segretezza è la legge più importante del Mondo Magico.
Se violato, le conseguenze non sono sempre le stesse, ma possono variare sulla base della gravità dell’atto: non soltanto Azkaban, insomma, attende i colpevoli. Ne La Camera dei Segreti, per aver volato sopra Londra con la Ford Anglia del signor Weasley, Harry e Ron si beccano una semplice punizione.
I provvedimenti rispetto ai Babbani coinvolti sono, invece, abbastanza standardizzati, e prevedono sostanzialmente la cancellazione della memoria dei non-magici (per scoprire di più su questo incantesimo, leggete qui). Incontriamo qualcosa di simile ne Il Prigioniero di Azkaban, quando Cornelius Caramell rassicura Harry sul fatto che la memoria di sua zia è stata modificata.
Decreto per la Ragionevole Restrizione delle Arti Magiche tra i Minorenni
Stabilisce che ai maghi minorenni non sia permesso compiere incantesimi fuori della scuola, pena l’espulsione da Hogwarts. Entrato in vigore nel 1875, questo decreto è forse la legge più conosciuta dai fan di Harry Potter.
Questa legge prevede che sia posta sui bambini e ragazzi di età inferiore ai 17 anni la Traccia (scoprite tutto quello che c’è da sapere su questo incantesimo nel nostro articolo). Si tratta di un incantesimo che permette al Ministero della Magia di rilevare l’attività magica svoltasi attorno ai minorenni. Una volta maggiorenni, la Traccia si disattiva automaticamente.
Il Decreto prevede un’eccezione: i minorenni sono infatti autorizzati a praticare la magia in caso di estrema necessità. Per questo motivo ne L’Ordine della Fenice Harry non può essere espulso da Hogwarts, avendo praticato il Patronus di fronte a suo cugino Dudley per salvare la vita di entrambi.
C’è anche una seconda eccezione da sottolineare: la magia accidentale compiuta dai bambini piccoli, soprattutto se si tratta di Nati Babbani, non prevede alcun provvedimento.
Legge per la Protezione dei Babbani
Questa legge, chiaramente disprezzata dai Purosangue e Mangiamorte come Lucius Malfoy, è pensata per proteggere i Babbani da artefatti magici potenzialmente pericolosi. Con questo obiettivo, ha indotto il Ministero a condurre una ricerca dei manufatti legati alla Magia Oscura, coinvolgendo la stessa famiglia Malfoy.
Coautore della legge è Arthur Weasley, grazie al cui impegno il decreto è entrato in vigore proprio durante il secondo anno a Hogwarts di Harry, Ron e Hermione. Seppur non se ne parli diffusamente nei libri, è ragionevole pensare che la trasgressione a tale legge preveda la confisca ed eventuale distruzione dell’oggetto pericoloso e qualche rogna per il possessore.
Codice dell’Uso delle Bacchette
Entrato in vigore nel 1631, stabilisce che a nessuna creatura non umana sia permesso portare o usare una bacchetta magica. Questa legge è familiare forse a chi ha ben presenti i libri: compare, infatti, per la prima volta quando Winky, l’elfa domestica di Barty Crouch, viene sospettata di aver evocato il Marchio Nero con la bacchetta di Harry durante la Coppa del Mondo di Quidditch.
La troviamo inoltre al centro di un momento di tensione ne I Doni della Morte, quando Unci Unci spiega a Harry che il diritto di possedere e utilizzare una bacchetta magica è da sempre al centro di una contesa fra Maghi e Folletti.
Legge di Gamp sulla Trasfigurazione Elementale
Prevede quello che si può e, soprattutto, non si può generare con la magia. Importanti, rispetto a questa legge, sono le cinque eccezioni, ovvero gli oggetti che non si possono evocare dal nulla. Chiaramente citato nella saga, fra questi oggetti troviamo il cibo; rispetto agli altri, intuiamo dalle pagine della Rowling che la legislazione sulla Trasfigurazione Elementale si estende probabilmente all’amore, alla vita, alle informazioni e al denaro.
Regolamentazioni varie
Nel corso della saga troviamo diversi riferimenti alla legislazione del Mondo Magico, senza che questi facciano tuttavia capo a una legge o a un decreto specifici. Vediamoli brevemente uno alla volta.
Gli Animagi
Un primo esempio è il Registro degli Animagi, in cui sono riportati tutti i nomi dei maghi e delle streghe che hanno appreso l’arte di trasfigurarsi in un animale. Informare il Ministero della Magia è obbligatorio, nel momento in cui si diventa un Animagus, tuttavia non è scontato, e lo sappiamo alla luce dell’assenza di James Potter, Sirius Black, Peter Minus e anche di Rita Skeeter dal Registro.
Veritaserum, GiraTempo e smaterializzazione
Il Ministero della Magia tiene inoltre sotto stretto controllo l’utilizzo del Veritaserum e delle GiraTempo. Rispetto a queste, è infatti la professoressa McGranitt, all’inizio del terzo anno, a intercedere con il Ministero perché Hermione possa ottenerne una e frequentare così un maggior numero di lezioni rispetto a quelle che avrebbe potuto seguire normalmente.
Troviamo poi una precisa regolamentazione rispetto alla smaterializzazione, per praticare la quale si deve passare un esame e ottenere così una licenza. Gli studenti di Hogwarts di solito frequentano un corso durante il loro sesto anno, e chi ha compiuto 17 anni può sostenere subito l’esame.
Le Maledizioni Senza Perdono
È infine strettamente controllato l’utilizzo delle Maledizioni Senza Perdono. Queste sono generalmente illegali e il loro uso, se scoperto, porterebbe a una condanna a vita ad Azkaban.
In diverse occasioni, comunque, questa regolamentazione subisce variazioni. Alastor Moody (in realtà Barty Crouch Jr.) ottiene il permesso di praticare le Maledizioni durante le sue lezioni di Difesa Contro le Arti Oscure e, addirittura, usa la Maledizione Imperius sugli studenti perché questi imparino a resisterle.
È poi probabile che il divieto di utilizzare le Maledizioni sia stato revocato per gli Auror durante la prima guerra contro Voldemort e i Mangiamorte. Infine, il Ministero concede l’uso delle Maledizioni durante i mesi in cui il Voldemort ne assume il controllo.
Leggi negli Stati Uniti
Concludiamo con qualche curiosità dagli Stati Uniti, accennando a un paio di leggi applicate perlomeno durante il periodo in cui si svolgono gli avvenimenti di Animali Fantastici.
Innanzitutto, in America il Mondo Magico è più radicalmente separato rispetto a quello dei No-Mag, e i rapporti fra questi e i Maghi sono vietati dalla legge (Legge Rappaport, 1790: per scoprire di più, leggete qui). Inoltre, i maghi e le streghe americani devono ottenere un permesso per possedere una bacchetta e portarlo sempre con sé.
Infine, ancor più rispetto alla comunità magica europea, quella americana ha un rapporto decisamente intollerante e conflittuale con gli animali fantastici. Ciò si riflette nella legislazione e nella chiusura del MACUSA (il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America) di fronte alle creature di Newt Scamander.
Queste sono soltanto le più importanti fra le leggi previste nel Mondo Magico, ma bastano a farci capire bene una cosa: se sappiamo utilizzare la magia, dobbiamo stare molto attenti a come la usiamo.