Colin Canon appartiene alla categoria di quei personaggi che non compaiono molto nella narrazione ma che tutti i lettori amano lo stesso. A questo giovane mago, sempre solare e desideroso di essere amico di Harry Potter, è stata riservata una morte davvero triste. Continuate a leggere per scoprire il perché.
La morte è stata molto presente nell’esistenza di Harry: lo ha segnato indissolubilmente da piccolo e l’ha poi seguito durante la sua vita, nascondendosi dietro ogni angolo. Nessun personaggio della saga è esente e chi più, chi meno, tutti i personaggi hanno sofferto per questo motivo.
Senza nominare nemmeno la triste sorte di Harry, ricordiamo che, ad esempio, George ha perso la sua metà, che la vita di Silente è stata segnata dalle tragedie della sua famiglia e che Hagrid ha dovuto crescere velocemente avendo perso suo padre.
Non c’è mai un attimo di “tregua”. Anche la celebrazione della vittoria nella battaglia di Hogwarts diventa più amara e meno felice a causa delle vite spezzate di tutti coloro allineati nella Sala Grande. Non serve considerare Piton un eroe, anche tutti coloro che non idolatrano questo personaggio (qui un approfondimento sul personaggio più complesso della saga), sono concordi nel pensare che la sua morte è stata una tragedia. Allo stesso modo è tristissimo pensare che Lupin e Tonks non hanno potuto crescere il loro figlio.
Nella lista dei morti della saga, ognuno occupa un posto speciale e risulta degno di essere ricordato. Tuttavia la morte di Colin Canon è stata forse la più triste di tutte. Il motivo principale è la sua assoluta mancanza di importanza, ma non perché non fosse “abbastanza”, anzi.
La fedeltà di Colin
Quando Colin incontra per la prima volta Harry, la sua reazione è perfettamente paragonabile alla reazione di tante altre persone: stupore, curiosità, rispetto. Ciò che distingue però questo personaggio è il fatto che la sua ammirazione non cambia mai. L‘idolatria si trasforma in rispetto nei confronti di Harry (come persona e non come Colui-che-è-sopravvisuto).
Emblematico è ciò che succede quando si pensava che Harry fosse l’erede di Serpeverde. Molti compagni lo abbandonarono, poiché la loro lealtà verso di lui era legata esclusivamente alla sua fama e non all’amicizia sincera. Con il tempo Colin diventa un personaggio secondario che appare solo per far conoscere Harry ai suoi amici e a suo fratello, ma non per credersi migliore, bensì solo perché lo apprezza e rispetta come persona.
La sua lealtà non è mai venuta meno, come emerge ne L’Ordine della Fenice quando Colin antepone il coraggio alla paura e diventa uno dei primi membri dell’Esercito di Silente (qui le lezioni che possiamo imparare da questi coraggiosi ragazzi) e in ultimo nella battaglia di Hogwarts, quando si rifiuta di restare al sicuro per poter combattere un’ultima volta dalla parte di Harry.
La morte di un’anima pura
La morte di Colin Canon non è stata dolorosa solo perché era molto giovane, ma soprattutto perché è stata la morte di un’anima pura, uno dei pochi personaggi che non erano stati toccati dall’avidità, dall’odio e dalla crudeltà. Per tutto il tempo a Hogwarts, Colin è sempre stato la personificazione della gioia, della lealtà e del rispetto.
Molti personaggi nel mondo di Harry Potter sono stati eroi, hanno avuto il loro momento di gloria (come Neville che uccide Nagini). Colin invece è sempre stato un personaggio secondario e, alle volte, anche sottovalutato. Non sappiamo chi l’abbia ucciso e non c’è stata teatralità nel momento in cui il suo piccolo corpo cadde in mezzo agli altri. La fine della sua piccola vita è stata una piccola morte, senza alcuna differenza fra tutte le altre, il tipo di morte che rimane senza ricordo. E questo l’ha resa la più triste.
Siete d’accordo col considerare la morte di Colin tra le più tristi della saga? Fateci sapere nei commenti.