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5 cose che possiamo imparare dall’Esercito di Silente

3 Aprile 2020 alic-darr 5 min read

5 cose che possiamo imparare dall’Esercito di Silente

3 Aprile 2020 Alis 5 min read

Al quinto anno a Hogwarts di Harry, è successo qualcosa che non era mai accaduto in precedenza: sotto suggerimento di Hermione, il Prescelto è diventato la guida di un gruppo di studenti suoi coetanei, l’Esercito di Silente, allo scopo di addestrarli nella Difesa contro le Arti Oscure. Non è qualcosa da sottovalutare.

In un periodo di grandi incertezze, con Voldemort e il Male in movimento, dei ragazzi hanno avuto il coraggio di sfidare le ferree regole imposte da Dolores Umbridge, riunirsi e cercare di trovare una strategia per essere pronti a ogni sfida. Ma l’Esercito di Silente non è solo per gli studenti di Hogwarts. Anche noi possiamo imparare qualcosa!

1) L’Esercito di Silente ci insegna che l’unione fa davvero la forza

Spesso questo modo di dire – come tutti i modi di dire – viene usato in maniera molto banale. Eppure, l‘Esercito di Silente ci ha dimostrato che c’è davvero verità in questo luogo comune. Innanzitutto, senza un gruppo di persone, l’Esercito di Silente non sarebbe di fatto nemmeno potuto esistere. Ognuno si sarebbe potuto addestrare da sé, cercando di apprendere qualche nozione extra di Difesa contro le Arti Oscure (a proposito, qui trovate gli insegnanti della materia dal peggiore al migliore)…ma è un piano che non è stato nemmeno preso in considerazione. Non sarebbe servito a nulla. L’unico modo per arrivare a un obiettivo concreto? Lavoro di squadra.

Harry non è stato solo un insegnante. Certo, lui è stato il punto di riferimento: Colui che è Sopravvissuto, colui che ha affrontato un Basilisco, colui che ha sconfitto i Dissennatori. Ma non si è mai messo in posizione di superiorità nei confronti degli altri perché è proprio tramite la collaborazione tra pari che l‘Esercito di Silente ha raggiunto il suo scopo. I vari studenti si sono sfidati a suon di incantesimi quando si è trattato di apprendere Schiantesimi o magie per disarmare l’avversario, ma si sono anche incoraggiati e sostenuti quando era il momento di provare l‘Expecto Patronum o altro.

E l’Esercito di Silente non si è fermato alle lezioni. Grazie al lavoro di squadra, è stato poi possibile per Harry, Ron. Hermione, Ginny e Luna tenere testa ai Mangiamorte nell’Ufficio Misteri. Non sarebbe stato lo stesso se Harry fosse andato da solo, come aveva inizialmente deciso.


2) Si possono fare grandi cose anche partendo dal basso

esercito di silente

Durante una lezione dell’Esercito della Silente, Harry dice qualcosa di fondamentale:

Tutti i più grandi maghi della storia hanno iniziato essendo niente di più di quello che siamo noi: studenti. Se loro ce l’hanno fatta, perché noi no?

Harry Potter e L’Ordine della Fenice, film

Hogwarts è stato effettivamente il punto di partenza per molti maghi: i membri stessi dell’Ordine della Fenice sono stati tutti studenti. Oppure, anche nella direzione opposta, possiamo pensare al giovane Tom Riddle che è in seguito diventato Voldemort. Nel bene o nel male, prima di diventare “grandi”, si passa per qualcosa di comune a tutti quanti: la scuola.

Questo non vale soltanto per gli studenti di Hogwarts, ma per tutti gli studenti in generale. Non bisogna perdersi d’animo, anche dalla posizione più bassa si può intraprendere la scalata verso qualcosa di incredibile. Naturalmente, noi ci auguriamo che scegliate il percorso Auror-Ordine della Fenice e non di certo quello dei Mangiamorte.


3) Bisogna armarsi di pazienza e costanza per raggiungere gli obiettivi

esercito di silente

Chi ha deciso di far parte dell’Esercito di Silente non ha di certo imparato tutto immediatamente. Quando si intraprende qualcosa di nuovo, bisogna avere la consapevolezza che i frutti arriveranno con il tempo. Ma non si può nemmeno stare lì ad aspettare che qualcosa accada: la pazienza e la costanza possono diventare armi segrete. La prima permette di non scoraggiarsi quando inizialmente non si ottengono i risultati sperati, mentre la seconda è fondamentale per arrivare lontano.

Prendiamo l’esempio di Neville Paciock: se Neville si fosse perso d’animo durante le prime lezioni dell’Esercito di Silente, visto che non era in grado di compiere anche gli Incantesimi più semplici, e avesse deciso di mollare, forse non sarebbe diventato il mago che è. Invece, Neville ha tenuto duro (e qui potete trovare i 6 motivi per cui è coraggioso tanto quanto Harry). Ha avuto la pazienza e la costanza di proseguire con l’addestramento, seguendo i suggerimenti di Harry, e alla fine ha imparato a padroneggiare Expelliarmus e non solo.

Ritornando brevemente al punto 1, l’evoluzione di Neville è stata possibile anche grazie al sostegno dei suoi compagni che non l’hanno deriso, ma l’hanno spronato passo per passo. Questo è a riprova del fatto che l’unione fa la forza.


4) L’ingegno non guasta mai

esercito di silente

Avere la giusta prontezza di riflessi e saper utilizzare ingegno e creatività non sono doti da sottovalutare. L‘Esercito di Silente ce lo ha mostrato in vari modi. Innanzitutto, Hermione ha elaborato un sistema per scoprire subito se qualcuno avesse tradito l’Esercito incantando la pergamena su cui gli studenti hanno firmato durante la prima riunione dell’ES (probabilmente Marietta se lo ricorda ancora). Dopodiché, Hermione è stata in grado di trovare la strategia per comunicare data e orario degli incontri senza farsi scoprire da persone esterne all’ES.

Indimenticabili anche tutti i trucchetti per tenere quel ficcanaso di Argus Gazza lontano dalla Stanza delle Necessità, in primis quelli elaborati dai gemelli Weasley. Per non parlare anche di tutto quello che è stato organizzato per permettere a Harry di rintracciare Sirius con il camino dell’ufficio della Umbridge.


5) L’Esercito di Silente insegna che bisogna stare sempre all’erta

O come direbbe anche Malocchio MoodyVigilanza costante“. Non bastano tutte le misure precauzionali che l’Esercito di Silente prende per non farsi scoprire dalla Squadra di Inquisizione: a un certo punto le cose vanno male e la Umbridge li coglie sul fatto. Questo vuol dire che non bisogna mai abbassare la guardia. Il male si muove costantemente e ognuno deve essere pronto ad affrontarlo.

Può sembrare qualcosa di lontano dalla vita di tutti i giorni, ma non è così. Anche noi possiamo tenere in considerazione questo insegnamento. Può capitare che qualcosa vada storto o che qualcuno ci metta i bastoni tra le ruote, l’importante è avere sempre la prontezza di trovare una via per risolvere la situazione, ad esempio come Hermione che improvvisa l’esistenza di un’arma segreta di Silente per cercare una via d’uscita.

Anche voi volete far parte dell’ES? Per iniziare, qui potete trovare gli Incantesimi di protezione.

Secondo voi ci sono altri insegnamenti che potremmo trarre dall’ES? Fatecelo sapere nei commenti!

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