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Harry Potter: l’eroe canonico che incontra la magia

3 Settembre 2019 anna-brus 7 min read

Harry Potter: l’eroe canonico che incontra la magia

3 Settembre 2019 Hermione 7 min read

Ogni libro ha una propria struttura che ne costituisce l’ossatura. Tuttavia a rifletterci bene, una pseudo struttura ‘standard’ è presente in quasi tutte le trame dei libri, dei film e di tutte le storie in genere, un ‘viaggio dell’eroe’ (come teorizzato da Vogler).

Chiunque egli sia, qualunque cosa faccia, ciascun protagonista si trova a dover affrontare difficoltà, di varia natura, e necessariamente deve districarsi in circostanze per giungere all’epilogo della sua storia.

E in ‘Harry Potter’ é anche così? Analizziamo insieme la trama della nostra saga preferita.

Conosciamo tutti la storia di Harry, come essa sia cominciata: orfano di entrambi i genitori, egli scopre all’età di 11 anni di essere figlio di maghi molto potenti e di essere lui stesso un mago. Adottato dagli zii materni, Harry trascorre la sua difficile infanzia fino a quando la rivelazione della sua vera identità gli cambia la vita ed egli entra a far parte della Scuola di Magia di Hogwarts.

All’interno dei racconti della saga si possono riscontrare gli elementi caratteristici descritti nel manuale di Christopher Vogler relativi a quello che viene definito “Il Viaggio dell’eroe”: una successione di eventi ed episodi invariata in ogni storia o leggenda di sapore iniziatico. Christopher Vogler giunge alla stesura di un vero e proprio manuale pratico per scrittori, nel quale espone i passaggi che costituiscono il viaggio dell’eroe.


Mondo ordinario

Harry Potter, orfano dei suoi genitori, vive con i suoi zii e il viziato cugino Dudley e in una condizione triste, fatta di vessazioni, angherie e soprusi. Egli è il protagonista, l’Eroe della storia, un eroe determinato, un cercatore. La cicatrice sulla fronte testimonia il suo incontro con il male assoluto, ovvero Voldemort, colui che ha provocato la morte dei suoi genitori, e al tempo stesso rappresenta simbolicamente la sua fragilità psicologica, il suo punto debole.

I suoi parenti, che non lo accettano come membro della famiglia, sono assolutamente contrari a rivelare a Harry la sua vera natura, hanno sempre mentito sulla sorte dei suoi genitori e fanno del tutto per ostacolare la sua chiamata all’avventura, rappresentano dunque una sorta di Guardiani della soglia, la cui funzione è quella di bloccare l’accesso al Mondo straordinario. Harry è un ragazzo triste e solitario, rassegnato, ma accompagnato da strani episodi a cui non sa trovare una spiegazione logica.


Richiamo all’avventura

Harry riceve una lettera a lui indirizzata ma suo zio tenta di tutti i modi di non fargliela leggere, ci sono informazioni che lo riguardano. La missiva innesca il meccanismo dell’inizio all’avventura e svolge la funzione di Messaggero.


Incontro col Mentore

Dopo varie peripezie Harry legge la lettera grazie ad Hagrid, il guardiacaccia e custode della scuola dei Maghi, il quale svela al ragazzo che i suoi genitori erano maghi e che lui stesso è un mago e lo guida nella scoperta del magico mondo. Il personaggio di Hagrid riunisce due funzioni, quella di Messaggero e di Mentore relativamente all’aiuto che l’uomo fornirà a Harry per accompagnarlo nel Mondo straordinario.

All’interno della serie Harry avrà diverse figure che lo guideranno lungo il suo tortuoso percorso, come per esempio il professor Lupin, il suo padrino Sirius Black, anche se il suo Mentore principale è sicuramente il preside della scuola, Silente, il quale avrà un ruolo centrale nella vita del giovane mago. Egli farà a Harry una serie di doni magici, come per esempio la spada di Grifondoro e la pietra della resurrezione, che gli saranno indispensabili durante il suo viaggio. e che lo aiuteranno a superare le prove più difficili. Silente consiglierà Harry, lo istruirà e lo guiderà fino alla fine.


Varco della prima soglia

Tutto è pronto per la partenza, Harry si ritrova alla stazione in ricerca del binario 9 e 3⁄4, da dove parte il treno per la scuola dei maghi. Dovrà cimentarsi nella sua prima prova, non credere cioè a quello che vedono i suoi occhi, ma oltrepassare la barriera, un muro, che rappresenta appunto la Soglia. Harry mostra tutto il suo coraggio, compie il suo primo atto di fiducia. Siamo alla fine del primo atto.


Prove, nemici, alleati

I principali Alleati Harry li incontrerà proprio durante il suo primo viaggio in treno mentre raggiunge la scuola. Hermione Granger e Ron Weasley saranno i suoi inseparabili amici lungo tutto il corso dei sette romanzi. Insieme formeranno una squadra forte e determinata.

Il Mondo straordinario è completamente diverso dal mondo ordinario in cui Harry è vissuto fino al momento. Le Prove che Harry affronterà saranno numerosissime e di ogni genere, a cominciare dall’incontro con un Troll, i vari incantesimi, la sua prima partita di Quidditch. Il suo primo incontro con il suo acerrimo nemico metterà a repentaglio la sua stessa vita. Voldemort è la personificazione del male, il nemico, l’antagonista, l’appellativo con cui spesso indicato, all’apparenza innocuo, il professor Raptor si rivelerà invece un alleato di Voldemort. Anche il personaggio di Piton, trasformerà diverse volte la sua immagine e fino alla fine avrà un ruolo non definito, positivo e negativo al tempo stesso, all’interno della trama e apparirà quasi sempre diverso da ciò che è in realtà.


Prova centrale

In realtà in ogni episodio della saga Harry Potter si troverà, in svariate situazioni, a dover affrontare una Prova centrale, molto rischiosa. Man mano lo scontro diverrà sempre più pericoloso fino a raggiungere la massima potenza nell’ultimo duello. In ogni prova Harry si troverà sospeso tra la vita e la morte.

Queste prove permetteranno a Harry di rinascere ogni volta e di venirne fuori con maggiore forza nuove conoscenze e autocontrollo. In tutti gli episodi l’eroe infatti viene quasi ucciso ma poi riesce sempre a salvarsi. Non di meno la perdita di quelli che si possono considerare le persone che hanno la funzione di Mentore, cioè Sirius Black e Silente, metteranno a dura prova il suo autocontrollo e la sua speranza di poter un giorno sconfiggere il male. Harry Potter appartiene senz’altro alla categoria dell’Eroe determinato e troverà sempre e comunque il coraggio di andare avanti.


Ricompensa

Nei vari episodi ogni volta Harry conquista una sorta di ricompensa: la coppa di Quidditch, la pietra filosofale, il trofeo del torneo Tremaghi oppure una ulteriore acquisizione a livello psicologico, ovvero un maggior autocontrollo sui suoi poteri che lo aiutano ad arginare l’influenza malefica di Voldemort all’interno della sua mente, costruendo una barriera semplicemente costruita con l’amore, un sentimento che l’ha protetto dalla morte e che il suo nemico non ha mai conosciuto.


Via del ritorno

Al termine del sesto episodio “Il principe mezzosangue” gli eventi precipitano e il ritorno di Voldemort è oramai prossimo. Draco Malfoy viene assoldato dai Mangiamorte e Silente trova la morte per mano di Piton, ma prima di morire conduce Harry Potter alla ricerca di uno dei sette Horcrux. E’ questa l’ennesima prova cruciale che Harry dovrà affrontare per poi riprendere la via del ritorno. Voldemort e suoi seguaci hanno deciso di catturare il ragazzo e lo costringono a lasciare la sua casa. Durante la fuga Harry perderà la sua civetta e alcuni dei suoi compagni. Insieme a Hermione Ron si muoverà in continuazione per sfuggire alla cattura e soprattutto per ritrovare gli Horcrux, perché solo distruggendoli Harry riuscirà a sconfiggere Voldemort.


Resurrezione

Harry scopre che lui stesso è un Horcrux vivente, creato involontariamente da Voldemort nel momento in cui aveva cercato di ucciderlo. La maledizione gli era rimbalzata contro, procurandogli la cicatrice sulla fronte, ma al tempo stesso una piccola parte dell’anima di Voldemort, aveva occupato il corpo dell ́essere vivente più vicino, ovvero Harry stesso (conferendogli l’abilità di parlare il serpentese e attivando anche la connessione fra le due menti). Quindi Harry deve essere ucciso per mano di Voldemort, per distruggere quella parte di anima oscura che vive in lui e dunque, ben consapevole del sacrificio che l’attende, si consegna al suo nemico il quale gli scaglia contro la maledizione Avada Kedavra. Harry sconfigge anche la morte.

Ora la sua rinascita è completa, si è finalmente purificato, eliminando la sua parte oscura ed è pronto per affrontare la prova finale. Il climax della storia trova la sua catarsi nella sfida mortale tra Harry e Voldemort, il quale viene sconfitto e ucciso dopo una lunga ed estenuante lotta.


Ritorno con l’elisir

Dopo essere sopravvissuto alle prove più difficili e perfino alla morte, l’eroe della storia torna al punto di partenza, nel mondo ordinario, portando con sé l’elisir. Non si tratta di un oggetto ma di una conquista che riguarda le doti che egli ha acquisito durante il suo lungo viaggio, ovvero la saggezza e la serenità che permetteranno a lui stesso e alle persone che lo circondano, di vivere un’esistenza lunga e tranquilla. Il male è stato sconfitto, la serenità ritorna nel Mondo, sia in quello ordinario che straordinario e i legami affettivi si saldano.

Sarà un epilogo che ritroverà i protagonisti della storia 19 anni dopo al punto di partenza. Alla stazione di King’s Cross Harry Potter, Hermione Granger e Ron Weasley, accompagnano i rispettivi figli al binario 9 e 3/4 dove è in partenza il treno per Hogwarts. La storia si ripete, il viaggio dell’eroe si conclude nel punto in cui è iniziato e il cerchio finalmente si chiude.

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Hermione
Hermione

Ingegnere civile, lettrice accanita, potterhead per passione.

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