La Rowling ci lascia sbirciare nella storia della Camera dei Segreti su Pottermore, includendo una bizzarra e intrigrante parte riguardante le pratiche dei bagni nella storia del mondo magico prima del diciottesimo secolo.

Negli annali di Pottermore la Rowling ci ha offerto una breve esplorazione della Camera dei Segreti e curiosità sull’invenzione e sul suo creatore Salazar Serpeverde. La Rowling ha approfondito come una struttura così elaborata sia stata costruita in segreto, come sia stata in grado di rimanere nascosta e, nonostante questo, sia rimasta leggenda (qui un nostro approfondimento sul tema).

La segretezza

Il fatto che la camera sia stata così a lungo segreta lo si deve alla riservatezza di Salazar e della sua cerchia. Solo successivamente questo segreto è stato svelato ad altri membri dei Serpeverde, e sicuramente alcuni di loro sono andati a dirlo alle altre case di Hogwarts.

Potremmo immaginare la reazione di coloro che vengono a conoscenza della Camera, e dei Serpeverde in particolare. Se un fondatore della Scuola costruisce qualcosa così impressionante come una stanza in un tunnel segreto – che addirittura ospita un mostro gigante che solo i suoi discendenti possono controllare – come può rimanere segreta per sempre?

L’avvento degli impianti idraulici

E poi, dietro a questa semplice esplorazione nella storia di Hogwarts, c’è questo piccolo bizzarro dettaglio su come i maghi rispondevano ai “richiami della natura“:

Quando venne creata la Camera dei Segreti, essa era accessibile soltanto attraverso una botola nascosta ed una serie di tunnel magici. Tuttavia, quando nel diciottesimo secolo la tubatura di Hogwarts divenne più elaborata (questo fu un raro caso in cui i maghi copiarono i babbani, poiché fino a quel momento semplicemente toglievano ciò che doveva essere tolto e ne facevano sparire le tracce) l’entrata della Camera dei Segreti venne intimidita, essendo collocata in un bagno apposito.

Veniamo quindi a conoscenza di alcuni dettagli sulla gestione dei servizi igienici magici (beh forse non tanto di più rispetto a quelli babbani). Certo, questo è comunque meglio che accumulare liquami come facevano gli umani in passato, ed è decisamente più considerevole che svuotare vasi da notte fuori dalla finestra nelle strade sottostanti.

Questo particolare piuttosto disgustoso, che ci mostra come i maghi avessero una mancanza riguardo all’igiene, comporta delle domande. Prima dell’avvento degli impianti idraulici i maghi semplicemente buttavano i rifiuti fuori ovunque e in qualunque momento? E dove andava poi il tutto? I liquami cessavano proprio di esistere o c’era qualche sorta di luogo in cui si accumulavano?

Questa una delle tante piccole cose che rendono il mondo magico di Harry Potter così stratificato e vivido. Conoscevate la situazione “idraulica”? Quali altri piccoli dettagli del mondo magico avete trovato piuttosto curiosi?