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Aspetti controversi della Stanza delle Necessità

11 Settembre 2021 anna-brus 6 min read

Aspetti controversi della Stanza delle Necessità

11 Settembre 2021 Hermione 6 min read

La Stanza delle Necessità è una stanza magica che può essere scoperta solo da chi ne ha davvero bisogno, dove costui troverà tutto ciò di cui necessita, ma è davvero così “perfetta” come sembra? Vediamo insieme alcuni aspetti controversi.

La Stanza delle Necessità è forse la stanza più utile e affascinante di tutta Hogwarts. Essa si trova al settimo piano, di fronte all’arazzo di “Barnaba il Babbeo bastonato dai Troll”. Per farla apparire bisogna passarci per tre volte davanti pensando alla “necessità” molto intensamente; è protetta da molte magie tra cui quella che la rende indisegnabile, infatti non compare nella Mappa del Malandrino.

Nonostante ci siano riferimenti alla stanza anche prima, il trio entra veramente in contatto con la stanza solo durante il quinto anno, quando Dobby (nel libro) ne svela l’esistenza a Harry, che così vi trova un posto per le riunioni dell’ES.

Principali apparizioni della stanza

In Harry Potter e la camera dei segreti Gazza ne fa menzione alla sua gatta, Mrs. Purr, riferendosi ad uno sgabuzzino che scompare. Anche Silente racconta di aver trovato una stanza piena di vasi da notte al settimo piano, quando la sua vescica era incredibilmente piena.

Per Fred e George, la stanza diviene un ripostiglio per nascondersi da Argus Gazza e lo stesso Gazza ci trova dei detersivi quando la sua scorta è agli sgoccioli.

Nel settimo libro viene invece utilizzata dagli studenti ricercati come oppositori del nuovo regime scolastico, per nascondersi da Severus Piton e dai Mangiamorte, senza essere costretti ad entrare in clandestinità.

Inoltre la stanza viene utilizzata da Draco Malfoy per far entrare i Mangiamorte nella Scuola, attraverso l’Armadio Svanitore durante il sesto anno. Sempre durante lo stesso anno e sempre nella veste di “stanza delle cose nascoste”, viene utilizzata anche da Harry come nascondiglio per il suo libro di Pozioni, dalla professoressa Cooman per nascondere le bottiglie di sherry vuote dopo le sue bevute, e da Lord Voldemort per nascondere il diadema di Corvonero che lo stesso Harry aveva posizionato su un busto insieme ad una parrucca per ricordare dove avesse nascosto il libro.

Stanza delle necessità

Non importa se ti serva un bagno, un nascondiglio o una sala dove allenarti, la Stanza delle Necessità si trasformerà sempre in ciò di cui hai più bisogno. Tuttavia ci sono alcune cose nella stanza che non hanno affatto senso, che la rendono meno facile da usare, potremmo dire degli aspetti controversi.

1. La stanza è difficile da trovare

Non solo un mago deve sapere che la stanza è al settimo piano, ma deve anche sapere che è necessario camminare avanti e indietro tre volte per ottenere l’accesso (e non è che Hogwarts sia proprio piccola!).

Uno dei requisiti affinché una stanza sia completamente utile e disponibile per chiunque la “richieda”, è che la stanza debba essere quantomeno facile da individuare e utilizzare. La mancanza di questo requisito implica che certamente molti studenti non avranno mai la possibilità di utilizzare questo ambiente.

Si avviarono di fretta lungo il corridoio verso il luogo descritto da Dobby, una striscia di parete libera di fronte a un enorme arazzo che raffigurava lo sciocco tentativo di Barnaba il Babbeo di insegnare la danza classica ai troll.
«Bene» bisbigliò Harry. «Dobby ha detto di passare davanti a questa parete tre volte, concentrandoci su quello che ci serve».
E così fecero, facendo bruscamente dietrofront alla fine della parete vuota, e poi all’altro capo, accanto a un vaso grande come una persona. Ron aveva gli occhi ridotti a fessure per la concentrazione; Hermione bisbigliava tra i denti; Harry guardava fisso davanti a sé, a pugni stretti.
 Abbiamo bisogno di un posto dove imparare a combattere… pensava. Dacci un posto per allenarci… dove non ci possano trovare…
«Harry!» esclamò Hermione, voltandosi dopo il terzo passaggio.
Una porta lucidissima era apparsa nella parete.

L’esercito di Silente [HP 5]
ES durante una riunione nella stanza delle necessità

2. Non mantiene fino in fondo le promesse

Harry, Draco e Voldemort cercano tutti un posto dove nascondere qualcosa di importante e, come molti studenti prima di loro, si imbattono tutti nella stessa stanza.

In particolare, nel caso di Voldemort, sembrerebbe che la stanza non abbia mantenuto la sua promessa, poiché Harry è stato in grado sia di localizzare sia di distruggere l’Horcrux che Voldemort aveva lasciato lì pensando fosse al sicuro. Forse Voldemort non è stato abbastanza specifico nelle sue intenzioni quando è entrato nella stanza? Considerando il soggetto, sembra un po’ strano.

La stanza delle cose nascoste

3. Non riesce a fornire tutto il necessario

Draco Malfoy continua a visitare la Stanza delle Necessità mentre cerca di riparare l’armadio svanitore, ed è chiaro che questa riparazione richiede molto tempo e fatica. Ma perché la stanza non fornisce la guida o il materiale di cui Draco ha bisogno per aggiustarlo? 

Allo stesso modo, come la magia nel mondo magico in generale, la Stanza delle Necessità non riesce a creare cibo. Se è “stata creata” e funziona in modo tale da fornire ciò che una persona richiede, questo è un dettaglio molto sfortunato di cui non tutti potrebbero non essere a conoscenza (se è così, consiglio ripasso delle Principali Eccezioni alla Legge di Gamp sulla Trasfigurazione degli Elementi).

«È abbastanza semplice, veramente» si schermì Neville. «Ero qui dentro da un giorno e mezzo, avevo una fame tremenda e ho espresso il desiderio di mangiare qualcosa; è stato allora che si è aperto il tunnel per la Testa di Porco. L’ho percorso e ho incontrato Aberforth. Ci procura sempre lui il cibo: non so perché, ma è l’unica cosa che la Stanza non fa».

Il diadema perduto [HP 7]
Stanza usato come rifugio degli studenti di Hogwarts

4. Gli insegnanti sembrerebbero poco informati

Silente allude alla stanza, menzionando che una volta ha trovato un bagno incredibile quando ne aveva un disperato bisogno, tuttavia non sembra conoscere fino in fondo l’ambiente da lui visitato. Ma l’idea che lui e il resto del corpo insegnante siano totalmente all’oscuro dell’esistenza della stanza è difficile da concepire.

È vero che essi non sapevano della Camera dei Segreti, ma è anche vero che un solo studente in centinaia di anni aveva avuto effettivamente l’accesso a questa stanza. Non si può invece dire lo stesso per la Stanza delle Necessità (come dimostra il numero di oggetti nascosti al suo interno).

La Umbridge entra finalmente nella stanza delle ncecessità, usato come luogo di riunione dellìES

5. Le stanze vengono riutilizzate

Come viene chiarito quando Harry, Draco e Voldemort vanno a nascondere le cose, la Stanza delle Necessità riutilizza le stanze quando gli utenti hanno esigenze simili.

Tuttavia, ogni persona è diversa e deve usare un linguaggio diverso quando cerca di accedere alla Stanza delle Necessità. Il fatto che la stanza riproduca le precedenti incarnazioni di sé stessa (nonostante nuove persone, nuovo vocabolario e nuove specificità) non è molto credibile.

Mi serve un posto dove nascondere il mio libro…
Tre volte marciò davanti al tratto di parete vuota. Quando aprì gli occhi, eccola, finalmente: la porta della Stanza delle Necessità. Harry l’aprì di furia, si precipitò dentro e la sbatté.
[…] Si trovava in una stanza grande come una cattedrale: dalle alte finestre piovevano lame di luce su una sorta di città dai muri altissimi, fatta degli oggetti nascosti da generazioni di abitanti di Hogwarts. C’erano strade e vicoli delimitati da pile pericolanti di mobili rotti e danneggiati
[…], migliaia e migliaia di libri, banditi o scarabocchiati o rubati. C’erano catapulte alate e Frisbee Zannuti, alcuni ancora abbastanza vitali da svolacchiare sulle montagne di altri oggetti proibiti; bottiglie sbeccate di pozioni rapprese, cappelli, gioielli, mantelli; gusci di uova di drago, bottiglie tappate il cui contenuto scintillava ancora malvagio, diverse spade arrugginite e una pesante ascia macchiata di sangue.

Sectumsempra [HP 7]

6. Perché non sopravvive all’Ardemonio?

La Stanza delle Necessità è fondamentalmente un mutaforma. Sopravvive quando viene usata come toilette, quando viene “danneggiata” dagli incantesimi che l’ES usa durante gli incontri, e può apparire e scomparire a comando.

L’idea che, forse, la stanza non sia sopravvissuta all’Ardemonio che ha bruciato tutti gli oggetti nascosti al suo interno, in Harry Potter e i Doni della Morte, sembra un po’ difficile da credere.

L'Ardemonio brucia la stanza delle necessità

7. Una stanza inquietantemente magica

La Stanza delle Necessità sembra quasi senziente: può leggere i desideri e i pensieri della persona che ne sta fuori e cammina avanti e indietro tre volte.

Infatti la stanza sembra essere più consapevole di molte altre aree o oggetti magici, e questo aspetto la rende un po’ inquietante. La sua magia è davvero unica, ma è difficile capire come esista in primo luogo, figuriamoci capire come funzioni effettivamente!


Credo che tutti i potterhead siano d’accordo sull’estremo fascino della Stanza Va-E-Vieni: cosa ne pensate delle controversie evidenziate in questo articolo? Avete qualche altra cosa da segnalarci? Fateci sapere nei commenti.
[Credit foto di copertina: Pottermore]

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Hermione
Hermione

Ingegnere civile, lettrice accanita, potterhead per passione.

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