Nel corso dei secoli, i rapporti tra maghi e folletti sono sempre stati tesi. Da una parte e dall’altra, i torti sono stati numerosi, fino ad arrivare a una sorta di equilibrio. Scopriamo insieme su che cosa si basa quest’ultimo.
All’interno della società magica, i folletti giocano un ruolo cruciale, ma probabilmente non sono integrati quanto dovrebbero. La differenza di cultura, rispetto ai maghi, causa diversi malumori da entrambe le parti, e spesso la distanza tra le due razze appare incolmabile.
I rapporti tra maghi e folletti
Per quanto un mago faticherebbe ad ammetterlo, per garantire l’equilibrio economico nel mondo magico i folletti sono fondamentali, viste le loro abilità in questo campo. La principale banca dei maghi, la Gringott, è gestita proprio da loro, che forgiano personalmente i Galeoni. Essi sono infatti anche degli ottimi fabbri.
Queste abilità fanno sì che i maghi abbiano interesse a intrattenere dei rapporti con i folletti, “sopportando” il palese disprezzo che questi provano per la razza umana. Tuttavia, il Ministero ha comunque imposto dei limiti a questa collaborazione. Proprio come gli elfi domestici, infatti, i folletti non possono possedere una bacchetta magica (pur essendo in grado di compiere magie anche senza).
Le ribellioni nel corso della storia
Come anticipato, attualmente i rapporti tra maghi e folletti sono stabili, ma non è sempre stato così.
Sono infatti numerose le ribellioni dei folletti avvenute nel corso degli anni, in particolare nel periodo tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo. Una delle più famose è quella del 1612, nei pressi di Hogsmeade, guidata da Urg il Rozzo e Bongi il Maligno.
Le cause delle rivolte vanno cercate tra gli affronti, o presunti tali, commessi dai maghi nei confronti dei folletti. Su tutti, il furto della spada di Ragnok I da parte di Godric Grifondoro, per quanto i maghi la pensino diversamente. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, però, risale al 1631. In base a un decreto del Ministero della Magia, da quel momento in poi nessuna creatura magica non umana avrebbe potuto possedere una bacchetta. Questo, naturalmente, scatenò la furia dei folletti.
La Gringott: il motore dell’economia
Creata nel 1474 da un folletto di nome Gringott, l’omonima banca consente ai maghi di depositare le proprie ricchezze in una delle camere blindate protette da maledizioni e incanti di ogni tipo. Proprio a causa di questo gestire il denaro, i folletti vengono considerati avidi dai maghi, che pur non mancano di usufruire dei servizi offerti dalla Gringott.
Anche se si tratta di un luogo apparentemente impenetrabile, nel corso della saga scopriamo che non è così. Sia Harry che Voldemort, infatti, sono riusciti a eludere i sistemi di sicurezza della Banca. Entrambe le irruzioni hanno accentuato l’ira dei folletti, incrinando ancor di più i rapporti.
Due culture differenti
Sebbene maghi e folletti abbiano imparato a convivere, le differenze culturali sono numerose, e in alcune situazioni, inevitabilmente, emergono. Tra queste, la differenza principale è sicuramente il concetto di proprietà. Per un mago, infatti, una volta acquistato un bene, questo diventa suo a tutti gli effetti, ed egli sarà dunque libero di donarlo a chicchessia.
I folletti, invece, ritengono che l’acquisto di un bene attribuisca al compratore il diritto di utilizzarlo, ma alla sua morte questo dovrà tornare al suo vero proprietario, ovvero a chi l’ha costruito o forgiato.
Questo “malinteso” è probabilmente alla base della questione della Spada di Godric Grifondoro (su cui puoi scoprire di più cliccando qui).
I folletti sono sottovalutati?
I folletti sono creature particolarmente riservate, e di certo poco aperte al dialogo con i maghi. Ciò fa sì che su di loro si sappia ben poco, e spesso, probabilmente a torto, si tende a sottovalutarli. La loro bassa statura li rende poco minacciosi all’occhio umano, portando il mago medio a sminuire il loro vero potenziale.
In realtà, i folletti sono molto potenti. Al di là della capacità di compiere magie anche senza bacchetta, la loro arma principale è l’astuzia. Esempio emblematico di questo aspetto è il tiro mancino giocato da Unci Unci a Harry e ai suoi amici, quando finse di aiutarli a rubare la coppa, lasciandoli invece al proprio destino una volta ottenuta la spada.
Il ruolo dei folletti durante le guerre magiche
In entrambe le Guerre Magiche, i folletti sono rimasti neutrali. Durante la prima ascesa di Voldemort hanno subito delle perdite per mano dei Mangiamorte, e questo li ha resi poco propensi a schierarsi con il Lato Oscuro. D’altra parte, non si sono mai schierati nemmeno dalla parte dei buoni, tale è il loro disprezzo per gli umani. Nonostante la loro imparzialità, però, alcuni folletti della Gringott, dopo la fuga di Harry, vennero comunque uccisi da Lord Voldemort.
Non tutti i maghi, però, disprezzano i folletti, e viceversa. Ci sono persone, come Bill Weasley, che credono che una collaborazione pacifica sia la cosa migliore per tutti. Questo ci fa ben sperare per il futuro, oltre a sognare una società in cui maghi e folletti sono perfettamente integrati.
Fonti: harrypotter.fandom e screenrant.com