La Traccia viene più volte nominata nel corso della saga, sia nei film che nei libri: ma siete sicuri di sapere tutto su questo incantesimo? Scopriamo insieme i suoi segreti, le sue eccezioni e anche i suoi errori.
“Secondo problema: sei minorenne, il che vuol dire che hai ancora addosso la Traccia”.
“Io non…”
“La Traccia, la Traccia!” esclamò Malocchio, impaziente. “L’incantesimo che intercetta l’attività magica di chi ha meno di diciassette anni, il mezzo del Ministero per scoprire le pratiche magiche dei minori! Se tu, o chiunque attorno a te, getta un incantesimo per farti uscire da qui, O’Tusoe lo saprà, e anche i Mangiamorte”.
Harry Potter e i Doni della Morte – Capitolo 4: I sette Potter
Che cos’è la Traccia
La Traccia è un tipico incantesimo di localizzazione. Come enfaticamente spiega Malocchio Moody a Harry, si rivela uno strumento molto efficace nelle mani del Ministero della Magia, perché gli permette di applicare al meglio il Decreto per la Ragionevole Restrizione delle Arti Magiche tra i Minorenni.
È da notare, inoltre, che la Traccia non rileva gli incantesimi praticati dal mago o dalla strega minorenne, bensì qualunque incantesimo eseguito nelle sue vicinanze. Di fatto, non c’è modo di sapere chi abbia utilizzato la magia, se insieme al minore si trovano anche degli adulti.
Il Decreto per la Ragionevole Restrizione delle Arti Magiche tra i Minorenni prevede che sia punita la magia praticata fuori della scuola. Tuttavia, la Traccia non smette di funzionare a Hogwarts: semplicemente, il Ministero rileva che la magia è stata praticata all’interno dei confini della scuola e quindi non interviene. Una volta raggiunta la maggiore età, che nel Mondo Magico corrisponde a diciassette anni, la Traccia si disattiva automaticamente.
La Traccia si sbaglia: Dobby e la torta
Caro signor Potter,
Abbiamo ricevuto notizia che nel luogo dove lei risiede, questa sera, alle nove e dodici minuti, è stato praticato un Incantesimo di Librazione.
Come lei sa, i maghi minorenni non sono autorizzati a compiere incantesimi fuori della scuola e un altro episodio del genere da parte sua potrà portare alla sua espulsione da detta scuola.
Mafalda Hopkirk, Harry Potter e la Camera dei Segreti – Capitolo 2: L’avvertimento di Dobby
All’inizio de La Camera dei Segreti troviamo la prima occasione in cui Harry fa i conti con la Traccia; proprio in tale circostanza, inoltre, questo incantesimo si scopre non infallibile. Il Ministero, infatti, rileva l’Incantesimo di Librazione con cui Dobby ha sollevato la torta di zia Petunia, per poi lasciarla cadere sul pavimento, imbrattando finestre e muri; non identifica, tuttavia, il suo autore.
Harry è l’unica creatura magica presente al numero 4 di Privet Drive, secondo il Ministero, poiché Dobby non dovrebbe trovarsi qui. Per questo motivo Harry viene incolpato di un incantesimo che non ha compiuto. Per sua fortuna, quello di Mafalda Hopkirk si tratta di un avvertimento e per Harry non ci sono conseguenze.
La prima eccezione: l’estrema necessità
Caro signor Potter,
Siamo stati informati che lei ha praticato l’Incanto Patronus alle nove e ventitré di questa sera in una zona abitata da Babbani e in presenza di un Babbano.
La gravità di questa infrazione al Decreto per la Ragionevole Restrizione delle Arti Magiche tra i Minorenni si è tradotta nella sua espulsione dalla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Mafalda Hopkirk, Harry Potter e l’Ordine della Fenice – Capitolo 2: Un pacco di gufi
Incontriamo qualcosa di diverso all’inizio de L’Ordine della Fenice. Harry ha già ricevuto il suo primo ammonimento e, per questo, l’evocazione di un Patronus rischia di costargli caro. Le conseguenze prevedono non soltanto la sua espulsione da Hogwarts, ma anche la distruzione della sua bacchetta e la sua partecipazione a un’udienza disciplinare al Ministero.
Silente si occuperà della faccenda della bacchetta, evento che accade nel libro, ma non nel film. Rispetto all’udienza nessuno potrà fare nulla, ma almeno l’espulsione di Harry verrà revocata.
Incontriamo così la prima eccezione prevista dal Decreto per la Ragionevole Restrizione delle Arti Magiche tra i Minorenni: a prescindere dalla Traccia e dall’età del Mago che pratica l’incantesimo, la magia è sempre permessa in caso di estrema necessità, perfino di fronte ai Babbani.
Harry sa di avere addosso la Traccia, ma deve evocare il suo Patronus per proteggere se stesso e suo cugino Dudley: non può essere espulso da Hogwarts, perché si è trattato di una questione di vita o di morte.
La seconda eccezione: la magia accidentale
“…e il Ministero può punirti se fai magie fuori dalla scuola, ti mandano delle lettere”.
“Ma io le ho fatte!”
“Noi siamo a posto. Non abbiamo ancora la bacchetta. Ti lasciano stare, quando sei un bambino e non puoi farci niente”.
Severus Piton e Lily Evans, Harry Potter e i Doni della Morte – Capitolo 33: La storia del Principe
In diverse occasioni assistiamo a magie compiute da parte di minori fuori da Hogwarts. Iconica è la scena in cui Harry, allo zoo, fa sparire il vetro che tiene rinchiuso il boa constrictor. Proprio questo stesso giorno, inoltre, zio Vernon lo avverte di non fare “cose strane”. È chiaro che Harry ha già compiuto qualche magia, prima di scoprire la sua vera identità.
Come lui, anche sua madre, Lily, cresciuta in una famiglia di Babbani, viene scoperta da un giovanissimo Severus Piton proprio perché lei è in grado di compiere piccole magie. Persino Tom Riddle, da bambino, fa qualche magia inconsapevolmente, anche se le sue intenzioni sono decisamente meno innocenti rispetto a quelle di Lily.
In questi, come in altri casi, la Traccia continua a funzionare: il Ministero, però, riconosce l’involontarietà tipica della tenera età e dunque non prende alcun provvedimento. È anzi probabile che in questi casi la Traccia funga da strumento positivo, poiché aiuta il Ministero a rintracciare maghi e streghe cresciuti in famiglie babbane (Nati Babbani).
La terza eccezione: le famiglie di Maghi
La falla più grande nella logica alla base della Traccia è che si tratta di un Incantesimo di Localizzazione: come abbiamo già accennato, conta dove è stata praticata la magia e non chi l’abbia praticata.
Come potrebbe eventualmente il Ministero punire i minori che vivono in case piene di Maghi, dove si pratica la magia in ogni momento? La risposta forse vi deluderà: non potrebbe punirli per mancanza di prove.
Di solito, nelle famiglie di Maghi sono i genitori a far sì che i figli minorenni rispettino la legge sulla restrizione delle arti magiche; ma non possono impedire che la Traccia si attivi.
Possiamo aspettarci un controllo da parte di persone come Molly e Arthur Weasley, ma qualcuno crede davvero che Lucius Malfoy sgridi Draco, le volte in cui esegue qualche incantesimo? Inoltre, dopo che Draco diventa un Mangiamorte, è probabile che i suoi genitori addirittura lo esortino a praticare la magia. È facile vedere come in questi casi la Traccia diventi totalmente inutile.
Lumos Maxima: un errore di Alfonso Cuarón?
All’inizio del film Il Prigioniero di Azkaban vediamo Harry praticare l’incantesimo Lumos sotto le coperte mentre studia di nascosto. Questa scena viene considerata da molti fan che conoscono la Traccia come un errore del regista Alfonso Cuarón, dato che, giustamente, il Ministero dovrebbe rilevare l’incantesimo grazie alla Traccia, cosa che nel film non accade.
In realtà sono proprio i libri a difendere Cuarón. Già ne Il Prigioniero di Azkaban, dopo che fugge da Privet Drive, Harry pratica questo stesso incantesimo nel momento in cui, nel buio, percepisce qualcosa che lo sta osservando.
Un altro esempio simile lo troviamo ne Il Calice di Fuoco. Dopo l’attacco dei Mangiamorte alla Coppa del Mondo di Quidditch, Hermione utilizza l’incantesimo Lumos per farsi strada nella foresta accanto all’accampamento.
Insomma, sembra che questo piccolo incantesimo rappresenti una sorta di eccezione al Decreto per la Ragionevole Restrizione delle Arti Magiche tra i Minorenni. Probabilmente la Traccia lo rileva, ma il Ministero decide di non punirlo, forse per la sua effettiva semplicità. Possiamo inoltre presumere che Lumos sia visto come un incantesimo utilizzato in casi di reale necessità, ovvero in circostanze di concreto e banale bisogno… di luce!
La Traccia come strumento nelle mani dei Mangiamorte
“Be’, non puoi fare niente per gli…” Ron articolò in silenzio la parola Horcrux “finché non hai diciassette anni. Hai ancora addosso la Traccia”.
Ron Weasley, Harry Potter e i Doni della Morte – Capitolo 6: Il demone in pigiama
Quando il Ministero della Magia cade nelle mani dei Mangiamorte, la Traccia si rivela uno strumento molto efficace per rilevare la presenza di Harry, ormai ricercato numero uno.
Possiamo addirittura affermare che la Traccia sia il principale motivo per cui Malocchio ed Edvige restano uccisi, la notte in cui Harry lascia per sempre Privet Drive. È infatti necessario utilizzare un mezzo di trasporto non rilevabile dal Ministero, dato che Harry non ha ancora compiuto 17 anni. Per questo non può smaterializzarsi e per questo devono utilizzare le scope.
Inoltre, come dice giustamente Ron, gli Horcrux devono aspettare che Harry raggiunga la maggiore età: prima di quel momento, non si può allontanare dalla Tana, ben protetta dai più potenti incantesimi.
La Traccia è un incantesimo davvero complesso e forse per questo spesso risulta non del tutto infallibile. C’è chi addirittura lo considera uno stratagemma della Rowling, utile soltanto in quelle occasioni in cui ha rischiato di far espellere Harry. Voi cosa ne pensate? Lo ritenete un incantesimo utile? Fatecelo sapere nei commenti!