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Il Gramo: un funesto e antico presagio

30 Giugno 2021 eleo-manc 5 min read

Il Gramo: un funesto e antico presagio

30 Giugno 2021 Priscilla 5 min read

Dall’Asia all’America Latina, passando per l’Inghilterra, faremo un viaggio alla scoperta del Gramo: una creatura che da secoli è considerata presagio di grande sventura.

Se pensate che solo il gatto nero sia oggetto di pregiudizi, purtroppo, vi sbagliate. Secondo alcune credenze, infatti, c’è un altro animale da cui sarebbe meglio tenersi alla larga: il cane nero. Quest’ultimo, secondo le leggende popolari di diversi Paesi, può essere una creatura chiamata Gramo. Il cane nero è protagonista di tantissime leggende che assumono peculiarità diverse a seconda del Paese di provenienza, in questo articolo vedremo insieme alcune tra le più affascinanti rappresentazioni di questa creatura.

Da dove viene la leggenda del Gramo?

Le origini della figura del Gramo, chiamato con nomi diversi nei vari Paesi, si perdono indietro nel tempo. Secondo alcuni, la figura di un grande cane nero demoniaco risale al Medioevo, quando si riteneva che dei demoni dalle sembianze animali, chiamati Famigli, fossero al servizio delle streghe. Nonostante, infatti, queste ultime vengano spesso rappresentare in compagnia di un gatto nero, si riteneva che le stesse potessero essere affiancare anche da altri animali, tra i più comuni c’è, appunto, il cane. Tuttavia, poiché quella del Gramo è una leggenda popolare, perlopiù tramandata oralmente, è difficile capire da dove venga esattamente questa creatura.

Il Gramo
Immagine da Pinterest

Il Cane Nero in Asia

Secondo la tradizione giapponese, il Cane Nero non è una creatura considerata malvagia. Nonostante, infatti, si dica che questa creatura appaia poco prima della morte di un parente o di un amico, il suo intento è solo quello di avvisare chi lo vede della sciagura imminente. L’evento infausto, tuttavia, è ineluttabile e assolutamente indipendente dall’avvistamento del cane.

Sebbene, dunque, la creatura abbia un indole assolutamente innocua, se qualcuno tenta di prenderlo lo stesso sarà costretto a difendersi. In particolare, si ritiene che il cane sia in grado di assorbire con la sua bocca l’aggressore. Secondo alcune leggende, lo sciagurato in questione sarà condannato a cadere nel vuoto in eterno.


Il Gramo nel folklore britannico

Nelle leggende inglesi, il Gramo assume particolarità differenti a seconda della regione in cui ci si trova. Tuttavia, ci sono caratteristiche che sembrano comuni a tutte le storie: il Gramo è sempre rappresentato come un gigantesco cane nero dagli occhi fiammeggianti, rossi o gialli, col pelo irsuto. Questa creatura è notturna e si aggira nei boschi o nei cimiteri. Nella maggior parte delle leggende la vista del cane è presagio di morte.

Secondo molte storie, come il Cane Nero asiatico, il Gramo non attacca chi lo vede, si limita a portare un messaggio direttamente nell’aldilà. In molte narrazioni, la creatura compare sei giorni prima della morte di una persona e scompare immediatamente dopo essere visto. Il suo passaggio non lascia nessuna traccia, anche se talvolta si dice che le piante avvizziscono al suo passaggio. Secondo altre leggende, invece, il Gramo è un demone cattivo, che aggredisce chiunque incroci il suo cammino e lo trascina nell’aldilà.

In tante leggente, la creatura viene chiamata ‘Gramo della Chiesa‘. Si dice che la stessa custodisca i cimiteri o le chiese per proteggerle dai profanatori.

Gramo della Chiesa
Immagine da Pinterest

Il Mastino dei Baskerville

J. K. Rowling ha preso sicuramente spunto dalla tradizione inglese per descrivere il Gramo noto a Sibilla Cooman e ad alcuni ragazzi della classe di Divinazione. Tuttavia, non è stata l’unica autrice inglese ad aver inserito questa creatura all’interno di una narrazione.
Arthur Conan Doyle, infatti, parla di un cane nero nel giallo ‘Il Mastino dei Baskerville’, terzo capitolo della serie che vede come protagonista il detective Sherlock Holmes.

Il romanzo è ambientato alla fine dell’800 nella brughiera di Dartmoor dove un dottore, James Mortimer, chiede a Sherlock di indagare sulla morte di un suo paziente, Sir Charles Baskerville, avvenuta nel giardino della sua proprietà a causa di un infarto. La particolarità del caso consiste nel fatto che vicino al cadavere sono state trovate le impronte di un grosso cane. Sir Charles aveva molta paura dei cani, credeva infatti a un antica leggenda in base alla quale gli eredi maschi della famiglia venivano uccisi da un demoniaco cane nero: il mastino dei Baskerville.

Il Mastino dei Backerville
Illustrazione per la copertina di ‘The Hound of the Bakervilles’ edita Penguin

El Cadejo

Nella tradizione dell’America Latina esiste una figura non dissimile al Gramo britannico chiamata ‘El Cadejo’. Anche in questo caso si tratta di un enorme cane nero che vaga durante la notte e che inquieta i passanti solitari che si attardato a tornare a casa. Secondo alcune leggende il Cadejo predilige persone che si trovano in stato di ebrezza o dediti ad altri vizi. Nella maggior parte dei casi sembra che il cane sia innocuo e si limiti a seguire il viandante, se attaccato, tuttavia, lo stesso non lascia scampo al suo aggressore.

Molto spesso, accanto al Cadejo nero, considerato una figura comunque negativa, viene rappresentato il Cadejo bianco. Quest’ultimo, descritto come un cane bianco è una creatura che protegge chi lo incontra dalla sua controparte malvagia.

El Cadejo
El Cadejo, Carlos Loarca, 1980

Il Gramo nella saga

Gli occhi dell’insegnante si spalancarono in maniera teatrale. «Mio caro» disse, «è il Gramo».

«Il cosa?» chiese Harry.

Non era l’unico a non aver capito. Dean Thomas alzò le spalle e Lavanda Brown lo guardò perplessa, ma quasi tutti gli altri si portarono le mani alla bocca, orripilati.

«Il Gramo, mio caro, il Gramo!» esclamò la professoressa Cooman, stupita che Harry non avesse capito. «Il cane fantasma gigante che infesta i cimiteri! Caro ragazzo, è un presagio… il peggior presagio di morte!»

Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban. Capitolo 6: Artigli e foglie di tè.

Nella saga, il Gramo fa la sua comparsa nel terzo capitolo. La Professoressa Cooman è convinta di vedere il tremendo presagio nella tazza da tè di Harry durante l’ora di Divinazione (per un approfondimento su questa controversa materia cliccate qui). In quest’occasione, la maggior parte della classe, compreso Ron, mostra di conoscere questa leggendaria figura che si suppone essere, quindi, piuttosto nota nella tradizione del mondo magico britannico. Hermione, che non è notoriamente grande fan della Divinazione, ritiene che la leggenda del Gramo sia solo una stupida superstizione che, talvolta, può essere pericolosa solo per via della suggestione che crea.

Al di là quello che si può pensare sul Gramo, il suo ruolo nella saga è quello di creare un assurdo equivoco. Harry, infatti, è convinto di vedere ripetutamente il Gramo in diverse occasioni: col sennò del poi, ritiene di averlo visto la notte in cui è fuggito dalla casa dei Dursley e, poco dopo, lo vede al Ghirigoro sulla copertina del libro ‘Presagi di Morte: che fare quando ci si prepara al peggio’. In seguito, Harry si convince di vedere il Gramo durante una partita di Quidditch. In realtà, come è noto, il cane nero effettivamente esiste, ma non è altro che Sirius Black nella sua forma di animagus.

Gramo Quidditch

Dopo avervi raccontato alcune delle leggende che circolano sul Gramo, vogliamo sapere la vostra! Siete superstiziosi o vi tenete a debita distanza da leggende e dicerie? Insomma, siete più come Ron o come Hermione?

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