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11 personaggi storici smistati nelle case di Hogwarts

15 Maggio 2020 chia-digr 8 min read

11 personaggi storici smistati nelle case di Hogwarts

15 Maggio 2020 Nox 8 min read

Di solito quando smistiamo qualcuno prendiamo sempre persone contemporanee a noi o qualcuno appartenente a serie tv, film o libri. E se prendessimo invece personaggi storici e le collocassimo nelle quattro case di Hogwarts?

(Se prima vuoi ripassare la canzone del Cappello Parlante passa da qui!)

Dante Alighieri

Esatto. Partiamo proprio da lui: il Sommo Poeta. Molti si potrebbero aspettare che Dante, a Hogwarts, sarebbe smistato in Corvonero, in fondo, solo una mente estremante raffinata avrebbe potuto concepire qualcosa come la Divina Commedia. Ma non è così.

È Dante stesso a farci capire che tipo era, grazie alle sue opere: una persona superba, quella che conosceva le proprie capacità, quella che un po’ se la tirava e aveva ragione a farlo. Dante era colto, convinto delle sue idee, combattivo e impegnato attivamente nella vita politica tanto da guadagnarsi l’esilio.

Dante avrebbe potuto chiedere di ritornare (ne aveva la possibilità) ma fiero decise di vivere in esilio come a dimostrare le sue idee, che non si sarebbe piegato all’affronto che gli era stato mosso. Il nostro Sommo Poeta non aveva timore di sfidare i potenti, anzi, faceva capire pubblicamente chi gli stesse simpatico e chi no, ricordiamoci del buon Papa Bonifacio messo all’Inferno. Dante puntava in alto, puntava alla perfezione e forse, converrete come me, l’ha anche raggiunta.

Che dire, per me è abbastanza chiaro: SERPEVERDE!


Wolfgang Amadeus Mozart

Cambiamo ambito e passiamo alla musica con Mozart. Già alla tenera età di tre anni era evidente la sua propensione verso la musica e a sei iniziò a comporre le sue prime opere: Mozart era un genio dallo straordinario e rarissimo talento.

Lesse e studiò tanto infatti, oltre al tedesco, conosceva perfettamente l’italiano (lingua che diceva di amare) ma anche francese, inglese e latino. Fu il primo musicista libero professionista, componendo quello che preferiva lui e considerando tutti gli altri compositori viennesi mediocri e venduti. Era considerato un ribelle per l’epoca, ma il non voler vendere il suo talento e la sua musica (nonostante le disagiate condizioni economiche) ci fa capire quanto Mozart tenesse alla propria dignità, anzi, alcuni scrissero che il giovane non abbassava lo sguardo nemmeno quando era nel torto.

Nonostante questo, Mozart non era un tipo frigido, anzi. Chi venne a contatto con lui scrisse che era in un continuo lavoro creativo: era impossibile farlo stare fermo. Aveva sempre il bisogno di fare qualcosa, parlava sempre, faceva spesso scherzi ai suoi amici e a volte faceva lunghe passeggiate in solitaria.

Mozart era un vero genio e unito a quella dignità che lo contraddinstingueva e quella leggera spocchia (che poteva permettersi di avere) a Hogwarts sarebbe finito nella casa dei “svegli e pronti di mente”: CORVONERO.


Giacomo Leopardi

Nonostante l’usanza comune di considerarlo un depresso, Leopardi non era affatto così. Giacomo, come sappiamo, passò la sua infanzia chiuso in casa a studiare e questo lo portò ad avere una visione pessimistica della vita. Ma Leopardi amava la speranza. In alcune lettere scrive addirittura di come tutte le sfortune che gli capitavano lo aiutavano ad aprire la testa e il cuore, e non è da tutti riuscir a vedere del buono nelle proprie disgrazie.

Nel suo piccolo era un ribelle. Aveva voglia di libertà, si accendeva come un fuoco se qualcuno lo criticava solo per il gusto di farlo (anche se era molto diplomatico normalmente), quando il dottore gli diceva di mangiare pochi dolci, lui faceva pranzo col gelato.

Leopardi aveva un animo buono, gentile, umile, amava sinceramente i suoi amici e i suoi fratelli Carlo e Paolina. Non gli interessavano cose futili come la fama o la gloria, lui voleva amare ed essere amato: lui stesso scrisse “non ho bisogno di stima, né di gloria, né di altre cose similima ho bisogno d’amore, di fuoco, di entusiasmo, di vita.”

Per me è chiaro che un animo così gentile, così puro a Hogwarts non potrebbe che essere smistato a Tassorosso.


Niccolò Machiavelli

“Il fine giustifica i mezzi”, questa è la frase che racchiude il pensiero di Machiavelli (nonostante la frase scritta ne Il Principe sia un po’ diversa). Le persone che l’hanno conosciuto lo descrissero con un piglio ardito, sempre con la schiena dritta e un sorriso ambiguo.

Ne Il Principe riusciamo a percepire quanto Machiavelli sia astuto, sottile, acuto quando parla di dissimulare ciò che si è e simulare ciò che non si è, o che è meglio essere temuto che amato, che il Principe debba saper usare l’astuzia come un volpe, la forza come un leone ma allo stesso tempo la ragione come l’uomo. Per molti può sembrare quasi che Niccolò fosse amorale, che non conoscesse il limite per raggiungere il suo scopo, ma in realtà era solo cinico e realista: sapeva come girava il mondo.

Non c’è altro da aggiungere, a Hogwarts Machiavelli sarebbe stato un SERPEVERDE!


Amelia Earhart

Amelia Earhart fu la prima aviatrice a sorvolare l’Atlantico. La sua passione nacque quando suo padre la portò a una mostra, lei salì sul biplano e lo capì: lei doveva volare. Non si lasciò scoraggiare dall’essere una donna, e intorno ai 25 anni il suo sogno diventò realtà.

Amelia era uno spirito libero, non conosceva limiti, voleva essere libera, leggera. Fu un punto di rifermento per tante giovani donne che lei incoraggiava incitandole a seguire i loro sogni e alzando sempre di più l’asticella, a volere sempre di più. Era fermamente convinta che le donne non fossero da rilegare ai lati, tanto che quando fu trattata come zavorra durante un volo composta da una crew di soli uomini si arrabbiò molto.

Morì giovane, facendo quello che più amava fare: volare ed essere libera.

Una donna così, ragazzi, solo in posto può stare: GRIFONDORO.

Hogwarts Amelia

Francesco Petrarca

Petrarca è un altro caposaldo della letteratura italiana e a lui si associa la figura dell’intellettuale. Come possiamo evincere dalle sue poesie, Petrarca era in costante ricerca della perfezione: le studiava e le studiava, in ogni minimo particolare affinchè fosse tutto perfetto. Era un uomo molto colto, capace, era saggio (seguendo le parole di Boccaccio) ma era anche in preda dalle sue emozioni, in una continua lotta emotiva interiore.

Nonostante questo però aveva i piedi ben piantanti per terra: era ben consapevole dei suoi difetti ma anche dei suoi pregi, sapeva di avere dei limiti che però non mai cercava di nascondere ma di superare.

Un uomo così, studioso, consapevole di se stesso, emotivo ma facendo capo comunque alla ragione a Hogwarts sarebbe potuto stare solo in una casa… CORVONERO!


Giuseppe Garibaldi

L’eroe dei due mondi: così viene ricordato Garibaldi. Un uomo audace, intraprendete, un leader nato che, a capo di un migliaio di uomini, riuscì a unificare l’Italia che per secoli era rimasta divisa. Garibaldi con la sua forza d’animo ci mostra quanto sia importante avere al comando qualcuno di capace, intelligente che sappia quella che sta facendo. Mitre lo descrive come un uomo onesto e altruista, una persona su si potevano scrivere leggende.

Penso che siamo tutti d’accordo che Garibaldi, a Hogwarts, farebbe parte della schiera dei coraggiosi di cuore: GRIFONDORO!


Thomas Edison

Edison viene descritto come un uomo dal grande carisma. Aveva un grande spirito imprenditoriale e il suo punto di forza stava nel sapere scovare il potenziale nei progetti altrui. Difatti molte scoperte attribuite a lui, tra cui la lampadina, in realtà non sono state create direttamente da lui che invece prendeva l’idea grezza e riusciva a raffinarla, grazie all’ingente somma di denaro che possedeva, fino a farla diventare un progetto reale e funzionante.

Dopo per essere stato picchiato per aver dato fuoco a un vagone, rimase quasi completamente sordo ma quando qualcuno gli ricordava questo problema rispondeva che era un vantaggio: riusciva a non ascoltare i discorsi noiosi.

Lavorò tanto per arrivare in alto ed era fiero di questo. Sapeva il fatto suo ed era convinto in quello in cui credeva tanto che diede vita alla “guerra delle correnti” con Tesla. Nonostante il suo collega dimostrò di aver ragione, Edison non lo volle mai ammettere di avere torto.

Hogwarts Edison

Una personalità davvero particolare quella di Edison, difficile da collocare a mio parare, ma il suo puntare in alto, le ferme convinzioni e la fierezza di quello che faceva mi fa pensare che, se fosse andato a Hogwarts, Thomas sarebbe finito a Serpeverde.


Michelangelo Buonarroti

Michelangelo non era molto apprezzato dai suoi contemporanei. Era un uomo burbero, di poche parole, permaloso, trasandato, insomma non uno facile con cui fare amicizia.

Già da giovane stupì tutti con il suo straordinario talento che però non gli fu subito riconosciuto. Quel capolavoro della Cappella Sistina, infatti, gli fu dato come semplice contentino ma alla fine riuscì a sbalordire tutti. Era attento agli sprechi di denaro e non gli interessavano cose futili come l’apparenza nè cose più umane come avere relazioni, l’unica cosa importate per lui era l’arte. Una delle frasi che mi colpisce di più di Michelangelo è composta da solo tre parole: “sto ancora imparando” detta quando aveva 89 anni.

Prima abbiamo visto con Mozart un tipo di genialità estroversa, aperta al mondo, adesso ne abbiamo una schiva e introversa ma pur sempre genialità. A Hogwarts Michelangelo sarebbe stato un CORVONERO!


Giovanni Boccaccio

Dopo Dante e Petrarca non poteva mancare lui. Boccaccio viene sempre descritto come uno spirito libero, qualcuno che ama la vita e divertirsi. Nonostante fosse benestante e avesse una buonissima cultura, Boccaccio era un uomo modesto e umile. Riusciva ad apprezzare il meglio della vita e allo stesso tempo sopportarne i dolori. Non voleva essere considerato saggio, semplicemente si sentiva in pace con il mondo.

Tra l’altro ricordiamo che la sua opera principale, il Decameron, la dedicò alle donne (soprattutto a quelle che amano). Questo perchè, al contrario degli uomini, queste non avevano nessun modo di distrarsi e svagarsi dalle pene d’amore. In questo modo Boccaccio dimostra, a mio parere, una grande sensibilità sull’argomento della disparità dei sessi, un tipo all’avanguardia, oserei dire per vivere nel 1300.

Non so voi ma per me Boccaccio, con la sua ironia e il suo amore per la vita è chiaramente un Tassorosso.


Nikola Tesla

Tesla viene definito come un genio eccentrico ma le sue caratteristiche principali sono 2: la tenacia e il coraggio. In qualunque campo s’impegnava con tutto se stesso, lo faceva con determinazione e con una capacità di concentrazione assoluta.

Per quanto riguarda il coraggio invece: Tesla decise di lavorare al fianco di Thomas Edison. Edison era già affermato, un imprenditore potente, qualcuno a cui non dovresti dare del torto ma a Tesla non importava, anzi. Portò avanti la sua teoria riguardo la corrente nonostante il suo collega Edison pensasse l’esatto opposto. Diedero vita alla guerra delle correnti, come detto poc’anzi per Edison, e Tesla alla fine riuscì a dimostrare di aver ragione.

Per Nikola Tesla, era un genio sì, ma con il suo spirito audace si guadagna un posto tra i Grifondoro!


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