I vampiri sono creature affascinati e inquietanti già presenti nelle leggende più antiche. Ripercorriamo insieme la loro storia secolare nel cinema e nella letteratura.
Se vi chiedessimo di spiegarci cos’è un vampiro probabilmente descriveste una creatura che morde le sue vittime umane per nutrirsi del loro sangue e agisce di notte poiché rifugge la luce del sole. Queste, tuttavia, sono solo le caratteristiche che accomunano la maggior parte dei vampiri. Ci sono, però, altre peculiarità tipiche di alcune storie o leggende.
Differenti, ad esempio, sono i metodi raccontati per respingere o uccidere un vampiro. In alcune leggende queste creature si allontanano di fronte crocifissi o a bulbi di aglio. In alcuni casi, ancora, i vampiri possono essere sconfitti solo conficcandogli nel cuore un paletto di legno o decapitandoli. Oggi cerchiamo di ricostruire come è profondamente mutata la figura del vampiro nel corso dei secoli.
Le prime tracce dei vampiri
Le prime menzioni di creature vampiresche si rinvengono nella letteratura di metà del 1700. Tuttavia, il primo riferimento letterario interamente dedicato a queste creature è il racconto di John William Polidori intitolato Il Vampiro. Polidori era il medico di Lord Byron a cui inizialmente attribuirono il racconto pubblicato nel 1819 sulla rivista inglese New Monthly Magazine. Il volume di Polidori racconta le vicende di Lord Ruthven, un aristocratico vampiro che miete vittime nell’alta società.
Successivamente, si trovano racconti sui vampiri nel corso dell’800 nei cosiddetti penny dreadful. Questi sono prodotti editoriali economici (che costavano, appunto, un penny) che diedero ampio spazio alla letteratura gotica. Per questo genere, tra il 1945 e il 1947, uscì in opuscoli Varney il vampiro (o Il banchetto di sangue) scritto da James Malcom Rymer.
Il vampiro Varney ha ispirato molte altre creature successive. È infatti il primo vampiro ad avere due zanne che lasciano i caratteristici buchini impressi sul collo sue vittime. A differenza di altri suoi simili presenti in altre storie, inoltre, può muoversi al sole, non teme né le croci né l’aglio e detesta la sua condizione.
Dracula di Bram Stoker
Dracula è considerato da tutti il vampiro per eccellenza. Il romanzo del 1897 che lo vede protaginista è opera dell’autore irlandese Bram Stoker. Pare che per il personaggio del Conte Dracula Stoker si sia ispirato a Vlad III principe di Valacchia noto per essere particolarmente sanguinario. Le truci vicende legate al vampiro aristocratico della Transilvania sono raccontate sotto forma epistolare dai vari personaggi del romanzo, anch’essi diventati iconici, come il cacciatore di vampiri Van Helsing.
Dracula ha ispirato tantissime trasposizioni cinematografiche tanto che si stima siano più di 200 i film in cui comprare il vampiro. Tra queste, la più celebre è l’omonima opera diretta da Francis Ford Coppola in cui il Conte Dracula è interpretato da Gary Oldman (proprio il nostro Sirius Black!).
Nel 1922 è uscito in Germania il film Nosferatu – Il vampiro, liberamente ispirato a Dracula, e considerato un cult del cinema horror. La pellicola è arrivata miracolosamente fino ai giorni nostri nonostante il regista Friedrich Wilhelm Murnau sia stato denunciato dagli eredi di Stoker e condannato a distruggere tutte le copie del film.
I vampiri nel ‘900
Dopo Dracula di Bram Stocker la letterara sui vampiri è piuttosto prolifica. Nel corso del 1900, tuttavia, la narrazione cambia e la figura classica del vampiro assume connotati nuovi e originali.
Ad esempio, nel 1957, esce il romanzo Io sono leggenda, edito anche come I vampiri, successivamente trasposto nel celebre film del 2007 con Will Smith. In questo libro il protagonista si trova in un mondo post apocalittico in cui un’epidemia ha trasformato l’umanità in zombie. Ispirandosi alla figura di Dracula, Matheson immagina di rovesciarne la situazione di base: non un vampiro in un mondo di umani, ma un solo essere umano in un mondo di esseri mostruosi.
Nel 1975 viene pubblicato Le notti di Salem, con cui il re della letteratura horror Stephen King aggiunge un tassello alla narrazione che descrive i vampiri come terribili “invasori”. Il volume, infatti, racconta le vicende di una piccola cittadina americana tormentata da vampiri che tentano di infettare tutti gli abitanti.
Nello stesso periodo, tuttavia, prende piede un altro filone narrativo di quella che viene ormai definita letteratura vampiresco destinato a prendere piede negli anni a venire. Dal 1976 al 2018, infatti, la serie di romanzi fantasy horror intitolata Cronache dei Vampiri di Anne Rice rovescia completamente la prospettiva descrivendo le creature protagoniste con tratti romantici e intriganti. I vampiri, infatti, vengono raccontati come creature capaci di amare e di analizzare in profondità il mondo attraverso la loro prospettiva immortale. Al primo libro della serie è ispirato il film Intervista col vampiro del 1994 con Brad Pitt nei panni del protagonista.
I vampiri moderni
Nella narrativa contemporanea i vampiri mantengono le caratteristiche classiche delle creature, ma assumono anche caratteri molto “umani” quanto alle relazioni e i sentimenti. A partire dal 1991 viene pubblicata la serie di romanzi urban fantasy di Lisa J. Smith intitolata Il diario del vampiro da cui verrà tratta la fortunata serie omonima cominciata nel 2009. La storia racconta le vicende della giovane Elena Gibert che si ritrova in un triangolo amoroso coi due affascinanti fratelli vampiri Stefan e Demon Salvatore.
Dal 1997 al 2003 va in onda la serie Buffy l’ammazzavampiri in cui le creature vengono nuovamente dipinte come negative. Compito della protagonista della serie, infatti, è proprio liberare il mondo da queste feroci creature. A partire dal 2005, invece, esce il primo volume della serie Twilight a cui sono seguite, a partire dal 2008, le celebri trasposizioni cinematografiche. La serie racconta la burrascosa storia d’amore tra il vampiro Edward Cullen, interpretato nei film da Robert Pattinson, e Bella Swan.
Dopo la “rivoluzione” di Twilight che ha contribuito a riportare l’attenzione su queste creature, sono seguiti numerosissimi i film e i telefilm che hanno dei vampiri tra i personaggi. La maggior parte di questi prodotti, salvo qualche rivisitazione del fenomeno in chiave parodistica, ha tentato di restituire un’immagine del vampiro come creatura tormentata, cercando di esplorarne il lato “umano”. Non sono mancati, tuttavia, dei ritorni al classico. Ricordiamo, ad esempio, la serie su Dracula prodotta nel 2020 dalla BBC che ha riproposto la storia del conte in tre lunghi episodi.
I vampiri nella saga di Harry Potter
Nella saga di Harry Potter la figura del vampiro è assolutamente marginale rispetto ad altre creature tipiche della tradizione come i lupi mannari e i giganti. Eppure, non vi è dubbio che nel mondo magico esistano queste creature che, tuttavia, non sono molto diffuse.
Nel primo volume, ad esempio, quando Harry e Hagrid si trovano a Diagon Alley, il guardiacaccia racconta ad Harry che il Professor Raptor, appena incontrato dal duo al Paiolo Magico, è reduce da un incontro ravvicinato coi vampiri che l’avrebbe profondamente traumatizzato.
Nel secondo libro, invece, le creature vengono citate poiché il professor Allock millanta di averle affrontate raccontando il tuo nel suo volume In viaggio con i vampiri. A Hogwarts, tuttavia, i vampiri vengono studiati al terzo anno, come testimonia il fatto che Remus Lupin assegni agli studenti un tema su queste creature nel corso del suo periodo di insegnamento di Difesa Contro le Arti Oscure.
Il vampiro Sanguini
È solo nel corso del sesto volume, però, che nella saga compare un personaggio vampiresco. Il riferimento è nel quindicesimo capitolo intitolato Il voto infrangibile in cui viene raccontata la cena di Natale del Lumaclub. In questa occasione, il professor Lumacorno presenta a Harry un suo vecchio studente, Eldred Worple, autore del libro Fratelli di sangue, in compagnia del suo amico Sanguini. Quest’ultimo è proprio un vampiro che viene descritto come “alto ed emaciato, con ombre scure sotto gli occhi”.
Nel breve episodio il vampiro si avvicina con cupidigia a un gruppo di studentesse ed Eldred, accortosi del pericolo, richiama l’amico distraendolo con del cibo. Da queste pochissime informazioni possiamo ragionevolmente dedurre che la Rowling abbia voluto fare un accenno alle creature lasciando intendere che le stesse possiedano le stesse caratteristiche che classicamente si attribuiscono ai vampiri pur non escludendone il contatto con gli esseri umani.
Ecco un breve excursus sulla figura dei vampiri nel cinema e nella letteratura. Cosa ne pensate di queste tenebrose ma affascinanti creature? Fatecelo sapere con un commento!