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I gatti più famosi del cinema: da Grattastinchi a Zorba

5 Agosto 2021 eric-bard 4 min read

I gatti più famosi del cinema: da Grattastinchi a Zorba

5 Agosto 2021 Mikasa 4 min read

Ogni grande storia che si rispetti ha al suo interno un ingrediente fondamentale: no, non si tratta di un protagonista carismatico, coraggioso e intelligente e neppure di un’ambientazione fantastica, parliamo ovviamente di gatti. Scaltri, a tratti coccoloni e noncuranti di chi li circonda i gatti sono, nella letteratura e nel cinema, personaggi affascinanti. Vediamo alcuni dei volti felini più iconici che hanno attraversato il grande schermo!

Sembra impossibile dimenticare il muso rosso e schiacciato di Grattastinchi, il fedele compagno di vita di Hermione (a parte Ron, ovviamente) o lo svitato Tom dal cartone Tom e Jerry. Il cinema e la televisione hanno fatto sì che i volti di questi gatti si imprimessero nella nostra memoria per sempre (o comunque per una quantità considerevole di tempo).

Proprio per questo motivo ci sembra lecito compiere un viaggio nei ricordi citando alcuni dei gatti più famosi del mondo del cinema, coloro che con istinto, dolcezza, capacità di cacciarsi sempre nei guai e la giusta dose di saggezza hanno saputo donarci insegnamenti fondamentali.

Tom (Tom e Jerry)

Nel 1940, dagli studi dell’MGM Cartoon, nacque la storia di un gatto e un topolino in continuo conflitto tra loro. Si sa, lo scontro tra due personaggi è una carta vincente per far ridere lo spettatore, soprattutto se uno dei due finisce sempre con l’architettare articolati piani che falliscono miseramente (Willy il Coyote ne sa qualcosa).

Da qui nacque Tom e Jerry, una serie di cortometraggi narranti le vicende dei due protagonisti. Il gatto Tom passa le sue giornate a inventare trappole per catturare il topolino domestico che vive sotto il suo stesso tetto, Jerry, non riuscendo tuttavia (quasi) mai nel suo intento e rendendosi vittima accidentale delle sue stesse trappole.


Fiocco di neve (Stuart Little)

E a proposito di conflitti tra un gatto e un topolino, che dire di Stuart Little? La curiosa storia di un topo adottato da due genitori umani divenendo il fratello minore non solo di George, figlio unico dei signori Little, ma anche di Fiocco di neve, lo scorbutico gatto bianco di casa.

L’intento di Fiocco di Neve, proprio come Tom, è stato sin da subito quello di rendere la vita di Stuart un inferno (o di porvi direttamente fine), senza apparente motivo, pentendosi infine e aiutando il suo nuovo fratello nel momento del bisogno. Che fosse solo molto, TROPPO, territoriale?


Romeo (Gli Aristogatti)

Non necessita di certo di presentazioni, ma facciamo un’eccezione. Rosso, un pelo non molto curato… deve essere un Weasley! E invece no, è Romeo, er mejo del Colosseo, il gatto rosso per eccellenza (assieme a Grattastinchi) di origini italiane che conduce la sua amata Duchessa e i suoi cuccioli verso la salvezza.

Gli Aristogatti fa parte di un vasto elenco di film che hanno accompagnato la nostra infanzia, narrandoci dinamiche del mondo esterno attraverso le vicende di due gatti innamorati e una popolazione di randagi nella splendida città di Parigi, facendo venire anche a distanzia di anni, a tutti noi, una grandissima voglia di fare jazz!

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Zorba (La gabbianella e il gatto)

Arriviamo poi a uno dei personaggi più amati della letteratura e del cinema: Zorba, il gatto nero concepito dalla mente di Luis Sepúlveda, che adotta la piccola Fortunata, una gabbianella orfana di madre donata al felino prima ancora della sua nascita dall’uovo.

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A Zorba toccherà un compito non indifferente: crescere la piccola Fortunata rendendola consapevole di non essere un gatto (pur vivendo tra i gatti) e insegnarle a volare, in onore dell’ultima promessa fatta a sua madre Kengah, prima della sua morte. La gabbianella affronterà ostacoli lungo tutto il suo percorso, conoscendo l’amore sincero che Zorba e i suoi compagni nutrono verso di lei, realizzando quanto insolito sia il legame che sussiste tra un uccello e dei felini e, infine, imparare a volare senza l’aiuto di un membro della sua specie.


Salem (Sabrina vita da strega)

Sì, lo sappiamo, non si tratta di cinema, ma non possiamo tralasciare un gatto iconico come Salem (soprattutto considerando che è il gatto di una strega). Cinico, sarcastico e a tratti egoista, Salem è il compagno fedele di Sabrina, uno stregone trasformato in gatto dopo aver cercato di conquistare il mondo. Desiderio che pare non essersi spento nemmeno con coda e baffi.


Grattastinchi (Harry Potter)

E infine, dulcis in fundo, il nostro gatto rosso preferito: Grattastinchi (Crookshanks nella versione originale), il gatto rosso di Hermione Granger, nonché eterno rivale di Ron Weasley.
Innanzitutto va precisato che Grattastinchi non è un semplice gatto (compagno fedele sin dagli albori di maghi e streghe), bensì un incrocio tra un gatto e un Kneazle, una creatura dalle sembianze feline, con delle grandi orecchie e una lunga coda da leone. Caratteristica particolare di questa specie è l’intuito sopraffino che li porta a individuare elementi sospetti, come il buon Peter Minus sotto le sembianze del topo Crosta.

Viene adottato da Hermione dopo una lunga attesa di un padrone, dimostrandole affetto e seguendola ovunque vada. Peculiarità dei Kneazle è, infatti, quella di scorgere immediatamente l’animo di chi si trovano davanti, divenendo molto affettuosi con coloro che presentano un animo puro e genuino e aggressivi con gli esseri meschini.

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I gatti che hanno attraversato il grande schermo sono tanti e tutti presentano caratteri profondamente diversi tra loro. Sono stati in grado di insegnarci il senso dell’amore, dell’amicizia e della fratellanza, nonché a riconoscere elementi poco raccomandabili, come coloro che si trasformano in topi per vivere tranquillamente in incognito. Altri, invece, ci hanno fatto sempre spuntare un sorriso nel momento del bisogno. Insomma, servono altri motivi per amare i gatti?

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Mikasa
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