Da James Moriarty a Thanos, nei decenni abbiamo visto tanti grandiosi cattivi condividere la scena coi protagonisti. Ecco a voi i villain letterari e cinematografici più iconici e memorabili.
Nella prima parte (che trovate qui), cominciando dal professor Moriarty, vi abbiamo parlato dei cattivi che hanno segnato lo scorso secolo fino ai primi anni ’80. Concludiamo la carrellata giungendo fino ai giorni nostri.
Pennywise (1986)
Come accennavamo in chiusura della scorsa parte, gli anni ’80 hanno visto due fra i cattivi più iconici dello scorso secolo: un cyborg e un clown. Comparso nel 1986 all’interno del romanzo di Stephen King It, Pennywise è la ragione per cui negli ultimi decenni tante persone hanno sviluppato una viscerale paura nei confronti dei clown.
Per dare un volto a It dobbiamo aspettare il 1990, anno in cui esce sul piccolo schermo la miniserie con protagonista Tim Curry, nei panni del clown. Con quell’aspetto per anni abbiamo pensato al terrificante Pennywise, finché, nel 2017, Bill Skarsgård non ha preso il posto di Curry, dando vita a un nuovo, inquietante, spaventoso più che mai clown-mangia-bambini… andando a segnare profondamente una nuova generazione.
Hannibal Lecter (1991)
Anche questo personaggio letterario compare prima della sua ben più nota apparizione cinematografica. Lo incontriamo infatti ne Il delitto della terza luna, romanzo di Thomas Harris pubblicato nel 1981, ma ottiene la notorietà a partire dagli anni ’90, dopo il successo del sequel Il silenzio degli innocenti.
Ed è con l’uscita nel 1991 dell’omonimo film, in cui il dottor Lecter è interpretato da Anthony Hopkins, che Hannibal diviene uno dei mostri sacri fra i villain letterari e cinematografici.
Per la sua interpretazione ne Il silenzio degli innocenti, al fianco di Jodie Foster, Hopkins si porta a casa uno dei premi Oscar “più brevi” della storia. Nonostante Hannibal Lecter paia onnipresente all’interno del film, compare sullo schermo per soli 16 minuti, che bastano a renderlo uno dei cattivi più indimenticabili della storia del cinema.
Scar (1994)
Se Il re leone è il classico Disney più amato di sempre, Scar non può che trovarsi sul trono dei cattivi migliori che la Disney abbia creato. Ironico, perfido, subdolo e assetato di potere, questo leone in 2D racchiude un’animo nero che, se ci pensiamo, quasi fatichiamo ad associare a un cartone animato per bambini.
Richiamando il dramma fratricida firmato William Shakespeare che incontriamo nell’Amleto, tante sono le scene che Scar rende immortali, come appunto l’uccisione del fratello Mufasa. Da ormai venticinque anni i fan del classico Disney apprezzano, inoltre, di Scar soprattutto il suo temperamento, che lo rende uno dei cattivi più difficili da odiare, cosa che succede, ad esempio, anche con Ade di Hercules.
Sapevate, poi, che Scar ha qualcosa in comune con Voldemort? Massimo Popolizio, storico doppiatore di Ralph Fiennes nei panni di Lord Voldemort, ha infatti doppiato anche il perfido leone nel remake del 2019. Qui trovate un articolo a riguardo.
Voldemort (1997)
Ed eccolo qui, il nostro cattivo per eccellenza. Da più di vent’anni Lord Voldemort segue le tracce della saga di Harry Potter, forse la più famosa del mondo, nel suo essere un cattivo assai noto sia presso i fan sia fra coloro che non hanno neppure mai visto i film.
Celebrato e criticato dagli appassionati, per via della sua controversa figura di potente mago oscuro sconfitto da tre ragazzi di 17 anni, Voldemort resta uno dei villain più immortali di sempre, e non grazie ai suoi sette Horcrux. Il cattivo che ha profondamente segnato la prima generazione di lettori che l’hanno conosciuto e tutte quelle a venire.
Light Yagami (2003)
Nonostante in Occidente Light sia diventato celebre a partire dal 2007 con l’uscita dell’anime, in Giappone il manga Death Note viene serializzato a partire dal 2003. Conosciuto dal mondo come Kira, il misterioso giudice ed esecutore che si nasconde dietro al Death Note ha una sola missione: ripulire il mondo dal crimine. Le modalità, ecco quelle sono forse discutibili.
Mai nessun villain proveniente da un manga è divenuto celebre quanto Light Yagami, emblema di quel male che mette in crisi lo spettatore e lo fa riflettere sulla legittimità di alcune specifiche terribili azioni. Perché, alla fin fine, ci chiediamo: Kira aveva ragione?
Quanti di noi non hanno riflettuto su cosa avrebbero fatto se si fossero imbattuti nel quaderno di Riuk? Quanti di noi non si sono trovati, più di una volta, dalla parte di Light? E infine, quanti di noi non sono addirittura rimasti delusi dalla finale sconfitta di Kira? Tutto questo è ciò che rende un cattivo davvero degno di essere ricordato.
Joker (2008)
Ogni franchise ha il suo cattivo per eccellenza, e se l’MCU ha Thanos, il DCU ha Joker (limitandoci ai prodotti cinematografici e lasciando da parte l’immensa produzione fumettistica). Nei decenni si sono succeduti diversi interpreti che hanno dato a Joker la propria impronta, ma nessuno ha lasciato il segno quanto Heath Ledger.
Il suo non soltanto è il villain del film più bello che abbia come protagonista Batman, ma è anche il Joker più iconico e immortale di sempre. Paradossalmente, interpretato da un attore che ha invece perso la vita prima del tempo, e ha vinto un Oscar postumo per questa interpretazione.
Un’interpretazione che ancora oggi è ricordata come una delle più indimenticabili della storia del cinema e che nel 2018 ha fatto sì che il Joker di Heath Ledger fosse eletto come il più grande movie villain di tutti i tempi.
Presidente Snow (2008)
Così come esiste la “generazione di Hunger Games“, non possiamo non riconoscere a Cesare quel che è di Cesare… e a Coriolanus ciò che è di Coriolanus. Tra i fenomeni letterari più importanti degli ultimi vent’anni, Hunger Games siede sul trono del genere distopico di nuova generazione, regalandoci un cattivo dalla glaciale perfidia e dall’eleganza che ha il profumo delle rose.
In mezzo a tanti super-cattivi, Snow spicca proprio perché non è un super-cattivo, bensì un politico e un freddo e razionale calcolatore. Nel corso della saga non commette errori, mai, tranne forse uno solo, all’inizio: lasciare che la debole fiamma di Katniss Everdeen sopravviva. Strategicamente, Snow è il villain perfetto; letterariamente, per coloro che amano i cattivi tutta testa e niente cuore, è il massimo che la categoria più offrire.
Re della Notte (2014)
Nonostante in Game of Thrones ci siano forse più cattivi che buoni, fra tutti il villain per eccellenza della serie tv, quello che ha quasi fatto sì che i Sette Regni si alleassero contro un nemico comune, è il Re della Notte.
Per una serie tv che ha investito il mondo intero, non possiamo non ricordare il cattivo che, nelle retrovie, ha accompagnato tutti i grandiosi intrighi politici che ruotano attorno al Trono di Spade. L’inverno sta arrivando, lo sappiamo fin dal principio: e l’inverno è lui. Il Re con il suo esercito di morti.
Tywin Lannister, sua figlia Cersei, Walder Frey, Ramsey Bolton, Petyr Baelish, Joffrey Baratheon, tutti loro sono perfidi umani, spinti dai più disparati moventi, in un modo o nell’altro arrestabili. Il Re della Notte non lo è: non si ferma di fronte a nulla, con lui non si può negoziare. Di tutti i cattivi di Game of Thrones, lui è l’unico che non scende a patti, dunque davvero invincibile… tranne per una lama in acciaio di Valyria.
Thanos (2018)
Giungiamo alla fine di questo viaggio fra i cattivi che hanno segnato una generazione di lettori e/o spettatori e incontriamo il villain che ha segnato la più recente, colui che detiene il record di uccisioni nella storia del cinema e della letteratura.
Con un semplicissimo gesto, Thanos è responsabile della scomparsa dall’universo di metà della sua popolazione. Lo snap è ormai divenuto iconico, nel suo rappresentare un atto distruttivo di portata epocale. Soprattutto, come già è successo quando abbiamo parlato di Light Yagami, Thanos ci mette di fronte alla drammatica questione: possiamo essere d’accordo col movente, pur non condividendo le modalità?
Dopo i cattivi che abbiamo incontrato, concludiamo con quello che, più di tutti, ha diviso il mondo sulla possibilità che lui non fosse, a conti fatti, davvero un cattivo. Il cattivo più cattivo di tutti e meno cattivo di tutti allo stesso tempo. E per questo uno dei più grandiosi.
Abbiamo concluso la nostra carrellata dei cattivi più iconici e memorabili degli ultimi 120 anni di cinema e letteratura. Sappiamo di averne tralasciati tanti che sono tuttavia ugualmente rimasti nei nostri cuori. Chi sono i vostri preferiti? Scatenatevi nei commenti!