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La magia dei babbani: l’illusionismo

26 Settembre 2022 greg-past 6 min read

La magia dei babbani: l’illusionismo

26 Settembre 2022 Ignotus 6 min read

Quando si parla di magia non si può non pensare a Harry Potter, eppure vi è stato un tempo in cui la magia per noi babbani era tutt’altro che magica! Oggi vogliamo parlarvi della magia babbana e dei suoi più grandi protagonisti! Ad oggi il fare magia nel mondo non magico è riconosciuto come illusionismo.

Fin dai tempi antichi la capacità di creare illusioni per stupire la gente è sempre stata oggetto di curiosità. Le prime pratiche di illusionismo risalgono all’Antica Grecia e consistevano nel classico gioco della pallina sotto i tre bicchieri. Questo trucco, ormai obsoleto, aveva la funzione di attirare l’attenzione degli astanti permettendo a un complice dell’illusionista di rubare oggetti di valore dai poveri incuriositi.

L’illusionismo non più come truffa

Per tutti i secoli a seguire l’illusionismo si è affinato a seconda degli scopi per cui veniva impiegato. Nel Medioevo vi fu un grande calo di questa pratica a causa della Caccia alle Streghe, tale persecuzione l’abbiamo raccontata in questo articolo. Le maggiori cause d’impiego dell’illusionismo erano l’imbroglio, la spettacolarizzazione e la manipolazione: questi scopi venivano raggiunti da sedicenti maghi (o sacerdoti nel caso dell’impiego religioso) attraverso tecniche di focalizzazione dell’attenzione, scarti logici e trucchi psicologici.

La rivoluzione però arriva nel XIX secolo quando un certo Jean Eugène Robert-Houdin fa dell’illusionismo un vero e proprio spettacolo teatrale! A Parigi viene aperto il primo teatro in cui la magia non sembra più una cosa oscura e cattiva, ma qualcosa di cui meravigliarsi, qualcosa per cui gioire. Houdin è tuttora considerato il padre dell’illusionismo moderno ed è annoverato tra i più grandi del suo campo.

Dipinto raffigurante forme antiche di Illusionismo
Il Prestigiatore, Hieronymus Bosch, 1502 ca. Da notare il complice intento a borseggiare uno spettatore

Houdin: inventore di magie

Se per i maghi della Rowling basta un semplice gesto della bacchetta e una formula detta ad alta voce (i maghi più capaci fanno a meno di quest’ultima compiendo così gli incantesimi non verbali ai quali abbiamo dedicato un approfondimento che puoi leggere qui), per i babbani appassionati di magia come Houdin serve molto, molto di più.

Il padre dell’illusionismo moderno progetta i suoi numeri meticolosamente e curando ogni dettaglio. I suoi studi spaziavano dalla scienza all’inganno mentale. Esso si serviva di magneti, effetti visivi come fumo e scintille e anche l’abbigliamento aveva il suo perché durante gli spettacoli. Possiamo insomma dire che Jean Eugène Robert-Houdin è stato il primo mago da palcoscenico della storia e ha plasmato la figura del mago-illusionista che spesso si vede in televisione o nei teatri.

Locandine di spettacoli d'Illusionismo di Robert Houdin
Locandine di spettacoli di Houdin

Harry l’illusionista

Molti dei numeri dei numeri di Houdin sono stati copiati, modificati, perfezionati e tramandati fino a noi e vengono eseguiti ancora oggi durante gli show. Quando l’illusionista morì, alle sue spalle aveva lasciato un campo fertile disseminato dal germe dell’illusionismo che produsse verdi germogli negli anni a venire: il più forte tra tutti fu Harry Houdini.

Il nome ci è già familiare e non è da escludere che J. K. abbia preso spunto da lui per nominare il protagonista dei suoi romanzi (se vuoi sapere di più sull’etimologia dei nomi della saga allora dai un’occhiata qui). Il cognome con cui è famoso non è quello reale: Houdini si ispirò proprio a Robert-Houdin per collegare la sua figura a quella del grande prestigiatore. Il vero nome di Houdini era Erik Weisz.

Houdini e il suo mix di illusionismo e escapologia

L’eredità dell’illusionismo

L’austro-ungarico prosecutore dell’illusionismo è noto ai più per aver allargato gli orizzonti della sua arte. Harry Houdini è considerato il fondatore dell’escapologia ossia l’arte di fuggire da situazioni apparentemente senza scampo. Tra i suoi numeri più famosi vi sono la liberazione da catene e manette mentre è sott’acqua e l’elusione di camice di forza.

Come per il suo predecessore, i suoi numeri sono ancora in voga e in molti si cimentano nell’esecuzione, spesso aumentandone la difficoltà. Tra gli italiani è degno di nota l’ex Iena Marco Berry che, da grande appassionato, ha emulato molti dei numeri del mago.

L’illusionismo come disillusione

Houdini però è stato molto di più. Il fatto che la gente si limitasse a chiamare magia i suoi enormi sforzi per inscenare spettacoli non gli andava a genio, così divenne un grande promotore della lotta allo spiritismo, alle credenze esoteriche e a tutto quello che veniva considerato come sovrannaturale. Negli ultimi anni della sua carriere svelò egli stesso alcuni dei suoi numeri di maggior successo.


Un illusionismo sempre più magico

Ma veniamo ad oggi. L’idea del mago che oggi abbiamo è sicuramente dovuta all’enorme quantità di opere fantastiche che la letterature e il cinema ci hanno offerto. Questa influenza creativa ha influenzato inevitabilmente anche l’illusionismo che ha dovuto adattarsi ai desideri di un pubblico sempre più difficile da stupire.

E allora cosa fare per lasciare a bocca aperta un pubblico abituato a conigli che sbucano da un cappello o a mazzi di fiori che si materializzano tra le mani del mago? Magari si potrebbe far sparire la Statua della Libertà oppure un intero aeroplano! È proprio quello che ha fatto David Copperfield.

Uno dei maggiori esponenti dell'Illusionismo americano: David Copperfield

Copperfield come il Signore Oscuro

L’illusionista statunitense è tra i più grandi del suo tempo e ha compiuto prodigi davvero al limite del magico! Copperfield è riuscito letteralmente a volare senza nessun ausilio o sostegno (o almeno senza che se ne vedesse traccia), cosa che persino nel mondo magico è considerato davvero difficile, infatti i soli che riescono a spiccare il volo sono Voldemort e Piton.

Voldemort in volo all’inseguimento di Harry

Illusionismo oggi

Copperfield appartiene alla nuova generazione di illusionisti che spesso si esibiscono sotto le telecamere e usano espedienti che fino a qualche secolo fa erano inutilizzabili come la prospettiva (riferita a dove la telecamera è puntata) e gli effetti speciali. Molti degli illusionisti della seconda metà del ‘900 si sono prestati come scenografi per concerti e show. Tra i più capaci bisogna nominare il canadese Doug Henning che ha curato alcuni spettacoli di Michael Jackson.

I più giovani ricorderanno sicuramente l’inglese Dynamo, illusionista che, girando per strada, sottoponeva i passanti alla partecipazione di alcune sue magie. Quello che invece molti non sanno è che molte delle magie degli illusionisti sono state tramandate attraverso i secoli, proprio come fece Houdini nei confronti di alcuni suoi apprendisti. La continua ricerca e messa appunto di numeri è alla base dell’illusionismo.


Illusionismo in Italia

Ma anche noi italiani abbiamo avuto un ruolo importante in questo susseguirsi di maghi! Il Mago Silvan è stato tra i più celebri nel mondo raggiungendo l’apice della sua fama con gli spettacoli di Las Vegas e le esibizioni davanti a personalità come la Regina Elisabetta e Ronald Reagan.

La magia di Silvan verteva maggiormente sui giochi di prestidigitazione e cioè sulla manipolazione veloce e impercettibile di oggetti come carte, fazzoletti e simili. Tuttavia, anche il nostro compatriota non si è tirato indietro dal far scomparire oggetti di grossa taglia come automobili o persone in carne ed ossa. È considerato tra i maghi più apprezzati del XX secolo.

il maggiore esponente dell'illusionismo italiano: il mago Silvan

Illusionismo e magia: diversi ma simili

Insomma anche noi babbani possiamo vantare la nostra piccola dose di magia, anche se per ottenerla bisogna trascorrere un sacco di tempo a provare, progettare e modificare le magie che vogliamo compiere. Ovviamente sono magie che abbracciano solo alcune branche della magia di Harry Potter. Dal punto di vista di un vero mago potremmo definire l’illusionismo come vicino alla trasfigurazione (che è tra le arti più difficili nel Mondo Magico) o, al limite, come una sottocategoria di Incantesimi.

Ma la magia ci affascina proprio perché rende immediato qualcosa che per realizzarlo ci vorrebbero ore, mesi, anni o addirittura qualcosa di impossibile da realizzare. L’illusionismo ha assottigliato il confine tra irrealizzabile e realizzabile e ha portato ai babbani la consapevolezza che anche il mistero più fitto ha in verità una spiegazione o un meccanismo razionale. Anche noi di E a te abbiamo provato a dare ad alcuni incantesimi della saga delle spiegazioni scientifiche, scopri quali in questo articolo.


Concludiamo quindi cercando di dare una speranza a chi ancora non ha ricevuto la sua lettera per Hogwarts (la mia si sarà smarrita!): se il vostro sogno è di compiere magie anche se non avete poteri magici, sappiate che è possibile! I secoli di storia dell’illusionismo hanno prodotto grandi quantità di volumi da cui apprendere l’arte della magia babbana. E quando vi chiederanno quale secondo voi è il mago più potente, voi rispondetegli: il Mago Silvan!

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