Si respira aria di cambiamento nella scuola italiana: Harry Potter, Il signore degli anelli, Percy Jackson rientrano tra i testi consigliati per i nuovi programmi di letteratura di elementari e medie.
La nuova proposta ministeriale di rinnovamento dei programmi scolastici apre la strada allo studio del fantasy e della narrativa contemporanea accanto ai grandi classici. Da Harry Potter a Stephen King, questa nuova prospettiva per la scuola primaria e secondaria di primo grado segna un passo significativo verso una nuova direzione. Ma quali opportunità offre questo cambiamento ai giovani lettori?
Un nuovo approccio alla letteratura
Per anni, l’insegnamento della letteratura nelle scuole italiane è stato dominato da un approccio accademico basato sulla memorizzazione e sullo studio approfondito di autori storici. Tuttavia, con l’avvento di nuove generazioni di studenti cresciuti nell’era digitale, diventa fondamentale adottare strategie più coinvolgenti per stimolare il piacere della lettura.
Le nuove indicazioni pubblicate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito riflettono questa esigenza, promuovendo una didattica che avvicini i ragazzi alla lettura attraverso testi capaci di stimolare la loro curiosità. Il documento sottolinea che «è inutile creare un canone italiano, meglio scegliere i buoni libri anche e soprattutto dalle letterature straniere».
Questo approccio mira a rendere lo studio della letteratura più dinamico e aperto alla contemporaneità. Proporre testi più moderni e che trattano argomenti vicini alle esperienze degli studenti potrebbe invertire la tendenza. La proposta di introdurre il fantasy, così come il romanzo di formazione e la letteratura di genere, può fungere da catalizzatore per risvegliare la curiosità verso il mondo dei libri.

Perché studiare Harry Potter a scuola?
Tra i testi consigliati nella bozza di legge appare proprio Harry Potter che ha ormai assunto lo status di classico contemporaneo. La proposta di inserire la saga di J.K. Rowling nei programmi scolastici rappresenta una scelta strategica per diversi motivi. In primo luogo, promuove la passione per la lettura. Harry Potter è infatti una saga amata da milioni di giovani lettori.
Il suo linguaggio accessibile, ma articolato, può favorire un avvicinamento graduale anche a testi più complessi. Consente inoltre di stimolare l’immaginazione: le avventure dei nostri amati protagonisti offrono mondi ricchi di dettagli, personaggi sfaccettati e trame coinvolgenti, stimolando la creatività degli studenti.
Infine, da non sottovalutare la promozione di forti valori educativi. Coraggio, amicizia, giustizia e inclusione sono solo alcuni dei temi che la saga affronta, rendendola uno strumento efficace per la crescita personale nonché stimolo alla riflessione.

Ripensare la scuola con il fantasy
L’inclusione di generi alternativi non implica mettere da parte i classici della letteratura. Significa piuttosto integrarli in un percorso più dinamico e coinvolgente. L’obiettivo è favorire il confronto tra testi di epoche e generi diversi, aiutando gli studenti a sviluppare una maggiore consapevolezza critica e letteraria.
Tra le proposte del Ministero spicca l’idea di promuovere gruppi di lettura, offrendo ai ragazzi uno spazio per esprimere le proprie interpretazioni e affinare le competenze di analisi del testo. Attraverso il confronto attivo con i coetanei, questa iniziativa favorisce il cooperative learning e stimola lo sviluppo di un spirito critico autentico.
Questo aggiornamento potrebbe rappresentare un passo importante verso un’educazione più moderna e inclusiva. La scelta di affiancare ai classici opere già amate dai ragazzi, come Harry Potter, potrebbe trasformare il modo in cui gli studenti si approcciano alla lettura, rendendola un’esperienza più coinvolgente e significativa.

Se questa riforma verrà approvata, potremmo assistere a una scuola che non solo insegna la letteratura, ma la rende parte attiva del percorso di crescita degli studenti. E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti!