Questo gigante con un cuore d’oro diventa iconico già con “Tu sei un mago, Harry.” Irrompendo nella catapecchia sullo scoglio, egli porta finalmente la magia nella vita di Harry.
Ma chi è Hagrid e soprattutto cosa rappresenta per Harry? Scopriamolo insieme, ovviamente iniziando dal principio.
Correva il 31 luglio 1991:
Ancora un minuto e avrebbe compiuto undici anni. Trenta secondi… venti… dieci… nove… forse avrebbe svegliato Dudley soltanto per dargli fastidio… tre… due… uno. BUM! Tutta la catapecchia fu scossa da un brivido e Harry saltò su a sedere di scatto fissando la porta. Fuori c’era qualcuno, che bussava chiedendo di entrare. […] Ci fu una pausa. Poi… SMASH! La porta venne colpita con una tale forza che uscì di netto dai cardini e atterrò con uno schianto assordante sul pavimento.
Sulla soglia si stagliò un uomo gigantesco. Aveva il volto quasi nascosto da una criniera lunga e scomposta e da una barba incolta e aggrovigliata, ma si distinguevano gli occhi che scintillavano come neri scarafaggi sotto tutto quel pelame.
Il gigante sembrò farsi piccolo piccolo per entrare nella catapecchia, piegandosi in modo da sfiorare appena il soffitto con la testa. Poi si chinò a terra, raccolse la porta e la rinfilò nei cardini con la massima disinvoltura. Di fuori, il fragore della tempesta si attutì un poco. Il gigante si voltò per guardarli a uno a uno.
[Il custode delle chiavi, Harry Potter e la Pietra Filosofale]
Così Hagrid entra nella vita di Harry (e nelle nostre) e la cambia totalmente. Nella catapecchia dove i Dursley si erano rifugiati per fuggire “all’assedio dei gufi-postini”, Hagrid finalmente riesce a raggiungere il piccolo Harry, butta giù la porta, fa apparire un codino arricciato da maiale sul sederemo di Dudley, e finalmente svela l’esistenza del mondo magico e racconta ad Harry la sua vera storia, molto diversa da quella che gli avevano sempre detto i suoi zii.
Tutto inizia nelle catapecchia
Con sua grande sorpresa, Hagrid ridacchiò. ‘Non sei un mago, eh? Senti un po’: non ti capita mai di far succedere qualcosa, quando ti spaventano o ti fanno arrabbiare?’
Harry fissò il fuoco. Ora che ci pensava… tutte le cose strane che mandavano gli zii su tutte le furie erano sempre accadute quando lui, Harry, era turbato o arrabbiato… Quando era inseguito dalla ghenga di Dudley, chissà come, si ritrovava sempre fuori tiro… Quando aveva avuto paura di andare a scuola con quel ridicolo taglio di capelli era riuscito a farseli ricrescere… E poi, l’ultima volta che Dudley lo aveva picchiato non si era forse preso la rivincita, senza neanche rendersene conto? Non gli aveva aizzato contro un boa constrictor?
Harry tornò a guardare Hagrid con un sorriso, e si accorse che il gigante glielo ricambiava apertamente. ‘Visto?’ disse Hagrid. ‘Harry Potter non è un mago? Aspetta e vedrai: presto sarai famoso, a Hogwarts!’[Il custode delle chiavi, Harry Potter e la Pietra Filosofale]
E così all’interno della capanna, che odora fortemente di alghe, con le pareti piene di crepe e le finestre sporche, Harry comprende finalmente chi è veramente, grazie appunto a Rubeus Hagrid.
Con la sua folta chioma di capelli e una barba che gli nasconde metà viso, Hagrid è ufficialmente il custode delle chiavi e dei luoghi a Hogwarts e ufficiosamente il custode di Harry Potter. Hagrid è un mezzogigante buono e dalla profonda sensibilità. Il primo amico di Harry, il suo consigliere, la prima persona di cui Harry si fida veramente e di cui mai dubiterà.
Il Re della Foresta
La Rowling stessa ha dichiarato, durante uno speciale della rete televisiva britannica ITV:
Perché Hagrid è così: è adorabile, ma perché sia plausibile come personaggio, deve avere anche un’aria minacciosa. Voglio dire, fisicamente Hagrid incute molta soggezione, e nei libri ha mostrato di essere capace di autentica ira; per questo sapevo di aver bisogno dell’attore giusto per dargli quell’aria di forza repressa. E Hagrid è una figura paterna per Harry.
Hagrid doveva incarnare questa… forza primaria. E’ un po’ come il Re della Foresta, o il Green Man [una figura mitologica che compare spesso nelle chiese medievali inglesi: un volto circondato da foglie, che rappresenta la fertilità e la forza della natura, n.d.r.]. E’ un essere semi-selvaggio, che vive ai margini della foresta. Per Harry, Ron e Hermione, Hagrid è benevolo; ma sa essere anche spaventoso, per coloro che non apprezzano il suo gusto particolare per gli animali fantastici e i mostri…”
Hagrid è, per tutta la storia, uno sorta di protettore. Riesce a comprendere Harry, capisce la sua sensibilità e quasi si sente accumunato da un destino simile a causa delle rispettive infanzie, vissute da orfani.
Il nome: l’analisi di ‘Hagrid’
Come sempre, la Rowling non fa nulla per caso: il nome di Hagrid, “Rubeus”, deriva dal latino “rubinius” o “red”. “Albus” invece, deriva da “alba “che significa” bianco “.
Rubeus (rosso) Hagrid e Albus (bianco) Silente … entrambi estremamente importanti per Harry, mi sembrano rappresentare due lati della figura paterna ideale che lui cerca; il primo è caldo, pratico e selvaggio, il secondo è impressionante, intellettuale e in qualche modo distaccato.
Le caratteristiche
Hagrid è un Grifondoro. Di conseguenza mostra le qualità di un vero Grifondoro: coraggioso, leale e audace, ma anche spericolato con un temperamento molto valoroso.
È un grande conoscitore e appassionato di creature magiche – in particolare di quelle universalmente riconosciute come più pericolose, dai draghi alle acromantule.
Hagrid è un buono, sempre al fianco delle persone leali e gentili – è impossibile non adorarlo.
Nel suo tentativo di proteggere Harry e aiutare Albus Silente, Hagrid si ritrova più volte a dover affrontare brutte situazioni, come quando viene brevemente portato alla Prigione di Azkaban dopo esser stato sospettato di aver aggredito gli studenti durante il secondo anno di Harry Potter.
Harry non aveva nulla della sua ‘vera’ famiglia; nessuna foto, quasi nessun ricordo. Fu Hagrid a invitare gli amici di Lily e James a creare un album fotografico per Harry. Con amore, impegno e dedizione, per l’ennesima volta egli si assicura che Harry trovi delle cose per cui essere felice!
L’immortalità nella saga
La sua importanza come figura gli ha garantito l’immortalità nella saga. Come sappiamo infatti zia Row non ha esitato ad uccidere personaggi importanti ma Hagrid si è salvato da questo destino. Come ella stessa ha dichiarato infatti, l’immagine di Hagrid che culla Harry “morto” nel capitolo finale della saga (un momento che ritroviamo e che si ricollega all’inizio della serie, quando Hagrid porta il piccolo Harry in salvo a casa dei Dursley) era stata pianificata e ideata sin dall’inizio, un’idea che è rimasta con lei durante tutta la stesura dei libri. Se solo avesse voluto, la Rowling afferma che Hagrid sarebbe stato una delle tante possibili e più plausibili vittime nel corso della storia, ma quell’immagine e il destino finale che aveva progettato per il guardiacaccia di Hogwarts lo hanno salvato.
Nei libri come nei film, Hagrid è Hogwarts – un simbolo inscindibile che ne rappresenta la lealtà e la volontà di proteggere.