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Gli indizi nel Principe Mezzosangue di cui non ti sei mai accorto (parte 1)

29 Marzo 2020 gian-sarl 5 min read

Gli indizi nel Principe Mezzosangue di cui non ti sei mai accorto (parte 1)

29 Marzo 2020 Newt 5 min read

Finiamo la nostra serie di articoli in cui esploriamo i primi sei libri alla ricerca delle frasi che solo più avanti acquisiscono il loro vero significato. Dopo aver trovato gli indizi nel primo, nel secondo, nel terzo, nel quarto e nel quinto libro, ora è il turno del Principe Mezzosangue.

Almeno 16 frasi del sesto libro, infatti, hanno un significato che verrà chiarito solo nel settimo, ora vediamo le prime 8.

1) Piton e Codaliscia

«Siamo… siamo soli, vero?» chiese piano Narcissa.

«Sì, naturalmente. Be’, c’è Codaliscia, ma la feccia non conta, no?»

Puntò la bacchetta contro la parete di libri alle proprie spalle e con un’esplosione una porta segreta si spalancò, rivelando una stretta scala sulla quale stava un ometto, immobile.

«Come avrai capito, Codaliscia, abbiamo ospiti» disse Piton pigramente.

Capitolo 2

Perché Piton dà della “feccia” a Codaliscia? Certo, non era il più rispettato dei Mangiamorte, ma non dimentichiamo che è stato lui a rivelare la posizione dei Potter a Voldemort. Ciò ne fa uno dei responsabili principali della morte di Lily. Dunque non c’è da stupirsi che nutra disprezzo verso di lui.


2) I “silenzi” di Piton

«Il Voto Infrangibile?» L’espressione di Piton era vuota, indecifrabile. […] Ci fu un attimo di silenzio.

Bellatrix li guardava, la bacchetta sopra le loro mani intrecciate, gli «Lo voglio» disse Piton.

Capitolo 2

Come al solito, il Principe Mezzosangue non riesce a far trasparire nulla delle sue emozioni, neanche quando sta per affrontare l’ultima fase, la più complicata, della sua missione. L’attimo di silenzio è comprensibile vista la portata di quella decisione, che farà in modo che Voldemort si fidi ciecamente del Professore di Pozioni.


3) La Pietra della Resurrezione

Harry notò sulla mano intatta un anello che non gli aveva mai visto: era grande, grossolanamente modellato in quello che sembrava oro, e recava incastonata una pesante pietra nera che si era spezzata al centro.

Capitolo 4

Compare per la prima volta questa strana pietra nera. Solo nell’ultimo libro scopriamo che si tratta della Pietra della Resurrezione, spezzata perché Silente aveva estratto un frammento dell’anima di Voldemort dall’anello, senza però modificarne la funzione.


4) R.A.B.

E con gran dispiacere della signora Weasley, i festeggiamenti per il sedicesimo compleanno di Harry furono funestati dagli spaventosi eventi comunicati da Remus Lupin, scarno e cupo, con i capelli castani abbondantemente striati di grigio e gli abiti più strappati e rattoppati che mai.

«I Dissennatori hanno attaccato ancora» annunciò, mentre la signora Weasley gli passava una grossa fetta di torta. «Ed è stato scoperto il corpo di Igor Karkaroff in una capanna, su a nord. Ci avevano messo il Marchio Nero… Be’, francamente mi stupisco che Karkaroff sia rimasto in vita per un anno intero dopo aver abbandonato i Mangiamorte. Mi ncordo che il fratello di Sirius, Regulus, ha resistito solo qualche giorno».

Capitolo 6

Il mistero finale del sesto libro riguarda l’identità di R.A.B., colui che ha sostituito il Medaglione di Serpeverde con un falso tradendo Voldemort e i Mangiamorte. Qui Lupin ci ha dato un indizio fondamentale, anche se fino a questo punto possiamo conoscere solo le iniziali R. di Regulus e B. di Black.


5) Il simbolo dei Doni della Morte sulla Pietra

«Giusto!» ruggì Gaunt. Per un attimo, Harry pensò che stesse facendo un gesto osceno con la mano, ma poi si accorse che stava mostrando a Ogden il brutto anello con la pietra nera che portava al medio, e lo agitava davanti agli occhi di Ogden. «Lo vedi questo? Lo vedi questo? Lo sai cos’è? Lo sai da dove viene? Sono secoli che è in famiglia, ecco quanto passato abbiamo, e siamo sempre stati Purosangue! Lo sai quanto mi hanno offerto per questo, col blasone dei Peverell inciso sulla pietra?»

Capitolo 10

Sappiamo bene che la Pietra della Resurrezione reca il simbolo dei Doni della Morte su di essa. Ma ci eravamo accorti che questo particolare era già stato rivelato nel Principe Mezzosangue? Il blasone dei Peverell non è altro che il simbolo dei tre Doni, essendo i fratelli Peverell i protagonisti della storia dei Tre Fratelli. Oltre a questo, sono stati menzionati per la prima volta gli antenati comuni di Harry e di Voldemort (sì, i due rivali sono parenti alla lontana). In ogni caso, questo dettaglio è stato aggiunto correttamente nel sesto film, uscito due anni dopo rispetto al settimo libro.


6) La mano di Silente

«Ma non è… signore, non è lo stesso anello che Orvoloson Gaunt mostrò a Ogden?»

Silente chinò il capo.

«Lo stesso».

«Ma com’è…? L’ha sempre avuto lei?».

«No, l’ho acquisito da poco» rispose Silente, «Qualche giorno prima di venire a prenderti dai tuoi zii, in effetti».

«Ossia più o meno quando si è ferito la mano, allora, signore?»

«Più o meno, sì, Harry».

Harry esitò. Silente sorrideva. «Signore, come di preciso…?».

«Troppo tardi, Harry! Sentirai questa storia un’altra volta. Buonanotte».

Capitolo 10

Uno dei misteri del Principe Mezzosangue che vengono chiariti solo nell’ultimo libro riguarda la mano annerita di Silente. Persino Harry aveva ipotizzato un collegamento con l’anello dei Gaunt, come infatti verrà confermato. Silente, dopo aver toccato quell’anello, sapeva già di dover morire e accetta di farlo per mano di Piton.


7) Piton e Malfoy

Ci fu una pausa e poi Piton mormorò: «Ah… Zia Bellatrix ti insegna Occlumanzia, vedo. Quali pensieri stai cercando di nascondere al tuo signore, Draco?»

Capitolo 16

Questa conversazione tra Piton e Malfoy, che avviene durante la festa di Natale di Lumacorno, dà fondamento ai sospetti di Harry riguardo al fatto che ci sia Draco dietro al quasi assassinio di Katie Bell. Ma soffermiamoci un attimo su Piton. Non solo Severus offre aiuto al giovane Draco e chiede di conoscere i suoi piani, ma addirittura pretende di venirne a conoscenza, ricorrendo persino alla Legilimanzia.

Ovviamente, intende avvertire Silente su quanto sta accadendo, ma forse teme anche che Draco possa “strafare” e mettere in pericolo altre persone nella scuola, compreso Harry, cosa che Piton non vorrebbe che accadesse. Infatti, poco dopo il Principe tornerà alla festa con “espressione indecifrabile“.


8) Il litigio tra Silente e Piton

«Allora… ho solo sentito Piton che diceva che Silente dà tutto per scontato e che forse lui – Piton – non voleva farlo più…».

«Fare cosa?»

«Non lo so, Harry, era come se Piton era un po’ stressato dal lavoro, ecco… comunque Silente ci ha detto chiaro e tondo che aveva accettato di farlo e basta. È stato molto deciso. E poi ha detto qualcosa di Piton che doveva fare delle indagini nella sua casa, Serpeverde. »

Capitolo 19

Hagrid ascolta questa conversazione tra Silente e Piton al limitare della Foresta Proibita e la riferisce al Trio. Nei Doni della Morte, tra i ricordi del Principe, apprendiamo che Piton si lamentava del troppo tempo che Silente passava con Harry e temeva di non avere la sua piena fiducia, dato che Silente non gli rivelava alcuni dei particolari che invece svelava a Harry. Poco dopo, tornati i due nell’ufficio di Silente, avviene l’iconica scena del Patronus di Piton (dopo tutto questo tempo?) che conferma, una volta per tutte, la reciproca fiducia tra i due, che va al di là di ogni Legilimanzia, dato che Piton gli ha appena rivelato lo strato più profondo della sua mente.


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