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ES vs Ordine della Fenice: qual è l’esercito migliore?

25 Febbraio 2021 ridh-faro 5 min read

ES vs Ordine della Fenice: qual è l’esercito migliore?

25 Febbraio 2021 Remus 5 min read

Se Harry Potter ha il merito di aver sconfitto il temibile Lord Voldemort, la Seconda Guerra Magica è stata teatro di uno scontro ben più ampio. Per la vittoria dei buoni è stata decisiva la cooperazione di due grandi forze che, unite, hanno decretato la sconfitta dei Mangiamorte. Ma quale, tra queste due, è effettivamente responsabile della caduta del Lato Oscuro?

Seppur nati con lo stesso obiettivo, vale a dire combattere le forze oscure, Esercito di Silente e Ordine della Fenice sono molto diversi, con pregi e difetti da entrambe le parti. Cerchiamo in questo articolo di stabilire quale schieramento prevarrebbe sull’altro in un ipotetico scontro.

Cosa rende potente un esercito?

A primo impatto ci verrebbe naturale pensare che l’Ordine della Fenice sia nettamente superiore, essendo formato da maghi molto più potenti ed esperti (oltre a Silente ne fanno parte anche diversi Auror). Ma è veramente questo che rende un esercito migliore di un altro?

La risposta è “ni”. Sicuramente, è meglio avere personaggi del genere come alleati piuttosto che come nemici, ma in una squadra è fondamentale avere la giusta alchimia, e all’interno dell’Ordine vi sono numerosi screzi. Basti pensare all’eterna rivalità tra Sirius e Piton o alle liti tra la signora Weasley e Mundungus Fletcher.

L’importanza di essere squadra

Prendiamo come esempio la finale di Coppa del Mondo di Quidditch del 1994. Nessun giocatore irlandese era paragonabile al grande Viktor Krum, eppure, facendo gioco di squadra, l’Irlanda vinse la partita.

Da questo punto di vista, facendo una piccola anticipazione, possiamo affermare che l’Esercito di Silente parta avvantaggiato.

Un mago per ogni contesto

Un altro indice utile a misurare la forza di un esercito è la versatilità dei maghi al suo interno. A cosa servirebbe infatti disporre dei migliori elementi del mondo magico se poi non si ha un Mundungus che faccia il lavoro sporco o un Hagrid che possa trattare con i Giganti?

Stabiliti i criteri in base ai quali possiamo classificare i due eserciti, analizziamo più nello specifico le due fazioni (per convenzione prenderemo in considerazione il Secondo Ordine della Fenice, non conoscendo le skills di alcuni dei componenti originari).

Harry e Silente, i leader dei due eserciti
Harry e Silente sono i leader dei due eserciti

Ordine della Fenice

Guidato da nientepopodimeno che Albus Silente in persona, l’Ordine della Fenice può contare su una potenza di fuoco invidiabile. Severus Piton, Kingsley Shacklebolt, Sirius Black, sono solo alcuni dei nomi grossi che ne fanno parte, tanto che sarebbe irrazionale pensare che l’ES possa giocarsela “in campo aperto”.

La forza dell’esperienza

 Ma il vero punto di forza dell’Ordine è l’esperienza. Già una volta, infatti, i suoi componenti hanno provato sulla propria pelle che cosa significhi essere in Guerra contro Lord Voldemort e i Mangiamorte: è lecito pensare che i superstiti ne siano usciti più forti.

Grazie a questa componente, l’Ordine è in grado di prendere decisioni più sagge e di elaborare piani migliori dal punto di vista strategico.

Mancanza di legami

“Eravamo schiacciati venti a uno dai Mangiamorte, ci venivano a cercare uno alla volta”

Remus Lupin, Harry Potter e l’Ordine della Fenice, cap. IX

Questa frase di Lupin, seppur chiaramente riferita alla superiorità numerica dei Mangiamorte durante la Prima Guerra Magica, pone l’accento su un’altra importante questione, questa volta negativa: isolare i membri dell’Ordine è molto facile.

In effetti, la vita al numero 12 di Grimmauld Place non è mai stata tutta rose e fiori. I maghi che hanno scelto di far parte dell’Ordine sono accomunati dalla volontà di porre fine all’incubo chiamato Voldemort, ma in altri tempi difficilmente si sarebbero ritrovati al pub per una Burrobirra in compagnia.

Esempio emblematico di questa situazione è lo sgarbo che Kreacher fece a Sirius mentendo a Harry circa la sua presenza (di Sirius, ndr) a Grimmauld Place. É vero, l’elfo domestico non era un membro dell’Ordine a tutti gli effetti, ma il suo tradimento è frutto dello scarso affetto che c’era nei suoi confronti.

Silente affronta Voldemort
Silente fondò l’Ordine per combattere il Lato Oscuro

Esercito di Silente

L’altro schieramento del nostro ipotetico campo di battaglia è l’Esercito di Silente: ventotto giovani maghi privi di esperienza ma decisamente senza paura.

Sebbene ispirata dalle abilità e dal coraggio di Harry, la vera mente dell’organizzazione è Hermione, che per acume e intelligenza non ha nulla da invidiare ai migliori maghi dell’Ordine.

La sfrontatezza dei giovani: pro e contro

Anche in questo caso, però, il valore aggiunto dell’ES è un altro, ovvero la sfrontatezza tipica della fase adolescenziale.

Questa virtù, che si tramuta facilmente in coraggio, ha permesso loro di uscire indenni dalla Battaglia del Ministero e di resistere alle violenze dei Carrow durante il settimo anno (privi, tra l’altro, della leadership del Golden Trio).

Se da una parte questo loro coraggio li rende temibili, dall’altra può portare a prendere decisioni poco sagge. É stato, ad esempio, fin troppo facile per i Mangiamorte attirare Harry e i suoi amici al Ministero.

 In effetti alla razionalità di Hermione (ancora una volta l’unica ad intuire che potesse essere una trappola) spesso prevale l’istinto di Harry; ma errori del genere, che l’Ordine non commetterebbe, possono risultare fatali.

Esercito di Silente
Esercito di Silente

Lo scontro finale

Durante la saga li abbiamo visti combattere fianco a fianco contro il Lato Oscuro, ma è giunto il momento di decretare quale sia l’esercito più forte. Per farlo, prendiamo in considerazione i tre criteri che abbiamo stabilito a inizio articolo: potenza, alchimia del gruppo e versatilità dei maghi.

Per quanto riguarda il primo fattore, si può affermare che l’Ordine sia di molto superiore, ma la parità verrebbe subito ristabilita dall’ES grazie allo spirito di squadra (clicca qui per saperne di più).

Ago della bilancia sarebbe dunque la capacità di un esercito di avere diversi tipi di cartucce a disposizione, e ancora una volta l’Ordine è in vantaggio: oltre ai già citati Hagrid e Mundungus, può contare su una grande varietà di maghi e non (già ci immaginiamo la signora Figg brandire la sua borsetta colma di scatolette per gatti).

In conclusione, l’Ordine della Fenice è sicuramente un esercito più completo, ma l’esito dell’eventuale battaglia non è sicuramente scontato. Come emerge dai nostri ragionamenti, infatti, l’Esercito di Silente dispone di un’arma che l’Ordine non ha.

“Quale?”  Vi starete chiedendo. Ebbene, prima che un esercito, l’ES è un gruppo di amici, uno di quelli che nascono all’interno delle mura scolastiche e durano per la vita. Sebbene anche all’interno dell’Ordine non manchino i legami affettivi, questi hanno carattere perlopiù eccezionale, essendo un’organizzazione “professionale”. In uno scontro, questo può fare tutta la differenza del mondo.

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