Conosciamo molto bene come si è combattuta la Seconda Guerra dei Maghi, visto che si svolge tra le pagine degli ultimi tre libri della serie. Ora invece approfondiamo la Prima Guerra, finita quando Voldemort non è riuscito ad ammazzare Harry, e ricordiamo chi sono stati gli eroi di quella guerra, che hanno combattuto strenuamente contro i primi Mangiamorte, e che per la maggior parte hanno fatto parte dell’Ordine della Fenice originario.
Vedremo anche come questi eventi hanno lasciato strascichi sui sopravvissuti alla guerra.
Il preludio alla guerra e le prime vittime di Tom Riddle
L’inizio ufficiale della guerra viene fatto risalire al 1970, ma già negli anni Quaranta si respirava un certo clima di tensione, con i primi omicidi commessi da Tom Riddle e con la prima schiera di Mangiamorte che si univa a lui. La prima vera vittima fu Mirtilla Malcontenta, ma Tom fu abile nel riuscire ad accusare Rubeus Hagrid dell’accaduto. Pochi mesi dopo fu la volta del padre, Tom Riddle Senior, e così facendo il giovane Tom eliminò la sua discendenza babbana iniziando di fatto la sua trasformazione in Lord Voldemort. A quell’epoca, Albus Silente era già cosciente della sua pericolosità. Dopo aver sconfitto Grindelwald nel 1945, Silente individuò in Riddle la più pericolosa minaccia incombente sul mondo magico. Fu lui, d’accordo con il preside Dippet, ad impedirgli di insegnare Difesa Contro le Arti Oscure. Riteneva infatti che Tom potesse portare sulla sua strada i giovanissimi maghi. Intanto, Riddle continuava a lavorare sotto traccia, creando di volta in volta i suoi Horcrux che lo avrebbero reso, nelle sue idee, immortale.
L’inizio della guerra e la formazione del primo Ordine della Fenice
A dare inizio alla guerra vera e propria fu Riddle in persona, che nel 1970 si autoproclamò Signore Oscuro, instaurando un regime di terrore in tutta la Gran Bretagna, dove divenne noto con il nome di Lord Voldemort. Come risposta, Albus Silente, il suo nemico di sempre ma anche l’uomo che gli aveva donato un’educazione, fondò un’associazione nota come Ordine della Fenice. Nell’Ordine originario erano presenti maghi e streghe addestrati per combattere i Mangiamorte. La maggior parte di essi tornò a combattere per la Seconda Guerra dei Maghi al fianco di Harry Potter, ma questa è un’altra storia. Nel primo Ordine, quello originario, c’erano anche guerrieri che non ce l’hanno fatta e sono morti da eroi.
I Bones: una famiglia distrutta
Susan Bones di Tassorosso non ci ha pensato due volte a unirsi all’esercito di Silente al momento della sua formazione. Il motivo principale è che la sua famiglia è stata forse la più colpita in assoluto dagli attacchi di Voldemort durante la Prima Guerra dei Maghi. Susan ha infatti perso i nonni, lo zio Edgar e la moglie e i figli di quest’ultimo.
Fabian e Gideon Prewett: l’eroismo dei fratelli di Molly
Una storia soltanto accennata nei libri è quella dei fratelli di Molly Weasley, Fabian e Gideon Prewett. Questi due membri dell’Ordine della Fenice morirono durante la Prima Guerra dei Maghi dopo aver combattuto valorosamente contro un gruppo di cinque Mangiamorte guidato dallo spietato Antonin Dolohov (di cui raccontiamo la storia in quest’articolo). Il senso di protezione, a volte eccessivo, di Molly nei confronti della sua famiglia deriva probabilmente proprio da questo episodio, dato che aveva già subito questo grave lutto. Nei Doni della Morte, la signora Weasley regala a Harry l’orologio appartenuto a Fabian, ribadendo ancora una volta come Harry faceva parte, di fatto, della sua famiglia. Una teoria piuttosto accreditata vuole che Fabian e Gideon fossero gemelli, e che i nomi di Fred e George siano stati scelti per avere le loro stesse iniziali F e G.
Frank e Alice Paciock: resistere fino alla pazzia
I genitori di Neville non finiscono nell’elenco delle vittime visto che, come dice Moody (Sirius nella versione cinematografica), hanno subito una sorte peggiore della morte. L’attacco, inoltre, è avvenuto dopo la fine della Prima Guerra dei Maghi. Eppure è doveroso citarli per aver subito le torture da parte dei tre Lestrange e di Bartemius Crouch Jr., nel tentativo di estorcere loro informazioni sulla posizione di Voldemort. Inoltre avevano già affrontato il Signore Oscuro in precedenza per tre volte ed erano sopravvissuti, dato che il loro figlio Neville era un possibile destinatario della profezia. L’incontro non intenzionale con i suoi amici al San Mungo, insieme alla fuga di Bellatrix e compagni da Azkaban, rappresentano il vero turning point nella storia di Neville. Da lì in poi diventerà un ragazzo responsabile e proverà ad evitare che altri innocenti subiscano la stessa sorte dei genitori. Nella battaglia finale dimostrerà di essere il degno figlio di Frank e Alice.
Regulus Black, il Mangiamorte che scoprì un Horcrux
Ora veniamo alla storia di questo Serpeverde decisamente “atipico”. Si era unito per un breve tempo ai Mangiamorte (forse la cugina Bellatrix ha influito tanto su questa scelta). Poi però ha tradito Voldemort quando questi ha tentato di uccidere il suo elfo Kreacher per testare gli incantesimi di difesa posti a guardia del Medaglione di Serpeverde. Così facendo, e ricordando alcune frasi pronunciate dal Signore Oscuro, ha scoperto anche il segreto del Medaglione, divenendo l’unico Mangiamorte a conoscenza degli Horcrux. Fu poi ucciso poche settimane dopo il tradimento. Se volete approfondire la sua storia, leggete quest’articolo.
Gli altri protagonisti della guerra
Grazie a ciò che racconta Alastor Moody con in mano la foto dell’Ordine della Fenice originario, conosciamo altri particolari raccapriccianti su altre quattro vittime. Benjy Fenwick fu fatto letteralmente a pezzi dai Mangiamorte, Caradoc Dearborn scomparve nel nulla e Dorcas Meadowes fu uccisa da Voldemort in persona. C’è poi Marlene McKinnon, parte di un’altra famiglia “distrutta” alla pari dei Bones e dei Prewett, stando alle parole di Hagrid. I fan hanno speculato su una sua possibile relazione amorosa con Sirius.
Parlando dei sopravvissuti, bisogna menzionare Albus Silente e suo fratello Aberforth, lo stesso Moody, Dedalus Lux (che poi sarà incaricato di vegliare sul piccolo Harry), Hagrid e anche Bartemius Crouch Sr., che non faceva parte dell’Ordine ma incastrò vari Mangiamorte, tra cui Igor Karkaroff, che a sua volta rivelò i nomi di alcuni suoi compagni.
C’erano poi le nuove leve, ragazzi di circa vent’anni che hanno dato il loro contributo: parliamo dei Malandrini (almeno fino al tradimento di uno di loro) e di Lily Evans. Lei e il marito James hanno affrontato tre volte Voldemort, al pari dei Paciock, ma sui Potter ci torniamo tra poco. Una menzione va fatta anche per Severus Piton. Ha senz’altro agito per interessi personali, ma ha cercato di proteggere Lily. Paradossalmente, però, proprio la sua rivelazione a Voldemort di parte della profezia porterà all’assassinio dei Potter e al suo rimpianto infinito.
Harry Potter, eroe per caso
Dopo gli infiniti sforzi compiuti da questi maghi esperti nel combattimento, a sconfiggere Voldemort, anche se non definitivamente, è stato un eroe inaspettato, un bambino di un anno di nome Harry Potter. Tutto questo grazie a un incantesimo compiuto da Lily, spinta dalla forza dell’amore materno, che si è rivelato il più potente di tutta la saga. Diciassette anni dopo, Harry si dimostrerà all’altezza della sua fama, sconfiggendo definitivamente il Signore Oscuro, ma questa è un’altra storia. Harry non sapeva neanche cosa stava succedendo quella notte di Halloween del 1981, quando tutto il Mondo Magico è cambiato.
È dunque giusto rendere omaggio ai veri eroi di quella guerra, anche se il simbolo della vittoria, per tutto il Mondo Magico, sarà sempre Harry Potter, il bambino che è sopravvissuto, tanto che la McGranitt proponeva di istituire la festa di Harry Potter e diceva che tutti i bambini del mondo avrebbero conosciuto il suo nome. Su quest’ultimo punto, però, è difficile darle torto!