I libri di Harry Potter sono disseminati di enigmi che avrebbero messo chiunque a dura prova. Chiunque a parte Hermione!
Se fossimo stati a Hogwarts insieme a Harry, ci piace pensare che saremmo stati i suoi migliori amici e avremmo avuto un qualche ruolo nelle sue tante e svariate avventure nel periodo a Scuola. Ma, soprattutto, avremmo avuto la possibilità di confrontarci con l’incredibile intelligenza di Hermione e le sue straordinarie abilità di problem-solving, che sono state la chiave della sopravvivenza di Harry in tantissime occasioni.
La storia non sarebbe stata la stessa se Harry non avesse fatto amicizia con Ron e Hermione. Si può dire con sicurezza che si siano migliorati a vicenda e che la loro amicizia abbia influito sul loro percorso. Quando mai Hermione, altrimenti, sarebbe stata tanto temeraria da rompere qualche regola? Ma lei è stata sempre più che essenziale in ciò che Harry si trovava ad affrontare. Il Wizarding World ci viene in aiuto nell’elencare le volte in cui, senza Hermione, staremmo ancora a ragionare su come uscire dai pasticci.
Enigmi della Pietra Filosofale: l’indovinello di Piton
Hermione ci ha fatto subito rendere conto di quanto sia in gamba di fronte al pericolo e di quanto fosse brava a risolvere enigmi. Ad esempio, quando lei e Harry si trovarono a dover affrontare l’indovinello di Piton. Di fronte a sette bottigliette contenenti una quantità di pozioni, incluso veleno, sorrise e disse: “Ci sono tanti grandi maghi che non hanno un briciolo di logica, loro sì che resterebbero bloccati qui in eterno!”. L’indovinello in questione era questo:
Davanti a voi è il pericolo, dietro la sicurezza
Harry Potter e la Pietra Filosofale, capitolo 16: “La botola”
Due tra di noi vi aiutano, usate la destrezza
Una sola, di sette, vi lascerà avanzare
Se un’altra ne berrete, vi farebbe arretrare
Due son piene soltanto di nettare d’ortica
Tre, assassine, s’apprestano alla loro fatica.
Scegliete o resterete per sempre tra i supplizi.
Per aiutarvi a scegliere, vi diamo quattro indizi:
Primo, seppur subdolamente il velen non si svela,
Il vino delle ortiche alla sinistra cela;
Secondo, differenti sono quelle agli estremi
Ma per andare avanti rimangono problemi;
Terzo, come vedete, non ve n’è una uguale
Sol di nana e gigante il vin non è letale;
Quarto, la seconda a dritta e la seconda a sinistra
Sono gemelle al gusto, ma diverse alla vista.
Le ci vollero pochi minuti per capire quali fossero le due che li avrebbero aiutati. Questa fu una delle nostre prime volte come testimoni dell’abilità di Hermione di pensare lucidamente e in fretta sotto pressione. Inutile a dirlo, noi avremmo sicuramente preso la pozione sbagliata e saremmo morti.
Il mistero del Basilisco
Hermione non ha mai gettato la spugna di fronte agli enigmi ed è riuscita a risolvere il mistero del Basilisco solo al suo secondo anno.
Quando Hermione si rese conto per la prima volta che si trovava nelle tubazioni, Harry e Ron avevano esattamente gli stessi indizi. Sapevano che Harry era rettilofono, avevano scoperto che Hagrid era stato accusato di aver aperto la Camera dei Segreti, sapevano che era successo perché Hagrid stava allevando un enorme mostro peloso. Ancora, quando Harry sentì nuovamente le parole sibilate del Basilisco, né lui né Ron riuscirono a mettere insieme i pezzi. Per di più, c’è il fatto che il rumore veniva dalle pareti. Hermione riuscì ad intuirlo, anche se rimase pietrificata mentre andava a riferirlo a Harry e Ron. Grazie al Cielo, aveva l’abitudine di scrivere degli appunti!
L’identità di Lupin
Ad essere onesti, Piton aveva deliberatamente sparso indizi per gli studenti di Hogwarts, sperando che l’inaspettato compito sui lupi mannari li portasse a scoprire che il loro insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure ne era uno. Come volevasi dimostrare, Hermione fu l’unica della classe a ricevere il messaggio.
A pensarci bene, era ovvio, con le assenze regolari e la sua paura della Luna dimostrata dal suo Molliccio. Ma, di nuovo, Hermione fu l’unica a capire che la ”sfera argentea” fosse, di fatto, la Luna. Harry suppose che fosse una palla di cristallo, cosa che mise solo vagamente in discussione. Hermione, d’altro canto, si interrogava scrupolosamente su tutto, motivo per il quale, probabilmente, arrivava alle risposte degli enigmi prima di chiunque altro.
Rita Skeeter: enigmi da Animagus
A proposito delle imprese di Hermione, fu anche l’unica (apparentemente) a controllare la lista del Ministero degli Animagus registrati come parte di un qualche compito assegnato dalla Professoressa McGranitt. Harry potrà anche essersi meravigliato di tutto questo impegno, ma senza quella ricerca è possibile che Hermione non sarebbe stata in grado di risolvere un altro tra gli enigmi che ronzava loro intorno durante il quarto anno: Rita Skeeter.
Ancora una volta, la scoperta da parte di Hermione del segreto di Rita avvenne in seguito a parecchi mesi di osservazione. Sbalordita dalla pubblicazione di conversazioni che era all’apparenza impossibile avesse potuto origliare, fu il superficiale commento di Harry su cimici magiche che portò Hermione ad identificare Rita come un Animagus non registrato. Uno scarabeo, per l’esattezza. Letteralmente una cimice magica!
Un Mezzo Prince
Harry potrà anche aver scartato l’ipotesi di Hermione che il Principe Mezzosangue fosse una donna o che potesse avere Prince come cognome. Ma, anche se non aveva completamente ragione, Harry avrebbe dovuto sapere che non è mai saggio ignorare una sua idea. Eppure, quando gli mostrò un trafiletto su una certa Eileen Prince, le rise in faccia alla supposizione che lei potesse essere il Principe Mezzosangue.
Ma, come sappiamo, Eileen era la madre di Piton, una strega che aveva sposato un Babbano. Da qui, il nome che Piton scelse per sé: il Principe Mezzosangue. Così, come dice lei stessa, Hermione aveva “quasi” ragione! Praticamente imbattibile a risolvere enigmi!
L’eredità di Albus Silente
All’inizio, le cose che lasciò Silente furono dei veri enigmi esse stesse. A che cosa mai potevano servire un Deluminatore, un Boccino d’oro ed un libro di Fiabe del mondo magico nella ricerca degli Horcrux? La Spada di Grifondoro era ancora più enigmatica, visto che Harry non poteva fisicamente averla.
Allo stesso tempo, Hermione si era preparata per andare alla ricerca degli Horcrux mettendo in borsetta un gran numero di libri. Studiandoli, disse a Ron e Harry che l’unico modo per distruggere un Horcrux era utilizzare un qualcosa di “talmente distruttivo che l’Horcrux non avrebbe potuto ripararsi da solo”. Qualcosa come il veleno di Basilisco.
Di nuovo, Hermione immagazzinò queste informazioni e nel momento in cui sentì che la spada nell’ufficio di Piton era un falso, lei e Harry capirono che c’era qualcosa sotto. Quando Phineas Nigellus disse loro che Silente aveva usato la Spada per distruggere l’Anello, lo seppero con certezza:
“La spada può distruggere gli Horcrux! Le lame forgiate dai folletti assorbono solo ciò che le fortifica… Harry, quella spada è impregnata di veleno di Basilisco!”
Harry Potter e i Doni della Morte, capitolo 15: “La vendetta del folletto”
Per concludere, ci saranno sicuramente cose più importanti di libri e astuzia, ma se c’è una cosa che Hermione ci ha insegnato è a non sottovalutare nessuno dei due!