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Aula di Pozioni: il Veritaserum

29 Dicembre 2022 greg-past 7 min read

Aula di Pozioni: il Veritaserum

29 Dicembre 2022 Ignotus 7 min read

Veritaserum: tre gocce di questo e Tu-sai-chi in persona rivelerebbe i suoi segreti più oscuri.” Quali parole migliori per presentare la prossima pozione protagonista dell’Aula di Pozioni di Eate se non quelle di Severus Piton. Oggi parliamo di un potentissimo siero della verità a cui, secondo Piton, neanche Lord Voldemort può resistere. Ma è davvero così potente il Veritaserum?

Il nome della pozione è deriva dal latino e significa siero della verità. Il Veritaserum è una pozione che costringe chi la beve a dire sempre e solo la verità per tutta la durata del suo effetto. Il Ministero della Magia impone importante e rigide restrizioni sull’uso di questo siero e ne proibisce la produzione.

L’uso del Veritaserum è stato protagonista di alcuni eventi della saga come la confessione di Barty Crouch Jr, gli interrogatori della Umbridge e i racconti di Bathilda Bath sulla vita di Silente a Rita Skeeter.

La ricetta per la verità

Il Veritaserum è una pozione complessa che richiede una lunga preparazione: sono necessari dai 27 ai 28 giorni per l’ottenimento. A preparazione finita, il liquido della pozione deve essere uguale a della semplice acqua e non emanare alcun odore, non suscitare alcun sapore né mostrare colore. Questa peculiare somiglianza con l’acqua lo rende perfetto per essere aggiunto a bevande senza destare alcun sospetto.

A noi babbani non sono noti gli ingredienti di questo potentissimo siero della verità. Nel libro Harry Potter e il Principe Mezzosangue il professor Lumacorno spiega che il Veritaserum potrebbe essere materia d’esame per i M.A.G.O. L’autrice J. K. Rowling non si è mai espressa per approfondire gli ingredienti di questo intruglio magico lasciandolo avvolto in una fitta nebbia di mistero. Tuttavia i fan di Harry Potter hanno azzardato la messa a punto di un’ipotetica ricetta con la lista dei probabili ingredienti. Questa ricetta è condivisa dalle molte pagine tematiche che occupano internet, ma non è mai stata ufficializzata e rimane un’ipotesi da fanclub.


I giusti ingredienti

Nei precedenti articoli di Aula di Pozioni abbiamo potuto vedere come ogni ingrediente sia perfettamente contestualizzato e coerente con gli effetti della pozione per cui sono necessari. Se ti sei perso gli ultimi approfondimenti e curiosità sulle pozioni puoi recuperarne alcuni qui: Distillato di Morte Vivente, Pozione Polisucco, Amortentia.

La Rowling è stata molto ingegnosa nel progettare le pozioni dimostrando di avere una buona conoscenza in svariate materie come le scienze naturali, la chimica e la storia. La ricetta del Veritaserum che si trova sul web non possiede la stessa cura dei dettagli delle ricette ufficiali, ma si rifà a ingredienti citati nella saga e menzionati per la preparazione di altre pozioni. La ricetta non ufficiale recita: sciroppo di elleboro, sangue di salamandra, mandragola, zanne di serpente, asfodelo, artemisia.


Proteggere la verità

Quanto detto finora conferisce al Veritaserum un aura di infallibilità e di esagerata affidabilità. In verità, questa pozione può essere elusa in modi diversi e soffre di grossi difetti legati all’idea stessa di verità. Il primo segnale della fallibilità del Veritaserum è l’uso sporadico che i maghi ne fanno e hanno i loro buoni motivi.

Per un mago abbastanza preparato non è difficile preparare un antidoto al siero che annullerebbe tutti gli effetti. Un’altra difesa efficace al Veritaserum è l’Occlumanzia. Un mago esperto nella chiusura della mente potrebbe eludere gli effetti del siero e sfruttare la situazione a suo vantaggio. Un ultima risorsa per chi si trova costretto a bere del Veritaserum è la trasfigurazione: la vittima potrebbe trasfigurare la pozione stessa o la gola in modo da non ingerire il liquido. Queste strategie di difesa sono state affermate dalla Rowling in persona.

Succo di zucca corretto

Ecco quindi che l’aspetto della pozione diventa fondamentale per il suo impiego. Per evitare qualsiasi contrattacco da parte di colui che dovrebbe bere, il somministratore deve necessariamente sfruttare la sua somiglianza con l’acqua. Il Veritaserum deve essere impiegato di soppiatto, versandolo di nascosto in altre bevande che non verrebbero alterate nel gusto, nel colore e nell’odore. L’ignaro bevitore subirebbe quindi un effetto sorpresa che gli impedirebbe di prendere provvedimenti immediati e lo lascerebbe in balia di una impossibilità di mentire.

Piton minaccia Harry con il Veritaserum per avere la verità sui furti nella dispensa

La verità sfugge agli impudenti

Questi punti deboli hanno costretto il Ministero a non accettare confessioni sotto l’effetto di Veritaserum. Quindi il professor Piton ha esagerato? Più o meno. Lord Voldemort è un mago potente e coglierlo di sorpresa sarebbe un’impresa suicida, ma nel remoto caso in cui ci si riuscisse a somministrargli del Veritaserum, allora potremmo vedere gli effetti descritti da Piton.

Inoltre va specificato che gli effetti di questo siero si limitano a costringere il bevitore a dire la verità, non mettono fuori combattimento, non intaccano il fisico e la mente. Quindi prima di tentare di scoprire i segreti del Signore Oscuro ci penserei due volte.


Veritaserum babbani

Il Veritaserum resta comunque una pozione potente e molto utile se si sa come usarla. In fondo chi non vorrebbe versare tre gocce di Veritaserum nel caffè di almeno una persona che si conosce per poter carpire tutti i suoi segreti? Beh, forse non tutti, ma per quei pochi ambiziosi è bene sapere che anche noi babbani abbiamo i nostri sieri della verità. Prima che iniziate una frenetica ricerca su qualche e-commerce, sappiate che tali sieri non sono facilmente reperibili, sono molto pericolosi e, in alcuni casi, anche illegali.

Tutto comincia con il famoso detto latino “In vino veritas.” Questa celebre frase mette in risalto le capacità dell’alcol di allentare i freni inibitori degli individui. In fin dei conti il meccanismo che sta alla base di un siero della verità è abbastanza semplice: alcune sostanze interagiscono con determinati neurotrasmettitori aumentandone o diminuendo e l’attività. Ovviamente questi sono processi molto complessi e che ancora oggi sono studiati dalle neuroscienze.

L'etanolo è considerato uno dei più antichi sieri della verità

I barbiturici: il prezzo della verità

L’alcol non è l’unica sostanza che interferisce con l’attività di alcuni neurotrasmettitori. Il progredire della scienza e della farmaceutica, nel corso di anni di storia ha dato alla luce alcuni farmaci che acuiscono di molto alcuni effetti dell’alcol legati alla predisposizione a dire la verità. Tra i primi sieri della verità realizzati vi è l’Amytal. Questo barbiturico, sintetizzato nel 1923, induce un forte stato di rilassamento che rende il processo di mentire molto faticoso per il cervello.

Coloro ai quali veniva somministrato cadevano in uno stato di quasi incoscienza il che rendeva difficile la comunicazione. Inoltre i pazienti risultavano molto suggestionabili e ciò, come vedremo più avanti, faceva tutta la differenza tra verità e menzogna. Più tardi venne messo a punto il Pentothal (nome commerciale del Tiopentale) con l’intenzione di creare un ottimo antidolorifico. Si osservò che, in dosi modeste, il Pentothal innescava lo stesso stato di rilassatezza dell’Amytal, ma senza l’eccessivo abbattimento.

Due sieri della verità: Amytal e Pentothal

I sieri della verità

Nel mondo babbano questi sieri della verità sono regolamentate in modo molto diversi: in America sono stati ritenuti legalmente affidabili per lungo tempo prima di cessarne del tutto l’uso in interrogatori e in tribunali. L’Italia invece ripudia l’uso di questi sieri e, in caso di reati commessi all’estero, ritiene nulle le confessioni del sospettato se ottenute con i sieri della verità.

Quindi stiamo dicendo che esiste il Veritaserum ma che non lo vogliamo usare? No. Assolutamente no. Amytal, Pentothal e tutte le altre sostanze che inducono gli effetti sopra descritti non sono per niente paragonabili al Veritaserum che invece non ha alcun effetto collaterale, anzi: il Pentothal è diventato uno dei mezzi per eseguire la pena capitale in alcuni stati. I motivi principali che sono alla base del rifiuto di impiego dei sieri della verità sono molti e uno più ragionevole dell’altro.


Verità violate

Innanzitutto va detto che una verità estorta con un siero violerebbe il diritto di difesa degli imputati oltre a quello di poter non rispondere. Anche in paesi che tollerano i sieri della verità ci sono stati processi in cui le confessioni indotte dal siero sono state rifiutate poiché considerate una forma di violenza e addirittura tortura.

Un’altra valido motivo per diffidare dagli effetti di sostanze simili al Veritaserum risiede proprio nella natura di quella che viene chiamata verità. Il concetto di verità viene spesso e erroneamente considerato come oggettivo e assoluto quando invece è strettamente soggettivo. La suggestione, le alterazioni psico-fisiche o semplicemente alcune convinzioni ben radicate rendono la verità una questione relativa. Nel caso delle persone a cui veniva somministrato l’Amytal, alcuni dei pazienti arrivavano a confessare crimini mai commessi a causa dell’alta suggestionabilità causata dal farmaco.

Molte, troppe verità

Lo stesso risultato si potrebbe avere con persone affette da disturbi della percezione oppure con soggetti che hanno fatto abuso di alcol e droghe. Non bisogna però ricorrere a sostanze psicoattive per contestare la verità: basta sapere che ogni individuo ha credenze, costumi e tradizioni che ne plasmano la percezione del mondo circostante.


Oltre al Veritaserum

La ricerca della verità è una di quegli obiettivi che da sempre affascina l’umanità che da sempre si ingegna a trovare i mezzi per raggiungere questo traguardo. Oltre ai sieri della verità e a magiche pozioni, esistono molti altri modi per indagare sulla sincerità delle persone. Il poligrafo è una delle alternative ai sieri. Comunemente nota come macchina della verità, questo gingillo monitora specifici parametri vitali quali battito cardiaco, frequenza respiratoria e dilatazione della pupilla. Anche il poligrafo ha i suoi limiti e sono sempre legati ai sopracitati motivi.

Se la verità assoluta sembra impossibile da raggiungere allora ci potremmo accontentare di smascherare le bugie. È quello che studiano gli esperti del linguaggio del corpo. Nel momento in cui viene formulata una menzogna il nostro corpo assume specifici atteggiamenti e microespressioni che, per chi ne conosce il significato, potrebbero essere indice di una falsità imminente. Anche qui la soggettività è un problema centrale poiché ognuno di noi ha reazioni e atteggiamenti differenti.

Esempio di macchina della verità

Verità? Non ne ho idea

Il Veritaserum può sembrare una pozione dalle capacità straordinarie, ma come abbiamo visto, anche noi babbani sappiamo come creare un pizzico di magia, anche se spesso non è totalmente innocua. Quanto detto sino a qui potrebbe farci riflettere: forse la verità assoluta non esiste oppure, semplicemente, è giusto che rimanga un mistero.


Nell’Aula di Pozioni di Eate sta suonando la campanella, vi diamo appuntamento al prossimo articolo. Ogni assenza dovrà essere giustificata, ma non preoccupatevi troppo: in fin dei conti potreste sempre mentire.

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