Questo titolo potrebbe apparire un po’ controverso, ma, dopo tutto, pensandoci bene, anche Tom Riddle, a.k.a. Lord Voldemort, ci ha insegnato qualcosa. Nonostante la sua profonda passione per il dominio del mondo, Voldemort è stato un leader eccellente: ha convinto una squadra di streghe e maghi a seguire la sua causa – piuttosto disgustosa, ammettiamolo, il che è abbastanza impressionante.
Attenzione: prima di cominciare, vi avverto che questo articolo non vuole in alcun modo promuovere atti odiosi verso Babbani, Magia Oscura (compreso l’uso di una qualsiasi delle Maledizioni Senza Perdono), o atti generali di terrorismo nel Mondo Magico.
1. Non ha mai rinunciato
Tu-Sai-Chi è probabilmente il personaggio più persistente di sempre. Fin da ragazzo si è prefissato un compito, che ha cercato di ottenere per tutta la vita: riuscire a dominare il Mondo dei Maghi. Il suo desiderio si fonda sull’idea che la purezza del sangue magico sia fondamentale e, soprattutto, che la popolazione magica sia superiore rispetto a quella babbana.
2. Ha sempre avuto un piano di riserva
Tom Riddle ha un’intelligenza superiore alla norma e questo lo ha fatto spiccare fin dai tempi della scuola. Sfruttando il suo charme è riuscito a ottenere tutto ciò che desiderava. Inoltre, ha sempre previsto che ci sarebbero stati ostacoli e, per questo, ha sempre avuto un piano di riserva, come per sconfiggere la morte.
Qualcuno cerca di ucciderlo? Nessun problema, lui ha un Horcrux.
Qualcuno ha distrutto l’Horcrux? Nessun problema, lui ne ha più di cinque (più un altro accidentale…).
3. Ha utilizzato una squadra
Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato ha sempre saputo benissimo che, per raggiungere il suo obiettivo, avrebbe avuto bisogno di una squadra. Dopo tutto, il Signore Oscuro non può far fuori tutti i Nati Babbani da solo, giusto? Con un grande sogno come il suo, bisogna formare un team altrettanto da sogno. Ergo, avere un po’ di Mangiamorte dalla propria parte, come Bellatrix Lestrange o Cormac Yaxley, non può che aiutare!
4. Ha diviso i compiti
Alcuni leader formano una squadra, ma poi insistono nel fare tutto da soli. Invece, Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato sa che, per mantenere il suo status intimidatorio, ha bisogno di delegare alcuni compiti ad altri membri del suo team. Dopo tutto, questo è ciò che una vera squadra fa, collaborando.
Tuttavia, alcuni lavoretti in particolare non sono delegabili, nemmeno per il Signore Oscuro. Questo è del tutto normale, soprattutto se parliamo di eliminare il tuo peggior nemico.
5. È un eccellente pianificatore
Per essere un buon leader, è necessario pianificare strategie con il vostro team. Per progettare un buon piano possono volerci mesi, persino anni. La fretta è cattiva consigliera in questo caso. Il nostro Voldemort è un pianificatore impressionante, fin dalla giovane età (per approfondire leggi anche qui).
Basta pensare a tutta la storia del Torneo Tremaghi. Insieme ad alcuni dei suoi Mangiamorte, Voldemort è stato capace di ideare un piano per: rapire Moody; sostituirlo per un anno senza che nessuno se ne accorgesse; pilotare tutto il Torneo; trasformare la Coppa in una Passaporta; far arrivare Harry nel cimitero dove riposa il padre; tornare.
6. Sogna in grande
Ogni volta che state cercando di portare la vostra squadra alla vittoria e iniziate a vedere il traguardo finale come impossibile, ricordate che il vostro intento non è quello di liberare la razza umana da tutto il sangue babbano e governare il mondo sotto una feroce, incrollabile tirannia. Così, il vostro obiettivo inizierà a sembrare un po’ più raggiungibile.
7. La sua sicurezza
“È la qualità delle proprie convinzioni che determina il successo, non il numero di seguaci.”
Harry Potter E I Doni Della Morte, Parte 2
Sappiamo che Remus Lupin ha detto questa frase pensando alle nobili cause dell’Ordine (anche se parlando indirettamente di Voi-Sapete-Chi), ma ammettiamolo, chi più di Voldemort stesso è mai stato più convinto delle proprie idee? Anche Silente ha nascosto molte insicurezze sotto quella bella barba bianca. Il Signore Oscuro, d’altra parte, ha sempre creduto in ogni parola che ha pronunciato – e la sua convinzione ha persuaso davvero tante persone. In qualità di leader, dovete credere in quello che dite. Dovete esserne convinti completamente.
8. La retorica
Voldemort è un bravissimo oratore in pubblico. Possiede decisamente tanto carisma, qualità per cui era già ben noto da giovane a Hogwarts. La sua retorica, unita a questo charme, lo hanno aiutato a raccogliere così tanti seguaci fedeli, malvagi, terribili, per lo più provenienti dalla casa di Serpeverde. Saper parlare è una dote fondamentale per coinvolgere il vostro team e spronarlo a dare il meglio.
9. Ha il suo stile
Voldemort ha il suo marchio personale a cui non è mai venuto meno. Generalmente il suo stile ha a che fare con colori scuri, teschi e serpenti; non è esattamente il mio genere, ma hey, ha funzionato per lui (beh, fino a un certo punto), ed è riuscito a mantenere il suo team unificato fino alla fine. I Mangiamorte avrebbero continuato a sostenerlo così fortemente se improvvisamente lui avesse scambiato i loro mantelli incappucciati con camicie di flanella a quadri?
10. È stato creativo
La creatività del Signore Oscuro ha un non so che di raccapricciante. Anche i modi interessanti in cui è riuscito a sopravvivere più e più volte, non dimentichiamolo, sono stati tanto creativi quanto inquietanti. Pensiamo al sangue di unicorno, o a quando si impossessa del Professor Raptor, vivendo come un parassita nascosto dietro il suo turbante. Ma per comprendere la sua creatività basta semplicemente pensare al suo nome: vi do questa notizia in conclusione, Lord Voldemort è l’anagramma del suo nome, vedete.
Per essere un leader di successo, è necessario pensare al di fuori della norma. Comunque, che voi vogliate conquistare il mondo o semplicemente guidare una rivoluzione all’interno della vostra scuola, o a lavoro, se seguite gli insegnamenti del nostro Signore Oscuro preferito riuscirete a raggiungere il vostro obbiettivo! Sicuro come l’amore di Lupin per la cioccolata!