Per l’antica filosofia cinese tutto il mondo si regge fra i due opposti ma complementari principi dello Yin e Yang. Ogni cosa ha il suo opposto, un opposto non assoluto ma in termini di comparazione: ogni cosa ha un suo complementare e contiene il seme per il proprio opposto. Come dire non può esistere un bene che non abbia un seme di oscurità e viceversa, persino nel male più scuro possono esservi sprazzi di luce.
Tu non sei una persona cattiva Harry. Sei una persona buonissima, a cui sono capitate cose cattive. E poi il mondo non si divide in persone buone e Mangiamorte. Tutti abbiamo sia luce che oscurità dentro di noi. Ciò che conta è da che parte scegliamo di agire. È questo quello che siamo.
Sirius Black nel film l’Ordine della Felice
Alcuni protagonisti della saga sono più nettamente orientati verso un lato o l’altro della medaglia. Quali sono, invece, i personaggi che si presentano come opposti ma sono in realtà complementari, presentando luce nell’ombra e ombra nella luce? Vediamoli insieme.
Albus Silente e Severus Piton
Silente e Piton sono l’esempio opposto e complementare di come l’amore possa distruggerti o salvarti. Per tutta la durata della saga rappresentano l’opposto per Harry: il Preside buono, giusto, amato da tutti che prende a cuore Harry favorendolo in ogni modo possibile.
Dall’altra parte il professor Piton. Il professore più temuto dai suoi studenti e il più odiato da Harry. Si mostra sempre sgradevole e ingiusto nei suoi confronti e arriva a commettere un omicidio davanti ai suoi occhi. Pura luce e pura oscurità dunque?
Nel settimo libro si svelano le carte e scopriamo la verità. Il Preside non affatto è così perfetto: abbagliato dalla rabbia per quello che è successo alla sua famiglia e dall’amore per la persona sbagliata fa delle scelte oscure: appoggia Grindelwald nel suo folle piano di trovare i Doni della Morte e porre fine allo Statuto Internazionale di Segretezza della Magia.
Come sarebbero andate le cose se Ariana non fosse morta? L’amore avrebbe trascinato il mago più buono e potente della sua epoca verso l’oscurità? La parte Yin è, invece, rappresentata da Piton. Segue Voldermort e i Mangiamorte nelle loro crudeli convinzioni e solo l’amore per Lily lo redime e salva dalla perdizione certa.
Xenophilius Lovegood e Narcissa Malfoy
Per Narcissa e Xenophilius le scelte di una vita verranno messe in discussione dall’amore: quello genitoriale. Del signor Lovegood possiamo dire che ha avuto una vita luminosa: rimasto vedovo, cresce da solo la sua unica figlia.
Vive di amore per lei, non di certo nell’ostentazione e nella ricchezza ma in un modo libero e gioioso. Dirige il Cavillo sostenendo con ardore le proprie posizioni anche se contrarie a quelle dell’intero mondo magico. Dall’altra parte abbiamo Narcissa: potente, ricca e privilegiata, che si crede migliore di chiunque altro per la superiorità del proprio sangue.
La paura di perdere il loro unico figlio li porta però a fare delle scelte opposte. Xenophilius tradisce Harry, con tutte le conseguenze devastanti che questo avrebbe potuto comportare per il mondo magico, segnando la fine di tutti gli ideali in cui ha sempre creduto. Un momento di cupa ombra nella sua vita luminosa.
Anche Narcissa, mentendo all‘Oscuro Signore sull’effettiva morte di Potter, tradisce tutto ciò in cui ha sempre posto la propria fede per amore del figlio: è consapevole che la scelta fatta avrebbe potuto avere, come poi avverrà, un enorme impatto nella guerra magica. Due opposti perfettamente complementari.
Ron Weasley e Draco Malfoy
Per tutta la saga Ron è il migliore amico che Harry possa avere: lo segue e lo sostiene in tutte le sue avventure, è il perfetto compagno di scherzi, diventa una famiglia per lo stesso Harry.
Draco è la nemesi scolastica del protagonista. Un bulletto prepotente sempre pronto a prendere in giro Harry o a cercare di sabotarlo nelle sue imprese. Sono Yin e Yang. Anche l’amico perfetto ha, però, conosciuto l’oscurità e anche il bulletto ha, alla fine, visto la luce.
Il momento in cui abbandona Henry ed Hermione nei Doni della Morte è un momento molto oscuro per Ron. Vero è sotto l’influenza dell‘Horcrux: ma lui la sente più degli altri proprio perché c’è dell’oscurità nel suo cuore. Accecato da rabbia e dall’invidia abbandona il suo amico e la ragazza di cui è innamorato.
D’altra parte Draco dimostra di essere molto più di di una figura negativa. C’è della luce in fondo al suo cuore che lo porta a rifiutarsi di compiere il gesto estremo dell’uccisione di Silente e finisce per aiutare Harry a Villa Malfoy. Quando Harry gli salverà la vita nella stanza delle necessità tale seme di luce prenderà, infine, il sopravvento sulla sua personalità.
Peter Minus e Cornelius Caramell
Cosa hanno in comune un Mangiamorte che ha tradito gli amici e si è dato alla macchia per lungo tempo e il Ministro della Magia? Beh, di fatto sono entrambi dei gran codardi. Tutte le loro azioni sono dettate dalla paura per sé stessi e la propria immagine. Inoltre, provano invidia nei confronti di chi è migliore di loro.
Per Codaliscia questo comporta il tradimento di James Potter e una lunga discesa verso l’oscurità che viene però interrotta da un attimo di esitazione che gli si ritorce contro. La sua pietà nei confronti di Harry sarà il suo, fatale, momento di luce.
Per Caramell, al contrario, una lunga ascesa verso una vita Yang luminosa e una potente carriera vengono distrutte dalla sua paura di perdere la poltrona e dall’invidia per Silente. La sua esitazione nell’accettare il ritorno di Voldermort ne determinerà la disfatta.
Finisce qui la nostra breve analisi sulla dualità del bene e del male insita in ognuno di noi. I personaggi della saga ci dimostrano come siamo la somma di luce e ombra, perché è l’intera sfaccettatura del nostro essere che ci rende unici.
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