Grazie al suo sangue da Mezzogigante, Hagrid non soffre il fatto di non possedere una vera e propria bacchetta. Molti incantesimi, semplicemente, gli rimbalzano addosso, facendogli il solletico. Ma cosa avrebbe fatto se avesse potuto usare la magia?
Come ben saprete (in caso contrario lo potete scoprire qui), Hagrid viene privato della sua bacchetta nel 1943, data in cui viene espulso da Hogwarts. Quando viene rilasciato, tuttavia, non si premura di procurarsene una. Il motivo di questa decisione non è noto, ma verosimilmente non ne ha più il bisogno, essendosi abituato senza, oppure non sente di avere l’istruzione necessaria.
Ciò che sappiamo, invece, è quello che avrebbe potuto fare usando la magia.
Trasformare Dudley in un maiale
Hagrid è comunque in grado di compiere alcune magie minori grazie al suo famoso ombrello rosa, che contiene le due metà spezzate di quella che fu la sua bacchetta. È grazie a quell’ombrello che ci innamoriamo subito del suo personaggio, più precisamente quando lo utilizza per far crescere una coda da maiale a Dudley.
Il suo intento, secondo molti, era quello di trasformare il cugino di Harry in un vero maiale, ma l’effetto è incompleto. Probabilmente, con una vera bacchetta avrebbe compiuto l’opera, ma siamo sicuri che sarebbe incappato in qualche conseguenza penale (scopri qui il funzionamento della legge nel mondo magico).
Convincere i Giganti
Immediatamente dopo il ritorno di Lord Voldemort, Silente affida ad Hagrid una missione: convincere i giganti a unirsi alla loro causa. Il guardiacaccia parte insieme a Madame Maxime, ma viene anticipato dai Mangiamorte. Dopo diverse vicissitudini tra i giganti, sono proprio i seguaci di Voldemort ad aggiudicarsi la loro fedeltà.
Se Hagrid fosse stato un abile mago, probabilmente avrebbe potuto dare battaglia. Madame Maxime si rivela infatti una strega molto capace, e insieme avrebbero rappresentato una coppia formidabile. A quel punto i Giganti non avrebbero avuto una valida alternativa all’alleanza con Silente.
Lottare contro la Umbridge
Nel quinto libro, Hagrid viene attaccato dalla Umbridge e i suoi scagnozzi. Nonostante l’intervento della McGranitt, che si becca quattro Schiantesimi in pieno petto, è costretto alla fuga. Anche senza usare la magia, Hagrid riesce comunque a tenere testa ai suoi aggressori, ma non abbastanza da sconfiggerli.
Questo fatto ha implicazioni importanti, poiché toglie di mezzo due membri dell’Ordine della Fenice. Quando Harry viene ingannato da Voldemort, non trova alcun punto di riferimento (non realizza che Piton è l’ultimo membro dell’Ordine rimasto), e non riesce quindi a mettersi in contatto con Sirius. Il resto della storia, ahinoi, lo conosciamo.
Fermare Piton e i Mangiamorte
Quando Piton, Bellatrix e gli altri Mangiamorte fuggono da Hogwarts dopo aver ucciso Silente, Hagrid non riesce a fermarli. Chiaramente non si può chiedere a nessuno di lottare da solo contro molti Mangiamorte, ma la magia avrebbe potuto, ancora una volta, aiutare Hagrid, mentre il suo sangue di gigante avrebbe fatto il resto.
Col senno di poi, è un bene che Hagrid non abbia fermato Piton. In realtà non ci prova nemmeno, perché ancora non sa che quest’ultimo ha ucciso Silente, e crede (a ragione, in effetti) che stia semplicemente recitando la sua parte.
Scoprire nuove creature
Infine, con un utilizzo della magia continuo e regolare, Hagrid sarebbe diventato un buon mago. Questo gli avrebbe permesso, una volta terminati gli studi, di dedicarsi alla sua passione: le creature magiche. Non è difficile immaginarcelo, giovane ed entusiasta, partire all’avventura, ripercorrendo le orme del famoso Newt Scamander.
Ovviamente, anche fare il guardiacaccia a Hogwarts ti permette di lavorare con le creature magiche. Tuttavia, l’adrenalina di fare il magizoologo, per esempio, sarebbe impareggiabile, ed è proprio di questo, al di là della bacchetta, che Hagrid viene privato.
La fiducia di Silente nel dargli la cattedra di Cura delle Creature Magiche ci offre una piccola consolazione, perché nonostante tutto, Hagrid vive una vita da Hagrid, fatta di natura, docili creature pericolosissime e biscotti duri come il cemento.