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Smistamento dei filosofi: Corvonero

9 Marzo 2021 ceci-russ 7 min read

Smistamento dei filosofi: Corvonero

9 Marzo 2021 Minerva 7 min read

In quale Casa sarebbero stati smistati i più grandi pensatori della storia, se avessero frequentato Hogwarts? Scopriamo insieme quali sono i più celebri filosofi Corvonero.

Imparare non è sapere; ci sono gli eruditi e i sapienti: è la memoria a fare i primi, ma è la filosofia che fa i secondi.

Alexandre Dumas (padre)

Se la sapienza è l’utilizzo razionale delle nostre facoltà, non sono le semplici nozioni a fare il saggio, ma il brillante esercizio del suo ingegno. Alcuni filosofi, più di altri, hanno saputo dedicare il proprio pensiero alla sistematicità degna di un Corvonero, nella loro rielaborazione sapiente della realtà.

Se volete rinfrescarvi la memoria sulla psicologia di questa casa, leggete il nostro articolo: vi aiuterà a riconoscere meglio, insieme a noi, i più celebri filosofi Corvonero.

Aristotele

Aristotele è stato un filosofo greco vissuto nel IV secolo a.C. Secondo gli studiosi, nessuno più di lui ha influenzato tanto a lungo e in profondità la filosofia occidentale in ogni suo ambito.

A fondamento del suo pensiero troviamo la curiosità per il mondo. Spetta alla ragione, dunque alla filosofia, indagare ogni aspetto della nostra esistenza, grazie alla capacità di provare meraviglia dinnanzi alle cose che ci circondano, alimentando il puro piacere della conoscenza. Il primo compito dell’uomo deve essere la ricerca della verità, in ogni momento della sua vita.

Aristotele, il primo grande ordinatore del sapere

Con Aristotele, il filosofo assume una funzione del tutto nuova. Egli non soltanto è colui che compie l’indagine attorno all’essere e agli enti, ma anche il responsabile dell’organizzazione di tutto il sapere. È di Aristotele il primo grande sistema del sapere del mondo antico e raramente, nei secoli a venire, riscontriamo la presenza di una così ordinata e razionale filosofia.

Aristotele fu inoltre il primo a classificare le scienze. Fra queste, la più alta è la sapienza, un sapere disinteressato che rappresenta la risposta ultima e più vera alla meraviglia e agli interrogativi che sorgono da essa.

Fu anche il primo a parlare di metodo e a riscontrarlo nell’ambito della logica, che costituisce la premessa di tutta la ricerca scientifica. Sotto molti aspetti, Aristotele è davvero il più grande filosofo Corvonero della storia.


Anselmo d’Aosta

Anselmo è stato un filosofo, teologo e arcivescovo franco dell’XI secolo. È ricordato come uno dei grandi pensatori medievali cristiani e padre della Scolastica. Suo è il merito di aver indicato la dialettica come il metodo della riflessione anche religiosa.

Secondo Anselmo, la ricerca della verità ha come sicuro fondamento la fede e, anzi, “se prima non crederò, non potrò intendere”. Tuttavia la fede richiede dimostrazioni, conferme razionali: si tratta di una fede che vuole il contributo irrinunciabile dell’intelletto, che cerca di comprendere ciò che è creduto.

Anselmo, l'unico medievale tra i filosofi Corvonero

In un contesto in cui la razionalità e il pensiero filosofico e scientifico si trovavano in una posizione di inferiorità rispetto alla teologia, Anselmo elevò la ragione fino a porla sullo stesso livello della fede.

In un mondo in cui Dio era indagato dalla sola Rivelazione, Anselmo elaborò una prova, una dimostrazione della sua esistenza. La sua prova aprì la strada a un dibattito, durato secoli, attorno all’esistenza di Dio. Anselmo spiccò, a tutti gli effetti, come Corvonero, in un’epoca in cui i più non si aspettano alcun tipo di razionalità.


Galileo Galilei

Galileo è stato un fisico, astronomo, matematico e filosofo italiano vissuto a cavallo fra il XVI e il XVII secolo. È considerato il padre della scienza moderna e l’inventore del metodo scientifico sperimentale, che ancora oggi utilizziamo.

Non fu soltanto il grande protagonista della rivoluzione astronomica del Cinque- Seicento, ma anche un simbolo del conflitto tra la nuova scienza e la Chiesa cattolica.

Secondo Galileo, a fondamento di ogni ricerca vi è l’osservazione e nella più intima struttura del mondo la natura si organizza e si esprime attraverso il linguaggio della matematica. Questa natura è sì creata da Dio, e Galileo non rinnegò mai la sua fede: tuttavia, è la ragione umana l’unica in grado di indagarla.

Galileo, astro luminoso tra i filosofi Corvonero

Il gesto con cui rivolse il telescopio verso il cielo rappresenta una delle rivoluzioni più importanti della storia dell’uomo: una rivoluzione accaduta in nome della sapienza e della verità. Si trattò di un gesto di liberazione dal pregiudizio e dal conformismo. Fu inoltre il primo segno che l’uomo poteva guardare al di là del mondo terreno non solo grazie alla fede, ma anche e soprattutto attraverso la scienza.

Accanto ai suoi colleghi filosofi Corvonero, Galileo spicca davvero come astro luminoso: non soltanto per il suo contributo alla scienza dei secoli a venire, ma per il significato del suo pensiero e del suo lavoro.


Baruch Spinoza

Spinoza è stato un filosofo olandese vissuto nel XVII secolo: è ritenuto uno dei maggiori esponenti del razionalismo secentesco. Da molti la sua filosofia è considerata come l’espressione più alta della fiducia nella ragione umana.

La vita di Spinoza, in un contesto di Corvonero, fu esemplare quanto quella di Galileo. La sua difesa della libertà di pensiero, di fronte a ogni pretesa del potere politico e religioso di reprimerla, trovò sfogo in diversi punti della sua opera scritta. Inoltre, si incarnò nella scomunica e conseguente espulsione di Spinoza dalla comunità ebraica di Amsterdam, sua città natale: la causa fu il suo atteggiamento fin troppo critico nei confronti della tradizione.

Spinoza, simbolo di razionalità

La prima missione di Spinoza fu quella di emendare l’intelletto dai pregiudizi e dalle consuetudini, attuando un programma volto interamente alla purificazione e all’innalzamento della ragione umana. La sua lotta contro i miti e le illusioni anticipa quella che, un secolo dopo, diventerà la più importante battaglia degli illuministi.

L’opera più immensa di Spinoza riporta nel titolo lo scopo della sua filosofia: indagare l’etica attraverso il metodo geometrico, propriamente il metodo delle scienze matematiche.

È attraverso questo metodo che l’uomo raggiunge la liberazione dalla schiavitù delle passioni e delle superstizioni: in altre parole, attraverso la coltivazione della ragione e l’esercizio dell’intelletto.


Gottfried Wilhelm Leibniz

Leibniz è stato un filosofo, matematico, scienziato, logico, teologo, linguista, diplomatico, giurista, storico, magistrato tedesco vissuto a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo. È utile riportare la lunga lista delle sue occupazioni per giustificare il fatto che Leibniz sia riconosciuto come una delle poche figure di “genio universale”.

Per definizione, il genio universale è una persona, particolarmente erudita e sapiente, che eccelle in molti campi e ha profonde conoscenze sui più svariati argomenti. Il suo ingegno e la sua versatilità lo portano a produrre opere di fondamentale importanza artistica, scientifica, filosofica, etica o sociale.

Leibniz, filosofo che rappresenta l'essenza della casa di Priscilla Corvonero

In questo senso, possiamo dire che Leibniz rappresenta tutto ciò che un Corvonero aspira a diventare. Modello di saggezza e brillante ingegno, questo filosofo risulta il precursore del calcolo infinitesimale e della logica matematica novecentesca.

La tesi centrale della sua metafisica è che tutta la realtà è riconducibile ad atomi di natura spirituale, una sorta di centri di attività e di energia. Alla luce dei recenti sviluppi della fisica, a Leibniz possiamo riconoscere persino di aver compreso in un certo senso, ben due secoli prima, la vera natura delle strutture dell’universo.

L’opera di Leibniz è magistrale e volta a far convivere la scienza, la filosofia e la religione del suo tempo, un tempo di profonde trasformazioni. Possiamo davvero affermare che questo filosofo rappresenta l’essenza della casa di Priscilla Corvonero.


Voltaire

Voltaire è stato un filosofo, scrittore, enciclopedista e saggista francese del XVIII secolo. È considerato l’esponente più rappresentativo dell’Illuminismo francese e il più grande nemico dei pregiudizi nel contesto settecentesco.

La sua attività intellettuale – di filosofo, storico e romanziere – fu una continua battaglia contro il fanatismo e l’oscurantismo. Secondo lui, la ragione è l’unico mezzo che l’uomo ha per liberarsi dalle illusioni e per migliorare la società.

Voltaire e gli aspetti negativi dei Corvonero

La razionalità è dunque la spada che Voltaire intendeva brandire per rivoluzionare la cultura e la scienza in Francia e in Europa. Attraverso la conoscenza, l’uomo può affrontare un continuo processo di perfezionamento.

Voltaire è da molti considerato il simbolo dei Lumi, di quella luce, attribuita alla ragione, in grado di portare chiarezza e lucidità nel mondo. E d’altro canto, le accuse a lui mosse di razzismo ed eurocentrismo rappresentano appieno anche l’aspetto più negativo dei Corvonero. Questi, infatti, si vedono spesso come le uniche menti pensanti nel mondo, e, convinti della loro individualità, si considerano sotto molti aspetti superiori agli altri.


Immanuel Kant

Kant è stato un filosofo tedesco del XVIII secolo ed è considerato una delle figure più importanti del pensiero occidentale. Di rado è accaduto di incontrare una filosofia tanto coerente, ordinata e sistematica come quella kantiana, in questo senso assai simile a quella aristotelica.

La sua vita, in un contesto di filosofi Corvonero, è esemplare. Assai curioso, Kant rifuggì tuttavia dai viaggi, legato com’era al suo ambiente e alle sue abitudini. Sembra non si sia mai allontanato da Königsberg, la sua città, e che vivesse una vita molto regolare, scandita dagli stessi ritmi e dalle stesse occupazioni.

Kant, tra i filosofi Corvonero colui che più di tutti si è avvicinato alla perfezione del pensiero

La sua tendenza, tipicamente Corvonero, di osservare il mondo quasi dall’alto non gli impedì mai di essere socievole e arguto, sia nelle occasioni convivali, sia nelle sue lezioni. Si dice che i suoi studenti lo adorassero: a loro Kant intendeva soprattutto insegnare a pensare, ciò che dovrebbe essere il fine autentico della filosofia. Dai suoi studenti esigeva agilità mentale e autonome capacità di valutazione e giudizio, molto più che una sterile conoscenza dei testi.

Il suo amore per Königsberg era il riflesso della sua predilezione per l’Europa, l’unica vera isola di verità. La stessa superiorità intellettuale riscontrata in Voltaire la ritroviamo in Kant, con la differenza che quest’ultimo si avvicina davvero a ciò che di più perfetto ci aspettiamo dal pensiero umano.


Siete d’accordo con queste scelte? Avreste fatto sedere altri filosofi al tavolo dei Corvonero? Fatecelo sapere nei commenti!

Se siete curiosi di scoprire quali altri filosofi il Cappello Parlante ha smistato, leggete il nostro articolo sui filosofi Serpeverde, Grifondoro e Tassorosso.

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