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Silente e Voldemort: abilità a confronto

8 Aprile 2019 gian-tucc 7 min read

Silente e Voldemort: abilità a confronto

8 Aprile 2019 Neville 7 min read

Silente è forse una delle poche persone temute da Voldemort, probabilmente perché è in grado di fare cose che il Signore Oscuro non riesce a fare…

Probabilmente, Silente rappresenta una delle poche persone che Voldemort teme davvero: basti pensare al fatto che il Signore Oscuro ordina l’assassinio del Preside di Hogwarts, senza macchiarsi in prima persona di un simile crimine.

Voldemort ha buone ragioni per essere intimorito dal potere di Silente. Perché? In primo luogo, Silente è riuscito a sconfiggere Grindelwald, l’ultimo grande mago oscuro. Inoltre, Silente sapeva chi fosse Voldemort già da prima che questi acquisisse potere. Infine, ci sono cose che Silente può fare, a differenza di Voldemort. Ne abbiamo elencate venti: vediamole insieme!

Incanti e patroni

Voldemort non può evocare un Patronus. Questa sua incapacità potrebbe essere spiegata seguendo due ordini di motivi: in primo luogo, si tratta di un incantesimo che richiede la rievocazione di un ricordo felice, e Voldemort non ne ha poi molti (potrebbe addirittura non comprendere cosa sia la stessa felicità); inoltre, Voldemort potrebbe non essere in grado di evocare un Patronus perché potrebbe ritenerlo un incantesimo inutile, visto che non ha ragione di temere quelle creature oscure che sono i Dissennatori.

L’amore per gli altri

Le vicende amorose di Silente non sono state delle migliori, ma una cosa è certa: Albus sa amare gli altri. La sua preoccupazione per gli amici, gli alunni e la famiglia ne è una prova tangibile. Al contrario, Voldemort non si preoccupa di niente e nessuno. Probabilmente, questa incapacità di provare il sentimento amoroso deriva dal fatto che, sin da piccolo, Voldemort non l’ha mai conosciuto: per unirsi a suo padre, sua madre era ricorso a un filtro d’amore. Ma l’amore non può essere forzato o simulato: se accade, le conseguenze potrebbero essere gravi…

La magia e la potenza dell’amore

A differenza di Voldemort, Silente non solo comprende e prova l’amore, ma sa anche che è una forza potente e magica. Voldemort non è capace di provare amore per nessuno; Silente, invece, nutre tale sentimento nei confronti di più persone: i suoi amici, i suoi familiari, i suoi alunni. E Grindelwald (benché in seguito abbia rimpianto il suo innamoramento per il futuro mago oscuro).

La morte: una nuova, grande avventura

Quella di morire è la più grande paura di Voldemort: è per questo che, a costo di danneggiare per sempre la propria anima, crea così tanti Horcrux. Perché in fondo a Voldemort non importa della sua anima: lui vuole vivere per sempre. Silente si colloca in una prospettiva totalmente opposta: sa bene che ci sono cose più importanti nella vita rispetto all’immortalità, così come sa bene che “per una mente ben organizzata, la morte non è che una nuova, grande avventura”.

Niente paura

Quindi Voldemort ha delle paure. E Silente è una di loro.

Al contrario, Silente sembra essere un animo impavido: non ha neanche paura di Voldemort, quando tutti gli altri Maghi lo temono. Una possibile spiegazione di questa caratteristica del personaggio di Silente potrebbe risiedere nel fatto che egli è abbastanza saggio da sapere che la paura è utile raramente: essere spaventati da qualcuno o qualcosa rende soltanto nervosi e incerti. Una grande lezione di vita.

Piani e strategie

Silente è un maestro stratega: è in grado di pianificare le cose alla perfezione, al punto che, anche dopo la sua morte, il suo piano va avanti. Voldemort, al contrario, progetta piani che non sempre funzionano (soprattutto quando non è in grado di sorvegliarli personalmente). Questo anche perché Silente è disposto ad intervenire direttamente aiutando gli altri per la realizzazione del piano, mentre Voldemort non ne sarebbe capace. Si tratta di una chiara dimostrazione della genialità di Silente, in virtù della quale il Preside di Hogwarts è completamente impareggiabile.

Calcoli e previsioni

Quest’abilità è strettamente legata alla precedente. Dall’alto della sua intelligenza e dalla sua capacità di comprendere gli altri, Silente è in grado di prevedere qualsiasi mossa altrui; questo gli consente di anticipare sempre tutti, e non può che confermare le sue doti da infallibile stratega.

La Bacchetta di Sambuco

Sebbene sia Silente che Voldemort abbiano usato la Bacchetta di Sambuco, solo Silente l’ha veramente padroneggiata, probabilmente a causa del fatto che Silente comprende realmente la storia dei tre fratelli. Voldemort crede che per essere il vero padrone della bacchetta sia necessario sbarazzarsi del precedente proprietario; Silente, invece, sa bene che le cose non funzionano esattamente così. E sapendolo, riesce a sventare i piani di Voldemort.

A capo del Wizengamot

Un mago oscuro come Voldemort non sarebbe mai in grado di operare per un’istituzione tanto nobile e rispettata come il Wizengamot. Sicuramente le grandi doti di Silente (abilità strategica, saggezza, perspicacia) hanno rappresentato delle grandi risorse per il Wizengamot; risorse che un mago come Voldemort non avrebbe garantito.

Il rispetto dei centauri

Grazie alla sua saggezza e alla sua empatia, Silente riesce a guadagnarsi il rispetto di gran parte del mondo magico. Ma forse la questione più interessante riguarda il modo in cui egli è riuscito ad assicurarsi il rispetto dei centauri, creature solitarie che non sempre si fidano e amano gli uomini. Voldemort non avrebbe trattato i centauri con le stesse cure e accortezze messe in atto da Silente…

Fenici domestiche

Come per il caso dei centauri, parliamo ancora di una creatura magica che si fida e rispetta Silente: la fenice. Tuttavia, a differenza dei centauri, Fanny non può parlare; eppure le sue azioni parlano più di mille parole: basti pensare al fatto che la fenice resta con Silente per molti anni, e lascia Hogwarts per sempre solo quando il suo padrone non c’è più.

Voldemort non sarebbe in grado di dedicare a una fenice tutte le cure necessarie. Inoltre, va ricordato che le fenici sono creature assai leali, e tendono a schierarsi dalla parte del bene. E poi, provate a immaginare un eventuale rapporto di convivenza tra Fanny e Nagini

La conquista del rispetto

Come si è visto, Silente si guadagna la fiducia di molte creature magiche: è rispettato dai centauri, è amato dalla sua fenice, stringe rapporti con i Maridi e i Goblin grazie alle sue abilità linguistiche. In che modo ci riesce? Tutto sta nel suo atteggiamento nei loro confronti: Silente vede tutte le creature uguali ai Maghi, e considera ogni essere magico meritevole di essere trattato con dignità. La differenza con Voldemort è palese. Questi potrà pure allearsi con creature magiche per raggiungere i suoi fini meschini, ma alla fine non riuscirà a guadagnarsi la loro fiducia.

Aspirazioni ministeriali

A Silente è stato offerta l’occasione di vestire i panni di Ministro della Magia. Un simile incarico non sarebbe mai stato offerto a Voldemort: l’unico modo in cui questi avrebbe potuto ottenere il controllo del Ministero sarebbe stato con l’inganno. Eppure…

Rifiuti ministeriali

Il fatto che a Silente venga offerto l’incarico di Ministro della Magia non è sorprendente; a sorprendere è il fatto che Silente lo rifiuti. Perché?

Be’, probabilmente perché, a differenza di Voldemort, Silente sa che il potere può corrompere. E perché, a differenza di Voldemort, Silente non vuole essere corrotto. Silente conosce i suoi limiti e agisce di conseguenza; Voldemort, invece, agisce come se non avesse limiti.

Language skills

Silente conosce e parla molto bene il Maridese (lingua dei Maridi) e il Goblinese (lingua dei Goblin). Quasi sicuramente, simili abilità non sono possedute da Voldemort: considerando che egli ritiene qualsiasi altra creatura magica inferiore alla sua razza, abbiamo buone ragioni per supporre che Voldemort non abbia mai considerato di imparare queste lingue.

Occorre considerare anche il fatto che, benché sia Silente che Voldemort siano assai intelligenti, solo il primo dispone di quella genialità che caratterizza i grandi; probabilmente, anche per questo Voldemort non sarebbe propenso a imparare nuove lingue.

Doti da inventore

Il Deluminatore o Spegnino è uno strumento assai pratico: consente di catturare le luci dell’area in cui ci si trova e rilasciarle in seguito. Non solo, ma può anche fungere da “sistema GPS”, fornendo da validissimo aiuto per trovare gli altri (come fa Ron in Harry Potter e i Doni della Morte). Ebbene, è stato Silente a inventarlo. Perché Voldemort non ha potuto inventare una cosa del genere? Oltre a non disporre di un simile genio creativo, Voldemort è più incline a distruggere le cose piuttosto che a crearle.

Sangue di drago

La fama di Silente è legata anche alla scoperta dei dodici usi del sangue di drago, testimonianza inconfutabile della sua genialità e della sua saggezza. Voldemort non sarebbe minimamente interessato a simili ricerche per il progresso della cultura magica. Ancora una volta, Silente si dimostra superiore.

Hobby babbani

Silente è attratto dal divertimento, dal mondo babbano e dal divertimento nel mondo babbano: ama la musica da camera e il bowling, per esempio. Voldemort, al contrario, considererebbe simili hobby come inferiori a causa del suo disprezzo per i Babbani. Silente non nutre la benché minima avversione nei confronti dei Babbani, anzi, è sempre affascinato dal mondo non-magico (e in questo si scorge la sua grande apertura mentale).

Empatia e simpatia

L’empatia è la capacità di mettersi nei panni di qualcun altro per comprendere come gli altri davvero si sentono. Silente eccelle in questo, mentre Voldemort – per il quale “compassione” e “rispetto” sono termini sconosciuti – assolutamente no. È anche per questo che molti studenti di Hogwarts si rivolgono a Silente quando hanno dei problemi. E lui, dall’alto del suo ruolo da insegnante eccellente ed educatore professionale, non può che aiutarli nel migliore dei modi.

Professione professore

Voldemort non potrebbe mai dedicarsi all’insegnamento: non gli potrebbero mai essere affidati dei ragazzi sconosciuti (li tratterebbe perfino peggio di quanto non faccia Piton…). Certo, Voldemort possiede numerose e valide conoscenze, ma non sarebbe mai in grado di trasmetterle correttamente ai suoi studenti.

Tralasciando per un attimo il fatto che è un mago oscuro, Voldemort, quindi, non potrebbe mai insegnare a Hogwarts per un altro motivo: non sarebbe un buon insegnante (a differenza di Silente). Gli insegnanti devono essere in grado di aiutare gli studenti a padroneggiare le proprie abilità, e per questo hanno bisogno non solo di intelligenza e intuizione (doti che di certo a Voldemort non mancano), ma anche di empatia e compassione.

Quali altre abilità differenziano Silente da Voldemort? Dite la vostra nei commenti!

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