Conosciamo tutti molto bene gli eventi che portarono alla storia che tutti noi conosciamo. C’è una Profezia, una spia che ne riferisce una parte al suo Padrone e una madre che sacrifica se stessa per salvare suo figlio e farlo diventare il Prescelto. E se invece di chiamarsi Harry il protagonista si chiamasse Neville, la storia sarebbe diversa?
Le persone coinvolte nella storia che diede il via a tutto quanto sono, ovviamente, Severus Piton e Lord Voldemort. Piton ascolta una parte della Profezia fatta dalla professoressa Cooman a Silente e ne riferisce il contenuto a Voldemort, il quale ne deduce che il soggetto di tale Profezia sia Harry Potter. Decide così di dargli la caccia, ottiene le informazioni necessarie da Peter Minus e, il 31 ottobre 1980, crea un Horcrux indesiderato, perdendo tutti i suoi poteri. Questo è ciò che accadde. Ma sappiamo anche che quella famosa Profezia poteva riferirsi a un altro bambino, Neville Paciock!
In molti si sono chiesti come sarebbe andata se Voldemort non avesse scelto Harry. Il motivo della sua scelta era stato spiegato anche in un articolo di Pottermore, ma ci giunge direttamente dall’Ordine della Fenice.
“Ha scelto il ragazzo che a suo parere aveva più probabilità di costituire un pericolo” disse Silente. “E nota bene, Harry: non il purosangue (che secondo il suo credo è l’unico mago degno d’esistere), ma il Mezzosangue come lui.”
Harry Potter e l’Ordine della Fenice, capitolo 37: “La Profezia perduta”
Direttamente dal Wizarding World, invece, ci giunge un articolo in cui si ipotizza proprio il possibile andamento della storia nel caso in cui Voldemort avesse scelto il Purosangue al suo posto. Con l’ausilio della fonte ufficiale, perciò, proviamo a chiederci: e se…?
Cominciamo dal principio: la Profezia
La serie di eventi che portarono alla morte dei genitori di Harry e alla caduta del Signore Oscuro ha origine con la Profezia che la Cooman fa a Silente alla Testa di Porco.
Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore… Nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull’estinguersi del settimo mese… L’Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto… E l’uno dovrà morire per mano dell’altro, perché nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive… Il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore nascerà all’estinguersi del settimo mese…
Harry Potter e l’Ordine della Fenice, capitolo 37: “La Profezia perduta”
Secondo Silente e secondo Pottermore il motivo per cui Voldemort decise di dare la caccia al bambino di cui si parlava fu che Piton era riuscito a sentirne, quindi riportarne, solo le prime due frasi. In realtà, è molto probabile che avrebbe comunque dato la caccia al suo possibile rivale: la Profezia parla di un potere a Voldemort sconosciuto. Non avrebbe mai corso il rischio di lasciar crescere una minaccia tanto grande che, oltretutto, avrebbe potuto sfoggiare qualcosa in più di lui! Dopotutto, l’ego di Riddle è secondo solo alla sua sete di potere e gloria.
Harry o Neville?
Le ragioni per cui la scelta ricadde su Harry le abbiamo già analizzate. Voldemort si rivedeva in lui, in quanto entrambi Mezzosangue. Piton non poteva prevedere gli effetti del riferire ciò che aveva sentito e abbiamo collocato questa specifica conseguenza tra i motivi per cui tra lui e Neville non scorre buon sangue, in un nostro articolo. Ma poniamo il caso che Voldemort non ragioni secondo l’uguaglianza tra gli stati di sangue. Anzi, ipotizziamo che riconosca in Neville il solo che possa sconfiggerlo proprio in quanto Purosangue, perciò già di per sé superiore a lui.
Di sicuro Piton non sarebbe andato da Silente in cerca di protezione per Lily, verosimilmente non sarebbe nemmeno passato dalla parte dell’Ordine della Fenice diventando così l’eroe tormentato dal rimorso. Ma, anche non sapendo per certo della soffiata di Piton, Silente sapeva che un intruso era stato cacciato dalla Testa di Porco quella notte. Come suggerisce il Wizarding World, avrebbe perciò messo in atto le sue difese per proteggere entrambe le famiglie, non sapendo su quale delle due si sarebbe concentrato Voldemort.
Minus sarebbe comunque diventato il Custode Segreto dei Potter, in quanto la decisione di Sirius di lasciare il posto a lui sarebbe stata ugualmente valida. Però non avrebbe fatto differenza, anche se a breve termine: non si sarebbero accorti del suo doppio gioco, perciò avrebbe continuato a essere una spia. Sirius non sarebbe stato incolpato della morte di Minus e dei babbani, quindi non sarebbe andato ad Azkaban e Harry non sarebbe stato costretto a vivere con i Dursley. Da questo punto di vista, un lieto fine.
Se fosse stato Neville
Per quanto riguarda i Paciock, invece, le cose sarebbero potute andare in due modi. Il loro Custode Segreto non sarebbe stato un Mangiamorte, perciò Voldemort non avrebbe mai saputo dove fossero. Con più probabilità, però, Voldemort avrebbe trovato un modo di ricavare quella semplice informazione. Non bisogna dimenticare i suoi metodi alquanto persuasivi e tutte le maledizioni e le minacce che ha al suo arco. Certo, il compito sarebbe stato molto più complicato, ma non impossibile.
Arriviamo, ora, alla fatidica notte del 31 ottobre 1980. Frank e Alice Paciock non erano ancora stati torturati alla follia, quindi si sarebbero trovati insieme a Neville nel momento in cui fosse arrivato Voldemort. Presumibilmente, la storia si sarebbe ripetuta allo stesso modo: Voldemort avrebbe prima ucciso Frank, poi sarebbe arrivato ad Alice, che da buona madre avrebbe protetto con la vita suo figlio. Ed ecco che il nuovo Prescelto, nonché nuovo Horcrux, si sarebbe chiamato Neville Paciock.
Una questione spinosa è con chi sarebbe andato a vivere in seguito. Sappiamo che Harry andò a vivere dai Dursley per via del legame di sangue tra Petunia e Lily, che avrebbe fornito a Harry continua protezione. Non sappiamo, però, nulla riguardo Alice Paciock, per cui non possiamo ipotizzare chi avrebbe continuato a garantire la difesa di Neville. Dobbiamo, dunque, dare per buono il fatto che sarebbe andato a vivere dalla nonna Augusta, come effettivamente accade, e che la protezione avrebbe continuato a essere garantita da Silente.
Una differenza sostanziale tra Harry e Neville
C’è una differenza fondamentale tra la vita che ha condotto Harry e quella che avrebbe vissuto Neville: quest’ultimo avrebbe sempre saputo di essere un mago. Non che per Harry ciò avesse rappresentato una limitazione, le sue capacità rimangono innate. La mancanza dei genitori è canonica per entrambi i ragazzi e per tutt’e due si può dire che l’infanzia non sia stata delle migliori. Harry viveva con dei babbani bigotti che cercavano in tutti i modi di sopprimere la sua magia. Neville, dal canto suo, viveva con una nonna assolutamente severa che lasciava poco spazio alla dolcezza, a quanto sembra.
Abbiamo discusso sull’importanza di Augusta Paciock in un altro articolo. Questa fiera combattente, che aveva perso suo figlio per mano dei Mangiamorte, ha cresciuto Neville nel modo che ha ritenuto più giusto. Ha cercato di impartirgli un’educazione ferrea e, a modo suo, lo spronava a dare il massimo e anche di più. Certo, non si può negare che i modi fossero contestabili, ma di certo ha amato suo nipote e ha cercato di renderlo un uomo.
Se suo figlio e sua nuora fossero morti per mano di Voldemort la pressione su Neville sarebbe stata ancora più alta. Non solo in quanto i suoi genitori avrebbero dato la loro vita per la sua, ma anche perché sarebbero stati degli eroi riconosciuti in tutto il mondo. E un eroe sarebbe stato considerato Neville stesso. Immaginate quanto sarebbero state grandi le aspettative sul ragazzo che aveva provocato la caduta del Signore Oscuro! Anche se non si deve andare molto oltre con l’immaginazione: anche per Harry le cose non sono state tanto facili, e lui del mondo magico non conosceva nulla!
Su di lui si scriveranno volumi, tutti i bambini del mondo conosceranno il suo nome!
Minerva McGranitt, Harry Potter e la Pietra Filosofale, capitolo 1: “Il Bambino sopravvissuto”
Gli anni a Hogwarts per Neville
Pietra Filosofale
Non avrebbe molto senso cercare, adesso, di predire come Neville avrebbe affrontato ogni singolo avvenimento che ha affrontato anche Harry. Di base, rimane il fatto che sono stati due ragazzi totalmente diversi l’uno dall’altro, inizialmente. Forse il Cappello Parlante sarebbe stato indeciso su dove collocare Neville, mentre Harry sarebbe stato cresciuto dai suoi genitori e, soprattutto, da zio Sirius, che gli avrebbe insegnato bene le priorità della vita, come essere un Grifondoro ed entrare nella squadra di Quidditch. Magari Neville non avrebbe legato con Ron immediatamente, ma di sicuro Hermione sarebbe stata sua amica. Infatti, nei libri è lei ad aiutarlo a cercare Oscar sull’Hogwarts Express. E anche Hagrid sarebbe stato più che felice di essergli vicino.
C’è da dire che Harry sarebbe cresciuto in mezzo ai maghi, perciò avrebbe conosciuto di già il nome e la fama di Neville. E un puro di cuore come lui, coraggioso e con molta probabilità parecchio più spavaldo, non avrebbe esitato a offrire la sua amicizia al Prescelto. Ma forse Neville non avrebbe avuto tanto interesse per la Pietra Filosofale, non sapendo del furto alla Gringott o, comunque, quanto fosse importante. Qui sarebbe intervenuto Harry: sotto l’influenza di Sirius la sua curiosità avrebbe raggiunto livelli epici, perciò non si sarebbe fatto scappare in nessun caso l’occasione di ficcanasare dalle parti del terzo piano.
Camera dei Segreti
Per quanto riguarda la Camera dei Segreti, non c’è nulla che possa far pensare che le cose non sarebbero andate esattamente come sono state scritte. Dobby avrebbe cercato di fermare Neville dal tornare a Hogwarts, ma con scarsi risultati, dal momento che ci sarebbe stata Augusta a vegliare su di lui.
Non c’è motivo di pensare che Lucius Malfoy, perciò, non avrebbe perpetrato il suo piano di riaprire la Camera dei Segreti tramite Ginny Weasley. Harry e Ron, a quel punto, sarebbero stati amici di Neville e lo avrebbero di certo aiutato a capire cosa sentisse nei muri. Il duello tra Harry e Draco, tramite il quale nei libri si scopre che Harry parla Serpentese, avrebbe avuto luogo e Neville avrebbe gridato al serpente di non attaccare. Perciò Hermione avrebbe capito che il mostro nella Camera era un Basilisco e Neville sarebbe stato indispensabile per accedervi, in quanto sarebbe stato lui a parlare Serpentese e non Harry.
Prigioniero di Azkaban
Va da sé che, in mancanza degli avvenimenti che portarono Sirius ad Azkaban, non ha senso di esistere nemmeno un Prigioniero di Azkaban! È davvero troppo vago poter definire l’andamento di un anno che, alla fine dei conti, non ha avuto praticamente alcuna ripercussione su Neville, mentre su Harry ne ha avuta limitatamente alla sua sfera personale.
C’è da dire che, presumibilmente, Lupin sarebbe stato comunque l’insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure e avrebbe tenuto la sua epica lezione sui Mollicci. In macanza di Piton (non dimentichiamo che sarebbe rimasto un Mangiamorte e Silente non avrebbe potuto ignorarlo) e in mancanza dei Dissennatori (niente Sirius latitante, niente guardie a Hogwarts) , chissà quale sarebbe stata la più grande paura del povero Neville!
Calice di Fuoco
La parte del Calice di Fuoco, fondamentale in quanto segna il ritorno di Voldemort, è ancora più difficile da predire. Non abbiamo il minimo indizio su come Neville avrebbe affrontato il Drago, non sapendo volare bene. Probabilmente Harry gli avrebbe dato qualche lezione privata, ma chi lo sa.
La Prova più difficile, in ogni caso, sarebbe stata la terza. Lì Neville sarebbe stato totalmente solo, e Barty Crouch Jr si sarebbe trovato parecchio nei guai se non fosse riuscito ad arrivare alla Coppa Tremaghi come stabilito. Ma, ipotizzando che le cose fossero andate come dovevano in qualche modo, certamente Voldemort avrebbe fatto lo stesso errore che fa con Harry. Sarebbe rinato grazie al sangue di Neville e avrebbe duellato con lui, che sarebbe stato comunque pronto: l’incombenza di un’eventualità del genere avrebbe spinto Harry, Ron e Hermione a spronare Neville affinché si preparasse bene in Incantesimi e Difesa Contro le Arti Oscure.
Ordine della Fenice
La Umbridge a Hogwarts, per quanto sia spiacevole, è un qualcosa che a questo punto appare inevitabile. Di conseguenza, è inevitabile l’esistenza di un Esercito di Silente a preparare gli studenti. Anche se non in veste di Prescelto, tuttavia, le doti di Harry in Difesa Contro le Arti Oscure sono per lo più innate. Con l’appoggio del Ragazzo-Che-È-Sopravvissuto, poi, avrebbe goduto di una reputazione più che sufficiente a dargli credito per insegnare e guidare i ragazzi. Questo, quindi, non sarebbe cambiato molto.
Ma come convincere Neville ad andare al Ministero per prendere la Profezia? Probabilmente, questa volta, invece di Sirius la visione avrebbe riguardato la nonna Augusta. In quel caso ci sono ottime probabilità che lei non sarebbe stata tanto impulsiva da andare al Ministero a sua volta, perciò non sarebbe sicuramente morta.
Principe Mezzosangue
In tutto ciò, non dobbiamo dimenticare l’esistenza di un personaggio fondamentale nella storia che conosciamo: Severus Piton. In un mondo in cui Harry Potter non sia il Prescelto, Lily non sia morta e Piton sia ancora un Mangiamorte non abbiamo la certezza che Silente gli avrebbe permesso di insegnare. Dopotutto, viene accusato di essere un Mangiamorte da Karkaroff al processo di molti anni prima, perciò Silente sapeva bene cosa fosse. Possiamo quindi desumere che, con un insegnante più paziente, Neville, Harry e Ron sarebbero andati decentemente in Pozioni e non si sarebbero ritrovati a dover prendere il libro dall’armadietto dell’aula. Quindi, magari, l’esistenza del Principe Mezzosangue non sarebbe uscita fuori, né avrebbe avuto tanto peso, in ogni caso.
Una domanda rimane in sospeso: chi avrebbe ucciso Silente alla fine dell’anno? La risposta può essere molteplice. Magari Draco ci sarebbe riuscito, o forse un Mangiamorte a caso dopo che Draco avesse fallito. O Silente avrebbe trovato un altro modo per assicurarsi di morire senza essere battuto. Non bisogna dimenticare che il piano di lasciare che Piton lo uccidesse aveva come scopo fare in modo che la Bacchetta di Sambuco avesse proprio Silente o al massimo Piton come possessore finale!
Doni della Morte
Infine, gli eventi nei Doni della Morte. Con sei anni di storia fatta di ipotesi, diventa davvero assurdo tentare di prevedere l’andamento di quell’ultimo, particolarissimo anno. Il ruolo di Neville nella storia che conosciamo è quello di capo della resistenza studentesca a Hogwarts. Il caso in cui lui non fosse tornato a Scuola rende tutto molto più evanescente. Chi avrebbe guidato gli studenti? I Carrow chi avrebbero preso di mira? E come avrebbero fatto Neville, Harry, Ron e Hermione (che possiamo assumere che partano insieme, come dei buoni amici farebbero) a distruggere gli Horcrux senza Piton che, da Preside, abbia accesso alla Spada di Grifondoro e possa fargliela avere?
È abbastanza infruttuoso concentrarsi sul come. Quattro ragazzi straordinari come loro, però, ce l’avrebbero sicuramente fatta. Presumibilmente, anche l’epilogo della storia sarebbe stato analogo a quello di Harry: Neville ha dimostrato di avere la stoffa dell’eroe tanto quanto lui, in fin dei conti.
Per concludere, rimane da sottolineare che tutte queste non sono altro che speculazioni. Ma non c’è dubbio che la storia sarebbe stata allo stesso modo fantastica!