Tutti noi sappiamo il grandissimo successo riscosso dalla saga che ha stregato più di una generazione; ma a quanto pare questo successo sta venendo oscurato da uno scrittore nostrano.

Ebbene sì, signori e signore, “La paranza dei bambini” è il caso letterario ed editoriale del momento.  Uscito il 10 novembre e già allora molto apprezzato, è la storia di Maraja, Pesce Moscio, Lollipop, Dentino, Drone, e dei tanti ragazzini in scooter che sfrecciano contromano alla conquista di Napoli.

L’ultimo romanzo del giornalista napoletano sotto scorta ha sbaragliato definitivamente la concorrenza sotto Natale. Si è piazzato saldamente in cima alle classifiche dei libri più venduti. Secondo le ultime stime a dicembre ha superato le 53mila copie vendute, facendo mangiare la polvere al nostro maghetto, ormai considerato un classico della letteratura, che ne vanta dal canto suo “solo” 30mila, e sotto anche a The Cursed Child che porta a casa 23mila vendite.

Lo stesso Saviano è rimasto molto sorpreso dell’ottimo risultato ottenuto e lo commenta così durante un’intervista:

“Essere primo, e avere sotto il gigante Harry Potter, mi fa una certa impressione. Scegliere un libro significa offrire o ritagliarsi del tempo da trascorrere approfondendo, immaginando e scavando dentro se stessi. E regalare un libro, significa regalare tempo: il dono più prezioso.”

Soddisfatto e rincuorato dalla scelta dei lettori aggiunge anche:

Ciò è la dimostrazione che non è così scontato che il lettore scelga un racconto di intrattenimento e di evasione. Anche a Natale preferisce invece leggere e regalare un racconto sulla realtà più complicata dei bambini e sulla loro condizione. Questo lettore è una persona che preferisce immergersi in un aspetto poco raccontato, e solitamente poco osservato, e vuole andare a guardare da vicino una storia di minori in guerra nel proprio paese.

Criticando l’industria dell’editoria e le sue proposte di punta, mette a paragone due mondi diversi: romanzi per bambini e romanzi sui bambini, scivolando forse in un campo che non gli appartiene.

Fonte sulle classifiche: gfk.