Categorie

Archivi

Meta

Riferimenti a Harry Potter nella musica italiana – parte 3

11 Gennaio 2023 gian-sarl 6 min read

Riferimenti a Harry Potter nella musica italiana – parte 3

11 Gennaio 2023 Newt 6 min read

Lo ammettiamo, nelle prime due parti dell’articolo (che potete trovare rispettivamente qui e qui) ci siamo colpevolmente dimenticati di tanti artisti meritevoli che ci avete prontamente segnalato nei commenti e nei direct. Abbiamo allora raccolto questi suggerimenti e analizzato altre canzoni che contengono riferimenti alla nostra saga preferita.

Ovviamente, vi ringraziamo di cuore per il supporto che ci mostrate.

“Il buco dell’odds-on” e “Double Trouble Freestyle” – Mattak

Non potevamo che partire da Mattia Falcone, in arte Mattak. Le segnalazioni che ci sono pervenute sono state innumerevoli ed effettivamente ci sono almeno un paio di riferimenti a Harry Potter nella produzione del rapper svizzero.

Ne “Il Buco dell’Odds-On”, brano dell’album “Riproduzione vietata” che si distingue per le sonorità electro swing, Mattak parla di un argomento che in genere non trova molto spazio nella sua produzione, quello dell’alcolismo. La canzone inizia così:

Non ho la serata proprio bene impressa (Oh cazzo)

Mi sveglio in hangover in un bed & breakfast (Uh)

Ancora mezzo ubriaco e con un piede in testa (Ahah)

C’è chi stanotte mi ha visto morire e ora vede i Thestral (Aha)

Questo è il modo in cui Mattak descrive gli effetti distruttivi dell’alcool: chi è appassionato infatti sa bene che i Thestral posso essere visti soltanto da chi ha visto la morte. Non è finita qui. Mattak ha anche dedicato un intero freestyle alla nostra saga preferita, appunto il “Double Trouble Freestyle”.


“Potter / Pedalò” – Galeffi

Continuiamo con questo brano che ci è stato segnalato da debuuuhra. Esso proviene dall’album “Scudetto” di Galeffi, cantautore indie pop romano, che contiene un evidente riferimento alla saga già nel titolo. Nel ritornello sentiamo:

Ho bisogno di te

Sparisci anche tu con me

Diventerò Harry, tu Hermione

Non lo vedi che

La cicatrice assomiglia a te

Chi non conosce la saga può interpretare il tutto come una frase d’amore, ma chi conosce il vero rapporto tra Harry e Hermione (amicizia senza secondi fini) capisce il vero e triste messaggio della canzone.

Ciò di cui si parla è un amore non corrisposto, unilaterale, una vera e propria friendzone che lascia una cicatrice nel cuore dell’innamorato.


“Petrolio” – Cranio Randagio

“Petrolio” è forse il singolo più famoso di Vittorio Bos Andrei, in arte Cranio Randagio, giovane rapper scoperto da Mika a X-Factor e tragicamente scomparso a soli 21 anni.

Questa canzone in particolare, segnalataci da violetiseshell, assume ancora più significato dopo quel terribile evento. In alcuni punti sembra quasi una previsione, e la frase che contiene un riferimento a Harry Potter, e in particolare al Mantello dell’Invisibilità indossato dal protagonista, non fa eccezione:

Dice che il talento vale il doppio quando è in copertina

Non ci arriva che mi dovrei ricoprire di mantelli come Harry fino a scomparire

Cranio probabilmente intendeva dire che non sarebbe mai sfondato, che sarebbe in qualche modo “scomparso”, risucchiato dalla scena. O, al contrario, per emergere avrebbe dovuto scomparire, nel senso di coprire la sua vera identità.


“A forma di fulmine” – Le luci della centrale elettrica

Le luci della centrale elettrica è un progetto fondato dal cantautore Vasco Brondi e rappresenta una pietra miliare nella storia dell’indie rock in Italia. Dal loro ultimo album prima dello scioglimento del progetto, intitolato “Terra” e datato 2017, è stato estratto il singolo “A forma di fulmine”, che già dal titolo suggerisce qualcosa agli appassionati di Harry Potter.

Pur non essendo un richiamo diretto e univoco alla saga, ci piace pensare che nella mente di Vasco ci sia stata (anche) la storia di Harry Potter nel momento in cui ha scritto questa canzone. La frase che più di tutte può portare a questa interpretazione si trova verso la fine del brano:

Possiamo crescere ma ricordare per sempre

La tua piccola cicatrice a forma di fulmine

Poi continuare a vivere

E non avere niente da perdere


“Così stupidi” – Ernia

Matteo Professione, in arte Ernia, è fan della saga di Harry Potter fin da bambino. La Camera dei Segreti è stato il primo libro che ha letto in assoluto, come ha dichiarato in quest’intervista (dal minuto 8:10 in poi).

Nel suo ultimo album “Io non ho paura”, precisamente nel brano “Così stupidi”, il rapper milanese nomina la Scuola di Magia e Stregoneria dove si svolgono le avventure della saga:

E quale sia l’argomento tu parli, tanto che importa?

È così fantasia, tuttologia, non è manco materia ad Hogwarts

Ernia si scaglia così contro la società odierna e contro chi si professa “tuttologo” fingendo di conoscere argomenti riguardo ai quali è ignorante. Il fenomeno è certamente stato amplificato dall’avvento dei social.

Secondo lui, questa “tuttologia” non può trovare spazio neanche in una scuola fittizia in un mondo magico, tanto sono fantasiosi i discorsi portati avanti da questi individui. Si ringrazia sangio.2005 per la segnalazione.


“Brr brr” – Rkomi

Anche Rkomi ha parlato di Harry Potter in un suo brano. Si tratta di “Brr brr”, brano dell’album “Io in terra”. Il riferimento è presente nel ritornello della canzone, dove il protagonista semplicemente è in attesa di un messaggio da parte dell’amata, proprio come Harry aspetta le notizie dalla sua civetta Edvige.

Edvige, aspetto un tuo messaggio


“Acqua (malpensandoti)” – Tedua

La civetta di Harry viene nominata anche in questa reinterpretazione del brano “Malpensandoti” di Dargen D’Amico a opera di Tedua, segnalataci da saporitoandrea.

Guardami le ali ferite lungo la superficie

Che sbatto sul vetro come Edvige

Quando ti porto brutte notizie

Piccione viaggiatore se intercetta le notifiche

Tedua si trova quindi nella situazione in cui è costretto a dare una cattiva notizia a qualcuno (forse la donna amata), ma nel farlo sbatte sul vetro, nel senso che non riesce a farlo perché se ne pente.


“Nulla di” – Lazza

“Nulla di” è un brano di “Sirio”, l’ultimo album di Lazza, il rapper pianista, che nelle sue produzioni unisce sonorità classiche alla modernità del rap e della trap.

Giravo l’Italia, sì, con le Nord

Ora non fai il nome mio come Voldemort (Yeah)

Lazza fa riferimento al suo passato, in cui girava nei dintorni di Milano a bordo dei convogli di Trenord, paragonandolo al presente in cui si è fatto un nome.

Qui vi proponiamo il brano nella versione “Concertos”, cioè con la base suonata soltanto con il pianoforte. Si ringrazia giacomoprimo___.


“Sì, lei è” – Matteo Faustini

Il giovane cantautore e maestro di scuola elementare Matteo Faustini ha scritto quella che in pratica è un’ode alla musica, paragonandola a una bella donna. Alla fine, con tanto di citazione a Olivander, afferma che è la musica a scegliere il cantante dal quale viene composta e non viceversa:

Come Harry Potter e le bacchette

Non sei tu ma è lei che ti sceglie

Si tratta di una frase semplice ma efficace per capire il meccanismo dell’ispirazione. Ringraziamo giulia_petesi per la segnalazione.


“Tanta roba” – Club Dogo

Nella seconda parte vi avevamo segnalato un riferimento a Harry Potter a opera di Jake La Furia. Lo stesso Jake, però, aveva nominato la saga anche ai tempi dei Club Dogo, precisamente in “Tanta Roba”, dell’album “Dogocrazia”.

Nel pezzo, la (loro) musica viene paragonata alle sostanze stupefacenti

Milano il Dogo se la f*tte

Con tanta roba che fa più magie della bacchetta di Harry Potter


Come già accaduto, è molto probabile che ci siano ancora altri riferimenti a Harry Potter che ci sono sfuggiti. Quindi attendiamo ancora i vostri commenti!

Commenti

×