Nel corso della saga abbiamo incontrato un’incredibile varietà di maghi e di streghe, sia buoni che cattivi.
Ognuno di loro, come si è facilmente potuto notare, aveva potenza e abilità magiche più o meno fuori dall’ordinario; basti pensare ai poteri supremi di stregoni del calibro di Silente e Lord Voldemort, per poi scendere ai livelli inferiori (ma sempre eccezionali) di Minerva McGranitt e Bellatrix Lestrange… per giungere ai più sfigati come Stan Picchetto e Peter Minus.
Ma cosa ha distinto questi maghi e queste streghe gli uni dalle altre? Sicuramente possiamo sfatare il mito Purosangue > Mezzosangue > Nati Babbani, visto che Bellatrix le prende di brutto sia dal suo capo che dal preside di Hogwarts. Sono forse alcuni, allora, nati con potenza e abilità fuori dal comune e altri invece no? È stata solo questione di fortuna? Vi ho già dato un indizio nell’introduzione, tramite il quale potreste arrivarci da soli, ma tra poco provvederò a spiegarvelo meglio. Laddove non ci arriverete da soli, l’unione farà la forza!
La differenza tra potenza e abilità magica
Prima di tutto, penso sia opportuno definire quale sia la differenza tra potenza magica e abilità magica, in modo che, proseguendo con l’articolo, non esista il rischio che facciate confusione.
L’abilità magica è la capacità di una persona di sapersi destreggiare più o meno facilmente nei più vari tipi di magia. Tanto più una persona ha una mentalità aperta ed ha una buona elasticità mentale, tanto più la sua abilità magica sarà alta.
La potenza magica, uno potrebbe dire a senso, è quanto potenti sono gli incantesimi che un mago riesce a produrre. È esatto in parte. La potenza magica è, in realtà, la quantità di magia che un mago ha nel sangue (cosa che, naturalmente, si riflette poi sulla potenza degli incantesimi lanciati, ma è solo una conseguenza).
Si può notare che potenza e abilità sono doti innate e quindi uno giustamente può pensare che o ci nasci o cavoli tuoi. Ed è così, infatti. Nulla però vieta a un normodotato o anche a un mago pesantemente penalizzato di impegnarsi assiduamente per migliorare le proprie capacità. Certo, uno Stan Picchetto impiegherebbe chissà quanti secoli per diventare come Albus Silente, quindi morirebbe prima di essere giunto a metà strada, ma nessuna legge avrebbe impedito di riuscirci ad una Minerva McGranitt, se solo da giovane lo avesse voluto.
Passiamo adesso a classificare vari maghi e streghe, elencando i loro rispettivi gruppi in ordine di potenza e abilità.
Nota: per convenzione, definirò con maghi/streghe di primo/secondo/terzo ordine rispettivamente Silente e Voldemort, Minerva e Bellatrix e, infine, Stan e Minus.
Il primo ordine
Albus Silente e Lord Voldemort: due dei due maghi più potenti che siano esistiti dai tempi dei fondatori di Hogwarts. La loro vita (chi per un verso, chi per un altro) è stata costellata di ripetuti successi, la loro potenza e le loro abilità sono divenute leggenda e che sarebbero diventati due grandissimi maghi si poteva già intuire dai loro stupefacenti successi accademici. Vediamoli meglio uno per volta.
Albus Silente
Quel che si dice “genio e sregolatezza”, Albus Silente dimostrò una spiccata attitudine per la magia sin da giovane. Durante la sua carriera scolastica, prese Eccezionale ad ogni suo GUFO e MAGO e divenne Prefetto e Caposcuola. Vinse anche molti premi speciali, fu messo in contatto con i migliori maghi e streghe della sua epoca e svariati suoi studi (grazie ai quali finì sulle figurine delle Cioccorane) furono riconosciuti come così importanti e rivoluzionari da essere pubblicati sulle riviste più importanti.
Si specializzò in tutti i campi esistenti della magia (tranne la Divinazione, per cui ha sempre nutrito dei dubbi), divenendo particolarmente abile in Incantesimi, Difesa contro le Arti Oscure e, soprattutto, Trasfigurazione. Inoltre, imparò svariate lingue magiche e fu riconosciuto come il più abile Legilimens e Occlumante sin dai tempi di Salazar Serpeverde, forse alla pari solo con Lord Voldemort. Fu insignito dell’Ordine di Merlino, Prima Classe.
Lord Voldemort
Il più grande Mago Oscuro di tutti i tempi ha vissuto una vita molto simile a quella di Silente: Prefetto, Caposcuola e nessun GUFO e MAGO inferiore all’Eccezionale. Una volta lasciata Hogwarts, però, anziché approfondire le normali materie di studio, si dedicò anima e corpo alle Arti Oscure, nella disperata missione di perfezionare e potenziare l’incantesimo di creazione degli Horcrux e di accrescere i suoi poteri fino al limite, in modo da poter diventare il più potente stregone del mondo. Cosa che, in effetti, riuscì a fare.
Il secondo ordine
Minerva McGranitt e Bellatrix Lestrange. Due streghe incredibilmente dotate, anche loro con poteri fuori dall’ordinario, seppur neanche lontanamente paragonabili ai livelli dei loro superiori. Procediamo singolarmente anche con loro.
Minerva McGranitt
Chi non ama la più potente strega dell’era moderna? Eppure sempre tale non è stata. Da giovane frequentò Hogwarts (con ottimi voti, come potete immaginare). Tuttavia, non sperimentò mai incantesimi di qualche sorta: si limitò semplicemente a specializzarsi nella sua materia preferita sotto la guida del suo insegnante a Hogwarts, Albus Silente, che la aiutò anche a diventare Animagus (potrebbe interessarti questo articolo sugli Animagi).
Lasciata Hogwarts, fece una rapida carriera al Ministero, finché Silente divenne preside; a quel punto, gli fece richiesta per il suo vecchio posto di docente di Trasfigurazione. Da allora, senza tenere in conto la sua triste, travagliata vita sentimentale, ha sempre vissuto ad Hogwarts in veste di docente. Dopo la morte di Voldemort, divenne preside e, per aver tenuto testa a quest’ultimo ed essere stata una figura chiave durante la Battaglia di Hogwarts, fu insignita dell’Ordine di Merlino, Prima Classe e fu inserita tra le figurine delle Cioccorane.
Bellatrix Lestrange
Tocca adesso alla più gnocca del Mondo Oscuro. La migliore luogotenente di Lord Voldemort è stata sicuramente la strega più scellerata dell’era moderna, ma anche indubbiamente una delle più abili e formidabili. Della sua carriera scolastica non si sa molto, ma, viste le sue capacità, quasi sicuramente ottenne con facilità voti abbastanza alti.
Abbandonata Hogwarts, si unì ai Mangiamorte e divenne l’allieva personale di Voldemort, il quale le insegnò i più vari e potenti generi di incanti e maledizioni oscure, destinandola dunque a divenire la sua miglior combattente. Divenne presto abbastanza potente da riuscire a tenere testa ai più grandi tra i membri dell’Ordine della Fenice e del corpo Auror, come il cugino Sirius e la nipote Ninfadora (che riuscì anche ad ammazzare), Alastor Moody e Kingsley Shacklebolt. Grazie a questo enorme potere, acquisì una grande fiducia in se stessa… cosa che le fece sottovalutare Molly Weasley che ne approfittò per farla fuori.
Il terzo ordine
Ed eccoci, infine, a parlare della crème de la crème degli imbranati. Maghi che nella loro vita hanno compiuto un buon incantesimo ogni dieci lanciati e, talvolta, quell’unico non era nemmeno utile. In quanto a potenza e abilità ma anche a cervello, in due, questi tizi non fanno un decimo di quelli del second’ordine… ma non c’è bisogno che io ve lo dica. Avanti, popolo!
Stanley “Stan” Picchetto
Di lui non si sa niente, neanche se abbia frequentato Hogwarts (anche se probabilmente sì, come tutti i maghi inglesi). L’unica cosa nota è che il nostro caro bigliettaio del Nottetempo è così rincoglionito che se conversasse con un mostro di pazienza come Voldemort, probabilmente farebbe prima a cadere stecchito che a dire “Mio Signore”. Lo sfiderei a Schiantare qualcuno per vedere se ci riesce. Ma se non lo fa con l’autobus, mi sa…
Peter Minus
Il vigliacco per eccellenza. Il più squallido e deprecabile personaggio della saga, arrivato a vendere i suoi amici per salvare la sua pellaccia schifosa (Grifondoro e Tassorosso ipocriti, io avrei fatto lo stesso e loro idem, hanno poco da fare i santi. W i Serpeverde, almeno sono schietti).
Ehm, ok, orgoglio casereccio a parte…
Minus è stato un mago che, in 38 anni di vita, ha compiuto solo tre incantesimi degni di nota: quello che ha fatto saltare una strada, permettendogli di sfuggire a Sirius Black dopo l’omicidio dei Potter, quello per stregare Bertha Jorkins e portarla da Lord Voldemort e, se vogliamo, anche se era in comitiva, quello per creare la Mappa del Malandrino (potrebbe interessarti, al riguardo, questa piccola curiosità). Per il resto, non è mai riuscito a compiere niente di niente senza che ci fosse qualcuno a spiegargli passo per passo come fare.
Ma allora da cosa dipendono potenza e abilità?
Proprio non ci arrivate? Va bene, vi rispondo io. La risposta è l’intelligenza.
L’intelligenza è la capacità fondamentale di un mago. Puoi avere nel sangue tutta la magia che vuoi (potenza), ma se non sei abbastanza intelligente da capire tutte le sottigliezze e le implicazioni dei vari incantesimi (abilità), non sarai mai in grado di evocare nemmeno un Wingardium Leviosa.
Si noti che la potenza magica non dipende da nulla, è un semplice dono di natura; tuttavia, è indirettamente dipendente dall’abilità magica (e quindi dall’intelligenza), in quanto anche il mago più potente, avendo un’abilità nulla, sarebbe praticamente un magonò.
Riferendoci ai personaggi elencati, si può notare come Silente e Voldemort abbiano un’intelligenza smisurata e, beneficati da un alto livello di potenza, abbiano raggiunto livelli difficilmente toccati da altri maghi nella storia.
Si può notare che Minerva e Bellatrix, anche loro molto intelligenti ma non altrettanto dotate rispetto ai primi due maghi in quanto a magia nel sangue, si siano sapute distinguere nella storia magica, diventando personalità di spicco nelle rispettive fazioni.
Infine, ribadendo che l’intelligenza di Minus e Picchetto rasentava il nulla, faccio notare che, in conseguenza, le loro abilità magiche erano pressoché inesistenti. Quanto alla loro potenza magica, possiamo fare due distinzioni. Stan Picchetto non ne aveva molta: infatti abbiamo visto, nel capitolo dei Sette Potter, che non sapeva lanciare nemmeno uno Stupeficium; quanto a Minus, sappiamo che di potenza doveva averne tanta, perché è diventato Animagus, ha fatto saltare una strada intera e ha lanciato un Avada Kedavra che, come detto dal falso Moody, necessita di essere sostenuto da una grande potenza magica per essere lanciato.