Possiamo dire con certezza che, da Harry Potter e il Calice di Fuoco, la saga viene immersa in un’aura di oscurità: Voldemort è tornato, Cedric Diggory viene ucciso a sangue freddo davanti agli occhi increduli di Harry e il male torna in carne e ossa. Quel presagio di pericolo, che nei primi film sembrava così lontano, ora è reale e nell’Ordine della Fenice ci troviamo faccia a faccia con alcuni dei momenti più toccanti dell’intera saga.
Dopo un fine anno così, per Harry sarà difficile tornare alla sua vita di tutti i giorni, soprattutto a causa di tutti gli eventi trascorsi: dalla comparsa di due Dissennatori, al processo per l’utilizzo dell’Incanto Patronus, alle voci che si sono sparse sulla presunta falsità del ritorno di Lord Voldemort, e alla Umbridge – e chi più ne ha più ne metta. Insomma, sembra che nell’Ordine della Fenice, per Harry e i nostri beniamini, la vita abbia in serbo solo ostacoli, alcuni meno superabili di altri.
Possiamo quindi definire questo come l’inizio del periodo più cupo non solo per Harry, ma per tutto il mondo magico e anche per noi lettori, messi faccia a faccia con alcuni dei momenti più emozionanti dell’intera saga. Vediamo quali.
La foto dell’Ordine della Fenice originario
In questo caso facciamo riferimento alla versione cinematografica del quinto libro, in cui non è Malocchio Moody a mostrare a Harry la foto dell’Ordine della Fenice originario, bensì il suo padrino Sirius Black.
Nell’immagine vediamo tutti i membri dell’Ordine, compreso il traditore Peter Minus posizionato tra James e Lily Potter (il che non può non provocarci una morsa allo stomaco).
Sono tutti lì, sereni, probabilmente inconsapevoli del destino che toccherà a molti di loro, uniti da un unico desiderio: abbattere le forze oscure.
Bisogna ringraziare la trasposizione cinematografica per averci dato la possibilità di osservare dagli occhi di Harry quest’immagine, senza limitarci a immaginarla dalle parole di J.K. Rowling.
La visione su Arthur Weasley
Sin dall’inizio ci rendiamo conto che, dopo la notte al cimitero, le menti di Harry e Voldemort sono ormai inevitabilmente connesse e che il Signore Oscuro è addirittura riuscito a penetrare all’interno della mente del giovane mago.
Tra i vari incubi che tormentano la mente di Harry, però, quello che lascia sconvolti anche noi lettori è quello su Arthur Weasley: l’ironico padre di famiglia, affascinato dalle papere di gomma e un po’ goffo, attaccato da un serpente e in pericolo di vita.
L’angoscia nel vedere un personaggio innocente e a cui tutti siamo affezionati, come il Signor Weasley, attaccato brutalmente ci ha sicuramente fatto rendere conto – come uno scossone – che nessuno, davvero nessuno, è al sicuro ormai.
I ricordi di Severus Piton
Proprio per questo motivo, Severus Piton decide di insegnare al giovane mago l’arte dell’Occlumanzia, in modo da riuscire a tenere “chiuso fuori” il Signore Oscuro.
Tuttavia, dopo una serie di lezioni con continue provocazioni nei suoi confronti, sarà Harry a penetrare per un attimo nella mente di Severus, riuscendo a intravedere il suo peggior ricordo.
«Protego!»
Piton barcollò, la sua bacchetta volò verso l’alto, lontano, e all’improvviso la mente di Harry si riempì di ricordi non suoi: un uomo dal naso adunco che urlava contro una donna che cercava di difendersi, mentre un bambino piccolo coi capelli neri piangeva in un angolo… un adolescente dai capelli unti sedeva solo in una camera buia, puntando la bacchetta al soffitto per ammazzare le mosche… una ragazza rideva mentre un ragazzo ossuto tentava di cavalcare una scopa imbizzarrita…
«BASTA COSÌ!»
Da qui iniziamo a intravedere anche noi, come uno spiraglio, un frammento della giovinezza di Severus Piton, tormentata proprio dalle persone più care a Harry: suo padre James, il suo padrino Sirius, Remus Lupin e Peter Minus.
La morte di Sirius
Dopo una finta visione che vedeva Sirius Black torturato da Lord Voldemort, che quest’ultimo aveva abilmente figurato nella mente di Harry, il giovane mago e alcuni dei membri dell’Esercito di Silente accorrono all’Ufficio Misteri per salvarlo.
Tuttavia non è altro che una trappola e ad attenderli vi è una schiera di Mangiamorte, da cui verranno tratti in salvo grazie all’Ordine della Fenice accorso prontamente lì.
Ed è proprio in quel momento, durante una frenetica battaglia, che Sirius verrà colpito dalla sua sadica cugina Bellatrix Lestrange, cadendo oltre il velo della morte.
«Avanti, puoi fare di meglio!» le gridò, la voce echeggiante nella vastissima sala.
Il secondo getto luminoso lo colpì in pieno petto. La risata non gli si era ancora spenta sul viso, ma il colpo gli fece sgranare gli occhi.
[…]
Sirius parve impiegare un’eternità a toccare terra: il suo corpo si piegò con grazia e cadde all’indietro oltre il velo logoro appeso all’arco.
Harry colse un misto di paura e stupore sul suo volto sciupato, un tempo così attraente, mentre varcava l’antica soglia e spariva dietro il velo, che per un momento ondeggiò come scosso da un forte vento, poi ricadde immobile.
Udì l’urlo di trionfo di Bellatrix Lestrange, ma sapeva che non significava niente… Sirius era solo caduto al di là dell’arco, da un momento all’altro sarebbe ricomparso…
Ma Sirius non ricomparve.»
Harry è disperato e non accetta che anche l’ultimo membro della sua famiglia, colui che forse poteva avvicinarlo in qualche modo ai suoi genitori, sia andato via per sempre, proprio ora che avevano deciso di andare a vivere insieme. E noi siamo disperati quanto lui.
“…Non conoscerai mai l’amore, o l’amicizia”
Infine, anche qui ricordiamo una scena appartenente al film de L’Ordine della Fenice: Harry è stremato, Sirius è appena stato ucciso davanti ai suoi occhi, mentre Voldemort è giunto in carne e ossa sul posto, divenendo un tutt’uno con Harry dopo un duello con Albus Silente.
Harry riuscirà a scacciarlo grazie a un’arma più potente di qualunque altra: l’amore, che Voldemort non ha mai conosciuto in nessuna forma.
“Harry, non conta quanto siete simili, ma quanto non lo siete”
[…]
“Tu sei il debole…E non conoscerai mai l’amore, o l’amicizia…E mi dispiace per te”
É commovente vedere come Harry riesca a trovare ancora del bene nella sua vita nonostante la perdita devastante del suo padrino avvenuta poco prima, al punto da riuscire a scacciare il Signore Oscuro dalla sua mente.
In qualità di lettori abbiamo accompagnato Harry e i suoi compagni lungo un percorso in salita e ricco di ostacoli che, assieme a lui, abbiamo imparato a fronteggiare. Da qui in poi il percorso non sarà facile, ma, come dice Harry, “Noi abbiamo qualcosa che Voldemort non ha”.