Vanya Hargreeves è forse il personaggio più controverso e interessante della serie Netflix The Umbrella Academy. Lord Voldemort non ha bisogno di presentazioni. Possono questi due personaggi essere considerati come due facce della stessa medaglia? Scopriamolo insieme.
In un nostro articolo che potete trovare qui, abbiamo smistato i protagonisti della serie The Umbrella Academy nelle case di Hogwarts. Per la storia personale e l’evoluzione nel corso della prima stagione, Vanya Hargreeves è stata collocata in Serpeverde. Il suo percorso, inoltre, è molto simile a quello di tanti Serpeverde celebri, tra cui Lord Voldemort.
Senza un ulteriore approfondimento, questa affermazione potrebbe lasciare di stucco molti lettori, lo sappiamo. Ecco dunque che arriva in vostro soccorso un’analisi dettagliata dei due personaggi in questione. Al termine dell’articolo saremo in grado di decidere se davvero Vanya Hargreeves e Lord Voldemort possono essere considerati due facce della stessa medaglia.
ATTENZIONE: questo articolo contiene spoiler delle prime due stagioni di The Umbrella Academy!
Una nascita strana
Vanya Hargreeves è la Numero Sette dell’Umbrella Academy, la squadra di supereroi messa insieme nell’omonima serie da Sir Reginald Hargreeves. Apparentemente senza gli strabilianti poteri degli altri componenti della famiglia, trascorre tutta la propria vita all’ombra dei fratelli. Tuttavia, si scoprirà essere a fine stagione forse il membro potenzialmente più devastante della squadra.
Voldemort non ha bisogno di presentazioni. Sentiamo parlare di lui fin dai primi capitoli della Pietra Filosofale, ma conosciamo inizialmente davvero pochi dettagli della sua vita precedente all’arco narrativo della saga.
Soltanto con Il Principe Mezzosangue riusciamo finalmente a mettere insieme alcuni dei frammenti che ricostruiscono la storia travagliata di questo personaggio, in aggiunta a quanto appreso nella Camera dei Segreti.
Grazie ai ricordi che Silente mostra a Harry, scopriamo che la nascita di Voldemort è stata, in un certo senso, resa possibile grazie alla magia. Come molte teorie volte a spiegare la malvagità del Signore Oscuro amano ricordare, egli non è frutto dell’amore tra Merope Gaunt e Tom Riddle. Esiste solo grazie al filtro che la prima ha somministrato all’ignaro babbano.
È proprio in questo piccolo e all’apparenza insignificante dettaglio che possiamo ravvisare il primo punto di contatto tra Vanya e Voldemort. Possiamo dire che anche la nascita di Vanya, infatti, sia avvenuta in circostanze se non magiche quantomeno paranormali. Insieme ad altre 43 donne sparse in tutto il mondo, la madre biologica di Vanya si è trovata a dover partorire all’improvviso, senza essere incinta fino a un attimo prima.
Un’infanzia da dimenticare
Dopo essere venuti al mondo in circostanze decisamente particolari, sia Vanya che il piccolo Tom Riddle trascorrono un’infanzia infelice, che costituirà la base della loro evoluzione in negativo.
Da una parte, Vanya viene completamente trascurata da Sir Reginald, il padre adottivo. Per via della sua apparente mancanza di poteri è infatti trattata da quest’ultimo alla stregua di un acquisto effettuato per errore. La ragazza è poi inevitabilmente emarginata anche dai fratelli, non condividendo con loro i pericoli e le emozioni delle missioni che l’Umbrella Academy quotidianamente affronta.
Non ritenendosi speciale come gli altri Hargreeves, a Vanya non rimane che concentrarsi sul suo unico talento, il violino. Lo strumento diventa la valvola di sfogo di ogni dispiacere della bambina, che continua a suonarlo fino a diventare un’eccellente professionista da adulta.
Dall’altra parte troviamo Tom Riddle, cresciuto solo e senza amici nell’orfanotrofio londinese in cui Merope l’ha partorito. Qui, il bambino scopre di essere diverso dagli altri, speciale in qualche modo. Capisce di riuscire a piegare i serpenti al proprio volere e di potersi vendicare, grazie ai propri poteri, degli altri bambini dell’orfanotrofio che lo isolano a causa della sua malvagità.
Diversamente da quanto accade a Vanya, Voldemort viene quindi emarginato non in quanto normale tra persone dotate di poteri, ma perché è speciale e in grado di fare cose che gli altri giudicano strane e pericolose. Inoltre, fin da subito il piccolo Tom Riddle rivela la propria indole crudele, mentre Vanya si limita a incassare ogni colpo senza reagire, nascondendo e continuando a covare il proprio risentimento fino all’età adulta.
Il Male come cura
Dopo un’infanzia tanto travagliata, c’è un momento nella vita adulta di Voldemort e Vanya in cui entrambi intraprendono la strada del Male. Entrambi se ne servono come di un anestetico per sfogare il risentimento, il rancore e la sofferenza accumulati nel corso degli anni e incanalare questi sentimenti verso la loro vendetta.
Come scopriamo durante le lezioni di Silente con Harry nel Principe Mezzosangue, una volta giunto a Hogwarts Tom Riddle diventa uno studente modello. Conquistati i cuori di professori e studenti, riunisce intorno a sé una cerchia di accoliti zelanti. Questi ultimi giocano un ruolo non indifferente nell’ingigantire il suo ego e nutrire la sua inclinazione verso il Male.
È in questo periodo che Tom scopre che il padre non ha mai frequentato la scuola di magia ed è quindi, ai suoi occhi, un semplice babbano. Inizia quindi a investigare sul passato di Merope, fino a quel momento giudicata indegna di attenzioni. Solo parlando con lo zio Orfin Gaunt, il giovane Riddle scopre che il padre ha abbandonato la madre incinta una volta svaniti gli effetti del filtro d’amore.
A questo punto, Tom decide di cancellare ogni traccia del proprio passato babbano. Assume, quindi, il nome di “Lord Voldemort” e suggella la sua definitiva transizione al Male con l’omicidio della famiglia Riddle a Little Hangleton.
Concentrandoci invece su Vanya, bisogna riconoscere in questo caso l’assenza di un’indole innatamente crudele. Anche la ragazza si rivolge al Male in cerca di una cura per il proprio dolore e risentimento. Ciononostante, non vi è predisposta e soprattutto non c’è nulla di graduale.
Come Voldemort, anche Vanya al termine della prima stagione della serie si libera della propria identità di Numero Sette. Diventa “Il Violino Bianco”, ma lo fa in un’esplosione di malvagità dettata dall’accumulo dei torti subiti dalla propria famiglia e dalla società in cui vive.
Anche in questo caso, l’appoggio e il sostegno di Leonard Peabody si rivelano fondamentali per nutrire l’ego e i sentimenti negativi di Vanya, fino a convincerla della propria superiorità rispetto ai fratelli. Tuttavia, non c’è nulla di premeditato nelle azioni della ragazza. La sua è solo una cieca furia vendicativa e distruttiva che la porta a tagliare la gola alla propria sorella e a causare l’apocalisse.
Due facce della stessa medaglia?
Dopo aver ripercorso l’evoluzione dei due personaggi, possiamo dunque considerare Lord Voldemort e Vanya Hargreeves due facce della stessa medaglia?
I punti di contatto, come abbiamo visto, sono diversi. Entrambi sono nati in circostanze particolari; hanno avuto una triste infanzia che ne ha determinato l’evoluzione in negativo; e si sono votati al Male per desiderio di vendetta.
Eppure, un’unica grande differenza rende Voldemort e Vanya più diversi che mai. E questa, come direbbe il caro vecchio Albus Silente, è l’amore. A differenza del Signore Oscuro, incapace di provare affetto di alcun tipo, Vanya non ha di per sé un’indole crudele. Tutte le azioni compiute, per quanto terribili, possono essere giustificate come conseguenze dal profondo dolore causato dalle persone che Vanya ama di più al mondo.
Ne è conferma l’evoluzione di questo personaggio nella seconda stagione di The Umbrella Academy (di cui potete trovare qui una recensione). Avendo perso la memoria e non ricordando nulla di quanto accaduto nel giorno dell’apocalisse nel 2019, Vanya si costruisce a Dallas del 1963 una nuova vita, prendendosi cura del piccolo Harlan e innamorandosi di Sissy. Inoltre, una volta recuperata la memoria, riesce a riparare del tutto il rapporto con i fratelli, unendosi a loro nel tentativo di evitare una nuova apocalisse.
Nonostante Voldemort e Vanya abbiano avuto percorsi di vita molto simili, possiamo dunque concludere che i due personaggi non siano da considerarsi due facce della stessa medaglia. Ancora una volta, un sentimento spesso trascurato e sottovalutato come l’amore basta e avanza a fare la differenza.