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La recensione di Animali Fantastici 3: I segreti di Silente

18 Maggio 2022 ceci-russ 6 min read

La recensione di Animali Fantastici 3: I segreti di Silente

18 Maggio 2022 Minerva 6 min read

Cerchiamo di dare un giudizio complessivo e il più oggettivo possibile sul terzo capitolo della saga di Animali Fantastici: I segreti di Silente.

Non è di certo un compito semplice, dare un giudizio su un film che è parte di un mondo a cui tutti noi siamo così tanto affezionati. Si rischia di essere fin troppo buoni o, al contrario, eccessivamente severi. Il tentativo, però, è da fare: a voi la nostra recensione de I segreti di Silente.

Le note dolenti e controverse: sceneggiatura e regia

Via il dente, via il dolore: cominciamo con gli aspetti più negativi de I segreti di Silente. Un peccato che siano due delle componenti più importanti di un film.

Sviluppo dei personaggi e storyline

Proviamo però a fare qualche riflessione sugli aspetti meno “soggettivi”. Innanzitutto, e indubbiamente, sceneggiatura e regia sono gli aspetti più deboli di questo film, se paragonati a quelli di cui abbiamo parlato finora. Alcune scelte di regia, ad esempio lo sviluppo di personaggi come Queenie e Yusuf, lasciano molto a desiderare.

Per non parlare degli stacchi, un po’ troppo bruschi per riuscire a seguire la trama senza alcun inciampo. Un attimo prima ci troviamo in un luogo, l’attimo dopo siamo dall’altra parte del mondo, e spesso questi salti non vengono introdotti in modo esaustivo.

E non è che di tempo non ce ne fosse, anzi. Tutto sommato, I segreti di Silente non è un film che corre, è un film che si prende le sue lunghe pause, che si permette di aprire diverse storyline, per poi, purtroppo, non dar loro giustizia. Determinati personaggi vengono lasciati alla deriva, introdotti e ingiustamente trattati. Di ruoli inutili quanto quello di Yusuf, dicevamo, ne abbiamo visti davvero pochi, nella storia, e la conversione (con conseguente perdono) di Queenie risulta fin troppo rapida.

Abbiamo poi alcune sequenze che lasciano davvero a desiderare. Per quanto sia divertente guardare Newt che fa una delle sue danze per incantare l’orripilante, ma buffa, creatura magica di turno, la cattura di Theseus ha avuto ben poca utilità all’interno della storia.

Una trama un po’ troppo confusionaria e un film “riparatore”

Per fare un altro paio di esempi, spiegati davvero male sono l’abilità di Grindelwald di prevedere il futuro (a conti fatti l’elemento fondamentale del film) e la natura del legame che connette Grindelwald a Silente (il secondo elemento più importante del film). Come funziona realmente il loro patto di sangue, e perché infine si rompe? Non è per nulla chiaro.

La sensazione è che manchi del tutto una organicità nella trama, che il regista (David Yates) abbia dovuto adattare una sceneggiatura assai carente di contenuto e di equilibrio rispetto ai film precedenti. E sappiamo bene il disastro compiuto da quest’uomo in circostanze in cui di materiale e di equilibrio ne aveva in abbondanza!

La sensazione è, inoltre, che questo film sia servito soltanto ad aggiustare le profonde crepe aperte dal secondo capitolo. Il problema è che la Warner Bros. non si può permettere di “sprecare” un film intero per rimediare ai danni compiuti col precedente, visto soprattutto il tempo che ci è voluto perché I segreti di Silente finalmente uscisse nei cinema. Un parto lungo quattro anni che ha dato alla luce un prodotto appena sufficiente, a tratti lento, sicuramente un po’ troppo confusionario.

Una rivelazione che da bomba diventa miccetta

Infine, la grande rivelazione del film, la vera identità di Credence, viene quasi sminuita per concentrarsi sul rapporto fra Silente e Grindelwald, come se l’idea iniziale di rendere Aurelius un personaggio centrale fosse stata all’improvviso messa da parte. Credence si aggira sul set come un’ombra del personaggio che poteva essere, con una (finalmente chiara) identità che è ben poco rilevante nel grande disegno della saga.


Promossi a pieni voti: effetti speciali e costumi

Passiamo ora agli aspetti decisamente più positivi e riusciti del film. Nessuno può davvero lamentarsi di questi due primi elementi della realizzazione tecnica della saga di Animali Fantastici, e a maggior ragione di questo terzo capitolo. Gli anni passano, gli effetti speciali migliorano esponenzialmente e il risultato si vede.

Rispetto alla nostra amata saga di Harry Potter, il salto di qualità è palese, anche se non tutto è realizzato unicamente con la CGI (date un’occhiata qui, se siete curiosi). Magia, creature magiche e incantesimi, duelli e spettacolari scene di azione, tutto questo è reso sul grande schermo alla perfezione, tanto da risultare uno degli aspetti davvero vincenti del film.

Tuttavia, gli effetti visivi non sono il risultato soltanto di un green screen (leggete qui per scoprire come funziona questa tecnica). Il piacere estetico di un film è dato anche dai costumi e non dimentichiamoci del fatto che Animali fantastici e dove trovarli si è aggiudicato un Oscar per i migliori costumi.

Si tratta del primo premio Oscar per un film che è parte del Wizarding World. La mano che ha firmato l’abbigliamento del primo e del secondo film della saga di Animali Fantastici, Colleen Atwood, è quella che ha creato i costumi anche per I segreti di Silente, e la qualità non è andata perduta.


I grandi immortali: cast e colonna sonora

Se dovessimo scegliere un solo aspetto per cui tutti sarebbero davvero dispiaciuti di una eventuale cancellazione dei prossimi film, questo sarebbe il cast. Gli attori che interpretano i protagonisti di Animali Fantastici hanno preso a cuore la saga e il progetto, dando tutti sé stessi per vestire nuovamente i panni di maghi e streghe del Wizarding World, dopo la fine della saga di Harry Potter.

Fra i soliti grandi ritorni e i nuovi volti, l’interpretazione da parte degli attori del cast è sicuramente uno degli aspetti più positivi di questo film. Soprattutto, dobbiamo ringraziare Jude Law, un grandioso giovane Albus Silente, e (che piaccia o meno) Mads Mikkelsen, che ha saputo indossare le scarpe una volta calzate da Johnny Depp senza che il personaggio di Grindelwald ne risentisse in alcun modo.

Non possiamo non considerare, poi, l’enorme effetto nostalgia dato dalla colonna sonora, uno splendido connubio fra le melodie che tanto amiamo e conosciamo e le nuove musiche create appositamente per la saga di Animali Fantastici.

D’altronde, non il primo che passa ha avuto l’incarico di comporre la colonna sonora di questo film. James Newton Howard torna a scrivere musica per I segreti di Silente, così come ha fatto per i due film precedenti, e anche per la saga di Hunger Games e quella de Il cavaliere oscuro di Nolan… Per dirne soltanto due.


Un bilancio conclusivo

Dopo queste riflessioni, il film è piaciuto o non è piaciuto? A tanti fan è piaciuto, e forse sono più di quelli a cui non è piaciuto. Certamente, dopo I crimini di Grindelwald le aspettative erano basse, dunque più o meno qualsiasi cosa sarebbe risultata assai migliore rispetto al secondo film. In generale, i giudizi positivi su I segreti di Silente superano quelli negativi.

Nonostante i punti deboli di questo film siano proprio la trama e il modo in cui questa trama è stata resa, il film merita di essere visto, anche e soprattutto perché parte di un franchise che, nel bene e nel male, sta portando avanti una eredità.

A livello poi più personale, possiamo discutere sul modo in cui stanno portando avanti questa eredità, se è sufficiente o se la Warner Bros., e con lei J.K. Rowling, dovevano fare di più. Per questo, vi aspettiamo come sempre nei commenti.

Fra criticoni ed entusiasti

Non c’è dubbio che il film sia piaciuto meno dei due precedenti, e gli incassi parlano chiaro. Vero è anche che, dopo quattro anni di attesa, l’interesse di tanti fan è semplicemente calato. Questo di certo ha influito negativamente sull’accoglienza mondiale del film. Inoltre, un gran peso ha avuto l’esclusione di Johnny Depp dal franchise.

Fra i criticoni eccessivi troviamo, tuttavia, coloro che hanno addirittura cercato di boicottare il film, non andando al cinema a vederlo. Oppure coloro che sono andati, ma non riescono a mettere da parte la delusione di vedere un attore diverso vestire i panni di Grindelwald.

A ciò si aggiungano i detrattori di J.K. Rowling (per motivi ben noti, qui trovate l’ultimo episodio) e di David Yates, più o meno spinti a dare un giudizio negativo al film e in generale alla saga di Animali Fantastici.

D’altro canto non dobbiamo farci accecare dal “marchio”: non tutto ciò che riguarda il Wizarding World è di livello, non tutto ciò che ci fa provare nostalgia per un modo che abbiamo amato (e continuiamo ad amare) deve essere apprezzato a prescindere dalla resa.


Come sempre, vi aspettiamo nei commenti con una vostra breve recensione del film. Diteci tutto ciò che avete apprezzato e i motivi per cui, invece, pensate che I segreti di Silente sia un film criticabile. E soprattutto, a conti fatti, il film vi è piaciuto o non vi è piaciuto? Date il via al dibattito!

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