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Magia e incantesimi: una spiegazione scientifica – parte 1

1 Agosto 2022 greg-past 5 min read

Magia e incantesimi: una spiegazione scientifica – parte 1

1 Agosto 2022 Ignotus 5 min read

Far volare o far sparire oggetti e persone, emettere fuoco, acqua, lame invisibili, catene, attirare o respingere oggetti, distruggere ed uccidere, riparare ed evocare. Le magie che un mago può compiere sono veramente tante, alcune più complesse, altre veramente semplici. Ognuno di noi guarda a questi prodigi e invidia la capacità di compierli, eppure difficilmente si mette in discussione la realisticità di tali fenomeni.

Si tratta di magia, di un romanzo di fantasia”: è la risposta che tutti ci diamo, scartando a priori un tentativo di spiegazione. Bene, è proprio quello che faremo in questo articolo: tentare di dare una spiegazione realistica alla magia. E come possiamo, noi babbani, cercare di capire qualcosa che non capiamo? No, non con Wikipedia, ma con la scienza e in particolare la fisica.

DISCLAIMER: Quanto leggerete è concettualmente approssimato per una lettura facile e, si spera, piacevole. Gli argomenti affrontati sono in realtà molto più complessi e tengono conto di molti limiti e variabili.

La levitazione

La prima delle magie che vediamo nel primo capitolo cinematografico è Wingardium Leviosa, incantesimo che permette di far levitare un oggetto a mezz’aria. Come vedremo nei successivi film, esistono incantesimi simili, come il Levicorpus. La spiegazione scientifica per il probabile funzionamento di questo tipo di incantesimi è abbastanza intuitiva: campi magnetici.

La levitazione è un fenomeno che persino i babbani possono ricreare, addirittura si sta mettendo a punto un vero e proprio treno che levita a qualche centimetro da terra. Tutto ciò è possibile grazie al magnetismo ed alle forze che entrano in gioco nei campi magnetici. L’argomento è parecchio complesso per chi non mastica fisica, ma per rendere il tutto molto, ma molto più semplice, possiamo dire che l’incantesimo potrebbe agire sulle cariche elettromagnetiche e magnetiche della materia.

Wingardium Leviosa, la magia che permette la levitazione
La clava che Ron Weasley fa levitare per mettere al tappeto il troll durante il suo primo anno

Magia a tutto campo… magnetico

Ogni campo magnetico possiede due poli, e poli uguali di diversi campi si respingono tra loro. Wingardium Leviosa quindi potrebbe sfruttare la forza di repulsione che vi è tra due poli uguali per permettere all’oggetto di levitare. Per estensione quindi, gli incantesimi di levitazione magnetizzano la materia e la mettono in interazione con i campi magnetici ed elettromagnetici circostanti.

È bene specificare che, nel caso non ci fossero campi magnetici con cui far interagire l’oggetto che vogliamo far levitare, il nostro bellissimo pianeta è provvisto di un gigantesco campo magnetico che lo avvolge e che quindi, con un po’ più di concentrazione, un bravo mago riuscirebbe comunque a fare la sua magia!

Un campo magnetico reso visibile dalla polvere di ferro

Accio!

Se poli uguali tendono a respingersi, poli diversi tendono ad attrarsi. Ecco spiegato un altro tipo di incantesimi! L’incantesimo di Appello è tra le formule che più di tutti ha suscitato l’invidia dei fan! Se alla precedente spiegazione cambiamo l’orientamento dei poli, il gioco è fatto. Un oggetto potrà essere attirato a noi solo perché, attraverso la nostra magia, intensifichiamo e mettiamo in interazione i rispettivi campi magnetici.

Il magnete attira, come per magia, la polvere di ferro sebbene essa sia distante qualche centimetro
Polvere di ferro che viene attratta dal magnete.

Facciamo luce

Per quanto teoricamente fattibili, questi fenomeni richiederebbero una precisione soprannaturale per metterli in pratica. L’attrazione e la repulsione magnetica che si possono osservare oggi non superano alcune decine di centimetri. Stessa cosa non si può dire per una magia altrettanto stupefacente: l’invisibilità.

Il famoso mantello di Harry che permette di essere invisibile, è stato, in piccola parte, ricreato in laboratorio. Si tratta di uno studio davvero interessante di cui parliamo in questo articolo. Al centro dello studio vi è la luce e la sua frequenza, della quale riusciamo a percepire solo una parte. La luce, oltre ad essere la causa di tutto ciò che vediamo, è la particella che viaggia più veloce di ogni cosa nell’universo.


Smaterializzazione

Il fotone (così si chiama la particella) viaggia a circa trecentomila chilometri al secondo. Questa è considerata la velocità massima per antonomasia della materia conosciuta e superarla non è possibile se non si possiede una quantità infinita di energia. I maghi potrebbero viaggiare a velocità molto prossima a quella della luce quando si smaterializzano.

La smaterializzazione e la conseguente materializzazione sono magie che assomigliano in tutto e per tutto ad un teletrasporto e, come suggerisce il nome, comportano la scomposizione della materia e l’immediata ricomposizione in un altro luogo.

Scientificamente questo processo è impossibile, per lo meno ad oggi (forse molto tempo fa sarebbe stato fattibile, nella seconda parte vedremo perché). Perciò, se scartiamo l’ipotesi del teletrasporto, non ci resta che pensare che i maghi riescano a muoversi quasi alla velocità della luce. Questi spostamenti comportano alcune conseguenze davvero strampalate, persino per il babbano che ne ha teorizzato l’esistenza.


La magia dei babbani

Albert Einstein ha infatti scoperto che per un corpo che sta viaggiando alla velocità della luce, il tempo rallenta rispetto ad uno che viaggia a velocità molto minori o è del tutto fermo. Questo fenomeno è una delle conseguenze della Teoria della Relatività generale, la teoria che ha rivoluzionato il mondo della fisica. In un certo senso allora è possibile compiere un viaggio nel tempo, nel futuro per la precisione.

Mettiamo caso che un mago viaggi, per anni e senza fermarsi, a velocità simili a quelle della luce e che poi si fermasse. Quello che noterebbe al suo arresto è che il tempo che è trascorso per lui è molto meno di quello trascorso intorno a lui. Con questo fenomeno della fisica ci avviciniamo ad un’altra magia meravigliosa che vediamo in Harry Potter: il viaggio nel passato.

Una particella speciale, quasi magia

Per la relatività è quindi possibile viaggiare nel futuro ma impossibile viaggiare nel passato e questo perché la velocità della luce è impossibile da superare. Tuttavia alcuni studiosi hanno realizzato delle teorie speculative su delle particelle che viaggiano a velocità superiori a quella della luce: i tachioni.

Ampiamente utilizzati nella fantascienza, i tachioni potrebbero quindi viaggiare nel passato, proprio come Harry, Ron ed Hermione fanno ne Il prigioniero di Azkaban. Il giratempo potrebbe funzionare grazie a queste particelle e trasportare la materia nel passato. I problemi però sarebbero veramente tanti e paradossali. Sappiamo infatti che con il tempo non si scherza e in questo nostro articolo vi proviamo a chiarire le idee sul viaggio temporale che i nostri eroi compiono.


Tutti questi tentativi bonari di spiegare le magie hanno in comune un grande problema ed è quello che per poter realizzare anche solo una delle cose appena lette, si dovrebbe utilizzare una quantità di energia letteralmente infinita. Nella seconda parte di questo articolo, che trovate qui, affronteremo proprio questo problema cercando una soluzione in quella meravigliosa magia che noi babbani chiamiamo scienza.

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