Se siete lettori accaniti e non volete abbandonare queste vesti per giudicare esclusivamente i film (come film), non continuate nella lettura. Se invece siete disposti ad abbracciare il punto di vista dello spettatore, potete continuare nella lettura. A prescindere dai libri, quali sarebbero i promossi e i bocciati tra gli otto film della saga?
Continuiamo ora con la valutazione dei film della saga (se vi siete persi la prima parte, eccola qui), sempre con lo stesso spirito: riflettere ed esprimere un giudizio su ciascun film, valutandolo come prodotto a sé stante e non necessariamente collegato al corrispondente libro.
Tuttavia, in generale, esprimere un giudizio su un qualsivoglia argomento, presuppone un coinvolgimento personale e soggettivo. Per questo motivo, precisiamo che le idee espresse in questo articolo non vogliono in alcun modo imporre un pensiero unico.
Harry Potter e l’Ordine della Fenice – David Yates (2007)
Harry Potter e l’Ordine della Fenice è il primo film che prende davvero le distanze dai toni “infantili” dei precedenti capitoli per inoltrarsi in un universo più maturo. Scene come l’attacco dei Dissennatori nel sottopasso oppure Harry che scava sempre più a fondo nei suoi incubi, ne sono la prova.
I temi trattati si potrebbero definire “politici”: ingiustizia, corruzione e potere, tutti e tre magnificamente impersonati dalla figura di Dolores Umbridge, forse uno dei personaggi meglio riusciti dell’intera saga, una miscela devastante di sorrisi e minacce nella personificazione malvagia della burocrazia. Si potrebbe addirittura dire che i veri protagonisti di questa pellicola siano proprio la nostra amata Professoressa Umbridge e il suo tailleur rosa.
La pellicola ci permette di approfondire la conoscenza di quelli che si riveleranno i membri dell’Ordine; il ritorno di Sirius Black e l’evoluzione del suo rapporto con Harry conferiscono poi grande impatto emotivo alla trama. Assistiamo poi all’incredibile scontro finale tra Voldemort e Silente all’interno del Ministero della Magia. E poi giù le lacrime per la prima e forse la più straziante scena dell’intera saga: l’urlo silenzioso (ossimoro carico di pathos) di Harry che vede morire Sirius sotto i suoi occhi. Eccezionale.
PROMOSSO
Harry Potter e il Principe Mezzosangue – David Yates (2009)
Un trionfo di meraviglia visiva e di colpi di scena, questo film è caratterizzato da un alto livello tecnico e da una fotografia emozionante: una oscurità totale, infatti, cala sui protagonisti. Piton, Silente e Draco si prendono il centro della scena insieme ad Harry. Nonostante la sceneggiatura riservi non pochi colpi al cuore ai potterhead, questa tipologia di valutazione esula dall’obiettivo dell’articolo.
Il sesto capitolo rappresenta uno snodo fondamentale nell’evoluzione della storia. Anche se nel film molti retroscena non vengono approfonditi, viene concesso molto spazio alla sfera psicologica dei protagonisti e alla lotta interiore di Draco. Alan Rickman e Tom Felton tirano fuori un’umanità straziante. Muore un personaggio importantissimo e uno di quelli secondari diventa il cuore della storia.
PROMOSSO
Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1 – David Yates (2010)
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 è soprattutto un film di passaggio, una sorta di pellicola preparatoria, al quale, forse, non viene lasciato lo spazio che avrebbe meritato (sembra però che dividere il volume finale della saga in due parti sembra sia stata un’ottima idea dal punto di vista degli incassi).
Nonostante la bellissima fotografia e una prima parte abbastanza coinvolgente, a un’ora dall’inizio, il film diretto da David Yates inizia a perdere spinta, riducendosi a un susseguirsi di smaterializzazioni a vuoto e litigi tra Harry, Ron e Hermione.
Ecco allora che emerge un aspetto fondamentale che colpisce anche uno spettatore non potterhead: non c’è Hogwarts. Vedere per la prima volta il trio in azione al di fuori delle mura scolastiche, potrebbe rappresentare un fattore di novità utile a stimolare l’interesse dello spettatore, ma invece sfuma velocemente fino a diventare monotono.
Assistiamo però ad una scena davvero ben fatta e “fondamentale” all’interno della pellicola: il tenero ballo tra Harry e la sua migliore amica Hermione. La qualità e l’importanza della scena non dipendono dal peso che ha questo avvenimento all’interno della saga (come siamo abituati a pensare), bensì dalla sua funzione all’interno dello sviluppo del film. Tutto ciò sottolineato dal fatto che siamo di fronte ad uno dei migliori “inserimenti” ex-novo in film tratti da libri.
BOCCIATO
Harry Potter e i Doni della Morte Parte 2 – David Yates (2011)
Inutile dire quanto sia impegnativo il compito affidato a questo film: tirare la somma dell’intera saga, identificandosi come la fine di tutto, la resa dei conti. Caratterizzato da un ritmo incalzante che non concede tregua, il film, dopo tanto girovagare, ci riporta dove tutto è iniziato: a Hogwarts. Ed è proprio qui che il cerchio dovrà chiudersi, tra le mura della Casa ed insieme a tutta la Famiglia.
I protagonisti diventano adulti e gli spettatori, potterhead o no, invecchiano. Al regista viene data la responsabilità di redimere Severus Piton, trasformandolo da traditore a eroe e di gestire il dramma dei tanti lutti ai quali non eravamo preparati. Alla fine, non è importante come sia morto Voldemort, ma solo che la Battaglia di Hogwarts è crudele ed emozionante fino alla fine, rendendo Harry Potter e i doni della Morte – Parte 2 non solo il finale perfetto ma anche uno splendido film.
PROMOSSO
La saga cinematografica ci ha regolato tanto emozioni: alla domanda “dopo tutto questo tempo?” risponderemo “SEMPRE” sempre. Siete d’accordo con i giudizi espressi nell’articolo? Fateci sapere nei commenti.
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