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Le cinque fasi del lutto da fine di una saga

14 Febbraio 2016 gugl-como 4 min read

Le cinque fasi del lutto da fine di una saga

14 Febbraio 2016 Butterbeer 4 min read

Dire addio a qualcuno o qualcosa è sempre difficile.
Secondo studi scientifici si attraversano le cosiddette cinque fasi del lutto.
Come le affronterebbe un potterhead?

Ammettiamolo, quando leggiamo un libro che ci appassiona particolarmente ci sembra di vivere la storia come se fossimo accanto ai personaggi o addirittura in prima persona.

Il problema è che quando finiamo di leggere ci sentiamo persi, come se una parte di noi non ci fosse più. Quella parte, volendo esagerare, è morta con la fine del libro.

In realtà non è un’iperbole perché, quando perdiamo qualcuno o qualcosa, la psicologia ci dice che andiamo incontro alle famose cinque fasi del lutto.

Queste sono: rifiuto, rabbia, patteggiamento, depressione, accettazione.

Dopo aver trattato le cinque fasi del lutto per la morte di un personaggio, come vengono affrontate da un potterhead qualsiasi una volta finita la saga?


Rifiuto o negazione

“La cicatrice non gli faceva più male. Andava tutto bene.” Ma davvero? Ma no, mica finirà così, insomma non è possibile! Magari ho letto male, ci sarà da qualche parte un capitolo che non ho visto.

Questa è la fase in cui si usa come meccanismo di difesa la negazione di quello che è appena successo, per evitare la realtà dei fatti.

È un modo per proteggersi e allo stesso tempo per prendere tempo ed elaborare il tutto e organizzare le idee.
Man mano che si va avanti col tempo questo tipo di difesa si fa sempre più debole.
Sempre ammesso che non s’irrigidisca raggiungendo livelli ancor più psicopatologici.


Rabbia

Ma porca di quella Umbridge dieci anni di lettura e di attese e così di botto finisce tutto! E tutti i miei personaggi preferiti sono pure morti! Ma perché!? Rowliiiiing!

Nella seconda fase del lutto iniziano a comparire emozioni come appunto la rabbia o anche la paura caratterizzate da una grande intensità. L’esplosione di queste emozioni può coinvolgere amici e familiari, spesso usati come valvola di sfogo.

Il momento in cui si affronta questa fase è critico e chi vi sta vicino deve operare con molta cautela.
Il rischio è di chiudersi in se stessi e rifiutare l’aiuto che vi potrebbe venire proposto.


Patteggiamento

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Ok, la saga è finita, ma forse solo per ora, insomma potrebbe essere una trovata della Rowling, farci attendere e poi pubblicare nuovi capitoli. Magari più aspettiamo e più saranno entusiasmanti! O forse devo solo far passare un po’ di tempo e ricominciare a leggere i libri, con più calma così me li gusto di più.

Questa è la fase del lutto in cui ci si riprende un po’ dallo sconforto, si riorganizzano le idee e si torna a ragionare a mente (semi) lucida.

Il patteggiamento si manifesta come forma di contrattazione tra se stessi o con altre persone in cui si cerca di trovare un modo per risistemare la situazione e si prova a trovare una soluzione che possa accontentare entrambe le parti.


Depressione

È tutto finito. Non ci sarà più un seguito né un qualsiasi altro libro. E adesso come faccio? Non riesco ad andare avanti, non posso.  Una parte della mia vita è andata e non tornerà più…

Questo è il momento in cui si inizia a realizzare a quali perdite si sta andando incontro.

Ci sono due tipi di depressione: una reattiva e una preparatoria.

La depressione reattiva nasce dalla consapevolezza che si sta perdendo pian piano tutto e che non si può più fare nulla per impedirlo. Non c’è niente che è in nostro potere che può contrastare tutto ciò.

La depressione preparatoria invece porta con se la presa di coscienza sul fatto che ribellarsi ormai è inutile.
Di conseguenza rabbia e negazione vengono sostituite da un senso di sconfitta


 Accettazione

Eh va bene, forse è arrivato davvero il momento di guardare in faccia alla realtà. La saga è finita e con questo si è chiuso un capitolo della mia vita, bisogna andare avanti. In fin dei conti potrò comunque rileggerla quante volte vorrò per rivivere tutto quanto.

Una volta che ci si è resi conto di tutto quello che è successo, si arriva all’ultima fase del lutto: l’accettazione.

In questa fase possono ancora ripresentarsi livelli di rabbia e/o depressione ma di intensità minore rispetto a prima. In questa fase si è spesso silenziosi, intenti magari a riflettere e a elaborare l’imminente separazione.

Non mancano di certo momenti di comunicazione con amici e familiari in cui si vuole far sapere quanto tutto ciò che stiamo lasciando ci mancherà e quanto questo ci lasci sconvolti.


La fase dell’accettazione non coincide necessariamente con l’ultimo passo di questo percorso.

Esso infatti è composto di fasi e non di stadi, il che significa che le fasi possono anche alternarsi, presentarsi più volte nel corso del tempo, con diversa intensità, e senza un preciso ordine, dato che le emozioni non seguono regole particolari, ma anzi come si manifestano, così svaniscono, magari miste e sovrapposte.

Questo è, più o meno, quello che sarà capitato a un qualsiasi fan appassionato di Harry Potter (ma anche di un’altra saga qualsiasi) una volta che avrà finito di leggere i libri.


Sarà sicuramente successo la primissima volta, ma nonostante le volte che si sono riletti i libri e gli anni che sono passati, non sarà stata di sicuro l’unica occasione in cui si sono sperimentate esperienze simili.

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