Non è una novità che Emma Watson sia un’attiva combattente per l’uguaglianza di genere a livello globale. Lo scorso febbraio ha infatti partecipato al G7 (Group of Seven) a Parigi, come membro del Gender Equality Advisory Council.
Il ruolo di Emma Watson all’interno del Summit è stato in qualità di Ambasciatrice di Buona Volontà in rappresentanza della campagna HeForShe. La Watson ha contribuito a presentare le conclusioni del Gender Equality Advisory Council relative all’attuale situazione e al futuro della parità di genere nel mondo.
Ma cos’è il G7?
Quando parliamo di G7, il gruppo dei sette, parliamo di un’organizzazione internazionale che comprende le maggiori economie mondiali, ovvero Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d’America; paesi che, tuttavia, adottano tutt’ora norme che vanno a svantaggio delle donne.
La Watson ha dichiarato:
“Il consiglio presenterà una serie di leggi raccomandate focalizzate sulla fine della violenza di genere, per garantire un’istruzione e un’attenzione sanitaria […] combattere la discriminazione, garantendo la piena parità in politica”
Non è la prima volta che Emma Watson si impegna per tutelare i diritti delle donne nel mondo odierno, infatti è dal 2014 che la giovane attrice conosciuta per il ruolo di Hermione Granger nella saga di Harry Potter combatte per un mondo egualitario e senza discriminazioni.
A proposito, se sei interessato a saperne di più sulle battaglie di Emma Watson, dovresti dare un’occhiata qui.
Nel 2014 nasce HeForShe, una campagna a favore dell’uguaglianza creata da UN Women, al fine di coinvolgere giovani e adulti, ragazzi e ragazze, uomini e donne nella lotta alla discriminazione di genere. Il 20 settembre del suddetto anno, Emma Watson tiene un discorso per il lancio della campagna (se vuoi saperne di più sul suo impegno per HeForShe clicca qui).
“Questa è la prima campagna di questo genere delle Nazioni Unite: vogliamo provare a convincere il maggior numero possibile di ragazzi e uomini a diventare sostenitori della parità di genere. E non vogliamo semplicemente parlarne, vogliamo essere sicuri di fare qualcosa di tangibile”
Continuando poi
“Ho iniziato a essere confusa dai preconcetti di genere quando avevo otto anni e venivo chiamata “prepotente” perché volevo dirigere la recita che stavamo preparando per i genitori, mentre ai maschi non veniva detto altrettanto.
[…]
Quando a 14 anni ho iniziato a essere sessualizzata da alcune parti della stampa.
E quando a 15 anni alcune delle mie amiche hanno iniziato a uscire dalle squadre sportive in cui erano per paura di apparire troppo muscolose.
Quando a 18 anni i miei amici maschi erano incapaci di esprimere i loro sentimenti.
Ho deciso che ero una femminista e la cosa non mi è sembrata complicata. Ma le mie recenti ricerche mi hanno fatto scoprire che femminismo è diventata una parola impopolare.
A quanto pare, sono una di quelle donne i cui modi di fare sono visti come troppo forti, troppo aggressivi, isolanti, respingenti per gli uomini e non attraenti. Perché questa parola è così scomoda?Stiamo faticando per trovare una parola che ci unisca, ma la buona notizia è che abbiamo un movimento che ci unisce. Si chiama “HeForShe”. Vi invito a fare un passo avanti, a farvi vedere, ad alzare la voce, a essere lui per lei. E a chiedervi: se non io, chi? Se non ora, quando?”
Emma Watson si è sempre posta in prima linea per combattere per ciò in cui crede, incarnando alla perfezione lo spirito dell’eroina che ha interpretato per metà della sua vita. Hermione Granger è cresciuta e combatte per un mondo migliore e ci incita a combattere al suo fianco.
Se non ora, quando?