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Che fine hanno fatto i protagonisti della Pietra Filosofale? – Parte 2

23 Aprile 2023 gian-sarl 5 min read

Che fine hanno fatto i protagonisti della Pietra Filosofale? – Parte 2

23 Aprile 2023 Newt 5 min read

Dopo aver approfondito, nella prima parte dell’articolo, le storie di personaggi come Nicolas Flamel e di oggetti come la Ricordella, stavolta ci concentriamo su tutto ciò che era a guardia della Pietra Filosofale.

Che fine ha fatto Fuffi? Ci sono mai stati a Hogwarts altri troll di montagna come i due portati dal professor Raptor? E la Pietra Filosofale stessa è mai stata ricreata? Scopriamo queste e altre curiosità.

Fuffi e il corridoio del terzo piano

Come dimenticare il cane a tre teste, ispirato al mitologico Cerbero, che fa la guardia alla Pietra Filosofale? Nei libri non riappare più. La Rowling ha fatto sapere tramite Twitter che Silente ha provveduto a riportarlo nella nativa Grecia.

Appare nel gioco Wizards Unite tra le creature da salvare e il posto in cui viene restituito appare come “Corridoio del terzo piano, 1992”. Il corridoio stesso viene nominato solo in un’altra occasione nei libri, quando nel Prigioniero di Azkaban Harry osserva i movimenti di Piton sulla Mappa del Malandrino per poter prendere il passaggio segreto per Hogsmeade, situato anch’esso al terzo piano.


Le camere sotterranee

Fuffi era solo il primo di una serie di vari ostacoli posizionati dai professori di Hogwarts. Di queste camere non si ha più uno straccio di notizia dopo il primo libro. Probabilmente, dato che non c’era più nulla da nascondere, esse sono cadute in disuso o addirittura in qualche modo sono state rimosse. In totale ne erano sette (sì, di nuovo quel numero). Alcuni degli oggetti che contenevano, però, ricompaiono, e tra poco vediamo quali.


Il Tranello del Diavolo

Dopo essere scesi nella botola sotto alle enormi zampe di Fuffi, il trio si trova impigliato nel pericolosa pianta nota come Tranello del Diavolo. Questa era la prova della professoressa Sprite, che sei anni dopo userà contro i Mangiamorte nella Battaglia di Hogwarts.

Durante gli eventi dell’Ordine della Fenice, inoltre, un Tranello del Diavolo costerà la vita a Broderick Bode, uno degli Indicibili dell’Ufficio Misteri. La guaritrice del San Mungo Miriam Strout l’aveva scambiato per un innocente Frullobulbo. Era evidentemente un “regalo” dei Mangiamorte, ma Hermione si sente in colpa per non averlo riconosciuto.


La grande scacchiera

Dopo il Tranello del Diavolo e la prova delle chiavi volanti del professor Vitious, il trio affronta l’enigma della grande scacchiera della McGranitt, risolto brillantemente da Ron. Harry e Ron continuano a sfidarsi a scacchi anche negli anni successivi, almeno fino all’Ordine della Fenice.

Non si sa però se questa enorme scacchiera sia mai stata in qualche modo riutilizzata. I pezzi riappaiono, come tanti altri oggetti dei primi film, nella Stanza delle Necessità nel sesto e nell’ottavo film, come easter egg.


I troll di montagna

Un troll! Nei sotterranei, un troll!“. Questa è una delle frasi più iconiche della Pietra Filosofale. Raptor mette tutti in guardia da questo mostro enorme e cattivo ma con scarsa intelligenza, poi si scoprirà che era stato stesso lui a introdurlo nel castello. Nel film viene omesso il secondo troll di montagna, che Raptor mette a guardia della Pietra Filosofale nella quinta stanza sotterranea.

Dopodiché, non si hanno notizie di altri troll di montagna se non nel libro Animali Fantastici: dove trovarli, oltre a qualche apparizione sulle carte Streghe e Maghi Famosi nei videogiochi. Evidentemente sono stati rimossi dal castello con l’aiuto di Silente.

Troll di altre specie, invece, vengono usati anche per le misure di sicurezza a Hogwarts, in particolare nel Prigioniero di Azkaban durante le aggressioni di Sirius e nell’Ordine della Fenice per fare da guardia alle scope della squadra di Grifondoro, confiscate dalla Umbridge per punizione.


Lo Specchio delle Brame

Dopo aver superato l’enigma delle pozioni di Piton, il trio arriva nella settima e ultima stanza. Essa conteneva la prova di Silente in persona, lo Specchio delle Brame. Non si sa che fine abbia fatto. Harry ripenserà al momento in cui aveva visto i genitori nel momento in cui apre il regalo di Sirius, che consiste in un altro tipo di specchio magico, quando purtroppo il suo padrino era già passato a miglior vita (cosa sarebbe successo se lo avesse aperto prima? Abbiamo provato a dare una risposta qui).

A proposito dell’Ordine della Fenice, merita una menzione la sua apparizione durante le lezioni di Occlumanzia di Piton, pur avvenendo soltanto nella trasposizione cinematografica (come del resto tutte le frasi iconiche pronunciate da Piton durante quegli incontri). Viene richiamata la scena del primo film, ma con Piton che si inserisce fra James e Lily (tra l’altro, anche lui stesso avrebbe visto quest’ultima nello Specchio) e pronuncia l’indimenticabile “Siamo sentimentali”.

Nell’ultimo libro, nella visione in cui incontra Silente, Harry capisce finalmente cosa aveva visto il Preside nello Specchio. Non desiderava un paio di calzini, ovviamente, ma la sua famiglia riunita, compresa la sorella Ariana, della cui morte prematura si riteneva colpevole. Anche lo Specchio riappare nella Stanza delle Necessità e anch’esso è presente in Wizards Unite. Così come Fuffi, anch’esso verrà restituito al corridoio del terzo piano una volta liberato.


La Pietra Filosofale

Non si poteva che concludere con l’oggetto che dà il nome al primo libro. Sappiamo per certo che è stata distrutta dopo lo scontro fra Raptor e Harry. Nel sesto libro scopriamo che, paradossalmente, Voldemort non era attratto più di tanto dalla Pietra Filosofale. Nonostante il suo desiderio estremo fosse quello di avere una vita eterna, infatti, considerava il furto quell’oggetto solo una soluzione di ripiego, un’ultima spiaggia, dato che in quel momento egli era più debole che mai.

Gli Horcrux lo attraevano molto di più, erano un modo molto più “oscuro” di raggiungere quell’obiettivo, o forse lo attraeva il fatto di essere stato il primo a spingersi così oltre, dove nessun mago era mai arrivato, come egli stesso dice nel Cimitero. Infatti, Herpo il Folle, l’unico altro creatore di Horcrux conosciuto, si era fermato a un solo Horcrux.

Nell’ultimo libro scopriamo anche che questa Pietra è stata fonte di ispirazione per la Pietra della Resurrezione. Essa riappare anche nei Crimini di Grindelwald insieme al suo creatore Flamel. In quest’articolo di Wizarding World scopriamo che da studente Gilderoy Allock disse che avrebbe creato una Pietra Filosofale prima di diplomarsi a Hogwarts. Inutile specificare se poi l’abbia fatto davvero.


Conoscevate le storie di questi personaggi? E quale avreste voluto che la Rowling avesse approfondito un po’ di più?

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