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Che fine hanno fatto i protagonisti della Pietra Filosofale? – Parte 1

23 Aprile 2023 gian-sarl 6 min read

Che fine hanno fatto i protagonisti della Pietra Filosofale? – Parte 1

23 Aprile 2023 Newt 6 min read

Nicolas Flamel, Fiorenzo, il professor Raptor, la Ricordella… a meno che non siate ancora molto giovani o vi siate appassionati alla saga di recente, questi nomi vi provocheranno sicuramente un grande senso di nostalgia, dato che Harry Potter e la Pietra Filosofale è presente sugli scaffali da oltre 25 anni e nelle sale cinematografiche da oltre 20.

La maggior parte di questi personaggi e oggetti, tra l’altro, di fatto scompaiono dalla storia. Alcuni restano sullo sfondo, di altri se ne perdono completamente le tracce, come se facessero parte di un microcosmo a parte. Soltanto pochi di loro ritornano, come nel caso di Norberto, che lo fa in grande stile. Vediamo nel dettaglio cosa accade a questi personaggi, oggetti e luoghi dopo gli eventi del primo libro.

Norberto/a

Norberto, il Dorsorugoso di Norvegia allevato da Hagrid e poi consegnato agli amici di Charlie Weasley, farà un ritorno in maniera del tutto inaspettata nell’ultimo libro. In questa scena, ignorata nel film, Charlie spiega che in realtà si tratta di una femmina e che quindi è stata ribattezzata come… Norberta!

Il drago viene menzionato altre volte nel corso della saga, in particolare nel terzo libro, in una scena struggente in cui Hagrid ricorda il suo periodo di detenzione ad Azkaban. I Dissennatori rievocavano nella mente del Mezzogigante i suoi peggiori ricordi, tra cui figurava il momento della sua separazione da Norberto.


Fiorenzo e il branco di centauri

Dopo il salvataggio di Harry dalla Foresta Proibita, i centauri quasi scompaiono dai film della serie, facendo solo una breve apparizione nel quinto film, dove non viene mostrato che Fiorenzo ottiene la cattedra di Divinazione dopo il licenziamento della professoressa Cooman da parte della Umbridge.

Il Ronzino, come ama chiamarlo in modo dispregiativo la Cooman, dividerà le classi con lei a partire dall’anno successivo e combatterà durante la Battaglia di Hogwarts contro Voldemort e i Mangiamorte e. Il resto del branco lo accusa di tradimento per aiutato degli umani.

Gli altri centauri, infatti, si ritengono degli esseri indipendenti e nel libro è una frase che pronuncia Hagrid contro Cassandro a dare inizio alla seconda fase della Battaglia di Hogwarts (nel film è Harry che risorge dal nulla).

“CASSANDRO!” Il ruggito inaspettato di Hagrid per poco non gli fece aprire gli occhi. “Sei contento, eh, che non avete combattuto, branco di ronzini codardi che non siete altro? Siete contenti che Harry Potter è m-morto?”.

Doni della Morte, capitolo 36

Il rospo Oscar

Anche qui parliamo di un personaggio che solo i film dimenticano. Nei libri successivi al primo le sue apparizioni sono parecchio ridotte, ma sappiamo che continua ad accompagnare Neville nelle sue avventure, o meglio continua a scappare da lui.

La sua apparizione più importante si ha nel terzo libro, durante la lezione di Piton sulla Pozione Restringente. Il maestro di Pozioni avrebbe voluto provare l’intruglio di Neville sul suo rospo, rischiando di ammazzarlo, e ci sarebbe riuscito senza l’intervento tempestivo di Hermione. Abbiamo parlato dell’episodio in questo articolo, dove abbiamo esplorato il lato peggiore di Severus Piton, quello nascosto nei film.

Compare per l’ultima volta durante il viaggio d’andata sull’Espresso per Hogwarts nel momento in cui Neville mostra a Harry la sua nuova bacchetta, all’alba del loro sesto anno alla scuola.

Probabilmente, quindi, non ha neanche assistito all’atto di grande coraggio del suo padrone nella battaglia finale contro Voldemort. Sul vecchio Pottermore, in un articolo consultabile in quest’archivio, la Rowling ha fatto sapere che alla fine Oscar riesce a scappare nel lago, per la felicità sia sua sia di Neville.

Ha anche smentito una bizzarra teoria che voleva che Oscar non fosse altro che lo zio di Neville, Algie, trasformato e che dunque quest’ultimo sarebbe stato un Animagus.


La Ricordella

Dopo essere stata il primo oggetto raccolto in volo da Harry, per anni non si hanno notizie di questo particolare oggetto che avvisava Neville ogni volta che aveva perso o dimenticato qualcosa. Nell’Ordine della Fenice, durante il viaggio per Hogwarts, scopriamo che… Neville ha perso anche quella!


La prima squadra di Serpeverde affrontata da Harry

A proposito di volo, sappiamo tutti che il primo Boccino d’Oro catturato da Harry si rivela fondamentale nell’ultimo libro, quando scopriamo che all’interno conteneva la Pietra della Resurrezione. Ma riavvolgiamo il nastro e concentriamoci su quella partita.

Harry e compagni affrontano i Cacciatori Adrian Pucey e Marcus Flitt (il Capitano), che continuano ad essere nella squadra fino al Prigioniero di Azkaban, poi evidentemente finiscono i loro anni a Hogwarts. Il nuovo Capitano sarà Graham Montague, il ragazzo che resta bloccato nell’Armadio Svanitore dopo il tentativo di togliere punti per la Coppa delle Case a Fred e George Weasley.

Il Portiere Miles Bletchley, invece, continuerà a difendere gli anelli fino all’Ordine della Fenice, dove prima della partita contro Grifondoro lancia un incantesimo su Alicia Spinnet che le fa crescere le sopracciglia a dismisura. Piton, neanche a dirlo, non punirà Bletchley, incolpando invece Alicia di aver usato un incantesimo sbagliato su se stessa.

Il Cercatore Terence Higgs cadrà completamente nel dimenticatoio dopo il primo libro dato che l’anno successivo Draco Malfoy compr… ehm, conquisterà il posto da titolare come Cercatore di Serpeverde.


Nicolas Flamel

Su questo Silente era stato chiaro: con la Pietra Filosofale distrutta, Flamel sarebbe morto, anche se disponeva di una quantità di Elisir sufficiente a sistemare i suoi ultimi affari. La Rowling, infatti, ha affermato che Nicolas è già passato a miglior vita prima degli eventi del Principe Mezzosangue.

Nei Doni della Morte scopriamo che la sua corrispondenza con Silente cominciò poco dopo gli anni di quest’ultimo a Hogwarts e lo ritroviamo anche in Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwald, dove prevede l’arrivo del mago oscuro tramite una sfera di cristallo.

Nicholas Flamel alla ricerca dell'immortalità

Quirinus Raptor

Anche qui direi che non si avevano dubbi. Il professor Raptor muore dopo la sua battaglia con Harry per il possesso della Pietra Filosofale. Silente evita guai peggiori per Harry e, al momento della morte di Raptor, il ragazzo è privo di sensi, quindi non potrà ancora vedere i Thestral fino alla morte di Cedric.

Eppure, Raptor viene nominato varie volte nei libri successivi al primo. Troviamo una serie di menzioni indirette nei momenti in cui Harry pensa che esista una maledizione sulla cattedra di Difesa contro le Arti Oscure, cosa effettivamente confermata da Silente nel sesto libro, che spiega come Voldemort maledisse quel posto.

Tra le menzioni dirette, memorabile è quella della Umbridge nel quinto libro, che afferma che Raptor sarebbe stato l’unico a passare l’Inquisizione tra i precedenti insegnanti della materia. Harry, che aveva ribattuto raccontandole la storia di Voldemort dietro il suo turbante, si becca una settimana di punizione.

Alcuni passaggi degli ultimi due libri chiariscono il rapporto tra lui e Piton. In particolare, nel sesto libro Bellatrix, prima di far pronunciare il Voto Infrangibile a lui e a Narcissa, pone a Severus sette domande (una delle tante apparizioni di questo numero, ne abbiamo parlato qui) in serie, di cui la quarta riguardava proprio la vicenda della Pietra Filosofale.

“Credo che tu voglia sapere anche” continuò a voce un po’ più alta, perché Bellatrix dava segno di volerlo interrompere, “come mai mi sono frapposto tra il Signore Oscuro e la Pietra Filosofale. La risposta è facile. Lui non sapeva se poteva fidarsi di me. Pensava, come te, che da fedele Mangiamorte fossi diventato il tirapiedi di Silente. Era in condizioni pietose, molto debole, e condivideva il corpo di un mago mediocre. Non osò rivelarsi a un alleato del passato, se quell’alleato poteva consegnarlo a Silente o al Ministero. Rimpiango profondamente che non abbia avuto fiducia in me. Sarebbe tornato al potere tre anni prima. Invece io ho visto solo l’avido, inetto Raptor che tentava di rubare la Pietra e, lo ammetto, ho fatto tutto ciò che potevo per ostacolarlo.”.

Principe Mezzosangue, capitolo 2

Nei Doni della Morte viene poi confermato che Piton doveva effettivamente “tenere d’occhio Raptor” per ordine di Silente, in uno dei tanti ricordi che lo stesso Severus passa a Harry.


Non è finita qui. Mancano ancora da “rintracciare” tutti gli oggetti e le creature che si trovavano nelle camere sotterranee a guardia della Pietra Filosofale, nonché la Pietra stessa. Per questo vi rimandiamo alla seconda parte!

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