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Case di Hogwarts: storia e origine

26 Gennaio 2021 sele-casc 6 min read

Case di Hogwarts: storia e origine

26 Gennaio 2021 Selene 6 min read

Conosciamo tutti il Cappello Parlante e la sua funzione, ossia quella di smistare nelle varie Case gli alunni della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, ma conoscete la storia e l’origine di ogni Casa? Se la vostra risposta è no, oggi cercheremo proprio di capirlo, e di approfondire le nostre conoscenze in merito alle Case e alle loro Sale Comuni.

“Naturalmente, sapete tutti che Hogwarts è stata fondata più di mille anni fa – si ignora la data precisa – dai due maghi e dalle due streghe più famosi dell’epoca. Le quattro Case prendono nome da loro: Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Cosetta Corvonero e Salazar Serpeverde. Insieme, essi costruirono questo castello, lontano dagli occhi curiosi dei Babbani, perché a quel tempo la magia era molto temuta dalla gente comune, e maghi e streghe erano crudelmente perseguitati”.

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Secondo la leggenda, Cosetta Corvonero sognò un porco pieno di verruche che la condusse a un altopiano delle Highlands scozzesi; i quattro amici vi si recarono e trovarono il luogo adatto per costruire il castello che avrebbe ospitato la scuola. In riferimento al curioso animale sognato dalla brillante strega, i fondatori chiamarono il castello Hogwarts (letteralmente “cinghiale verrucoso”). I quattro fondatori lavorarono in armonia per molti anni, infatti andavano alla ricerca di giovani che mostrassero doti magiche, in modo da poterli educare all’interno del loro castello. Proprio per le loro esigenze, diverse le une dalle altre, i fondatori crearono quattro Case, ognuna delle quali rispecchiava i caratteri principali di ciascun fondatore. Ma un giorno tra loro sorsero disguidi: fra Salazar Serpeverde e gli altri cominciò a crearsi una frattura, perché Serpeverde voleva essere più rigido nella scelta degli studenti da ammettere a Hogwarts; egli era convinto che il sapere magico dovesse essere custodito nelle famiglie di maghi, dunque non voleva che fossero ammessi studenti con genitori Babbani. Ciò portò non pochi problemi: il tutto si riversò in una violenta lite tra Godric Grifondoro e Salazar Serpeverde, al termine della quale Serpeverde decise di abbandonare definitivamente la scuola.


I quattro fondatori

Godric Grifondoro era originario del villaggio del West Country, attualmente conosciuto come Godric’s Hollow (chiamato così in suo onore). Egli era noto per il suo coraggio, per il rispetto che mostrava verso chiunque incontrasse e per il suo senso della giustizia. La leggenda narra che il cappello appartenesse proprio a Godric Grifondoro, e che sia stato congiuntamente incantato da tutti e quattro i fondatori. Godric possedeva anche una spada d’argento tempestata di rubini, prodotta dai folletti, che venne custodita per più di mille anni proprio dal Cappello Parlante (aveva il compito di consegnarla ad un vero grifondoro in caso di pericolo). Tosca Tassorosso era un’abile strega dell’età medioevale proveniente da una vallata. Era conosciuta per la sua bontà, lealtà e costanza nei lavori. Hepzibah Smith, una sua discendente, ereditò da Tosca una piccola coppa d’oro dai misteriosi poteri magici (ancora del tutto sconosciuti). Cosetta Corvonero era nota per la sua creatività e per la sua intelligenza. Era una strega scozzese in possesso di un diadema in grado di amplificare l’intelligenza di chi lo indossava. Il diadema venne rubato dalla figlia (la Dama Grigia), fu nascosto in una foresta albanese e venne ritrovato da Lord Voldemort. Salazar Serpeverde era noto per l’importanza che attribuiva alla purezza di sangue, per avere il dono della rettilofonia e per essere un abile Legilimens (riusciva a leggere il pensiero). Costruì la Camera dei Segreti, nella quale nascose un Basilisco, che venne sigillata perché venisse riaperta dal vero erede di Serpeverde.


Godric Grifondoro

“È forse Grifondoro la vostra via, culla dei coraggiosi di cuore: audacia, fegato, cavalleria fan di quel luogo uno splendore.”

Le caratteristiche più importanti dei grifondoro sono il coraggio, la nobiltà di cuore e la magnanimità, infatti il leone è il simbolo di questa Casa. I colori che rappresentano i Grifondoro sono l’oro e il rosso, che vengono ripresi dal grande tappeto che orna la circolare Sala Comune, arredata con poltrone e pouf. Tuttavia, l’elemento più elegante della Sala è il grande camino di marmo che trasmette un senso di calore all’ambiente circostante. Si può accedere alla Sala Comune dei grifondoro passando attraverso un vicolo nascosto dal quadro della Signora Grassa, che lascia accedere gli studenti solo mediante l’uso di una parola segreta: si pensi a “Caput Draconis”, “Fortuna Maior” e altre.

Sala comune dei Grifondoro
Sala comune dei Grifondoro

Tosca Tassorosso

“O forse è a Tassorosso la vostra vita, dove chi alberga è giusto e leale: qui la pazienza regna infinita e il duro lavoro non è innaturale.”

Tassorosso premia invece virtù come la pazienza, la tolleranza, il duro lavoro e la lealtà. Non è un caso il fatto che la fondatrice abbia accettato nella sua Casa tutte le streghe e i maghi indipendentemente dal loro carattere, e che abbia mostrato gentilezza agli elfi domestici, dando loro lavoro, rifugio e protezione dagli abusi subiti in quell’epoca. L‘animale che rappresenta questa Casa è proprio il tasso, una creatura tranquilla che, nel momento in cui viene attaccata ferocemente, si protegge incarnando la lealtà e il senso di equità. La Sala Comune si trova nel seminterrato vicino alle cucine, ma l’ingresso è nascosto in una pila di barili e per entrare bisogna battere il ritmo di Tosca su una botte specifica; tale Sala è l’unica in possesso di un modo per punire coloro che non sono i benvenuti, infatti chiunque dovesse sbagliare il ritmo, verrebbe inzuppato di aceto.

Sala comune dei Tassorosso
Sala comune dei Tassorosso

Cosetta Corvonero

“Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio, se siete svegli e pronti di mente, ragione e sapienza qui trovan linguaggio che si confà a simile gente.”

Le caratteristiche che contraddistinguono gli studenti di Corvonero sono l’intelligenza, la curiosità, l’ingegno e l’amore per il sapere. La loro Sala Comune è situata nella Torre più alta del castello, e per accedervi bisogna rispondere correttamente a una domanda posta dal batacchio di bronzo; la Sala è ampia, circolare ed è illuminata da armoniose vetrate ad arco, mentre il soffitto è una cupola trapunta da stelle dipinte, ripetute nella moquette blu notte, ed è ovviamente arredata con librerie e scaffali pieni di libri. I colori principali di questa Casa sono il blu e il bronzo, che vengono ripresi dall’aquila, animale che rappresenta al meglio gli studenti di Corvonero, infatti prefigura la libertà (il sapere rende l’uomo libero).

Sala comune dei Corvonero
Sala comune dei Corvonero

Salazar Serpeverde

“O forse a Serpeverde, ragazzi miei, voi troverete gli amici migliori, quei tipi astuti e per niente babbei che qui raggiungono fini e onori!”

Serpeverde accetta solo gli studenti più ambiziosi, scaltri, astuti e intraprendenti. La Sala Comune si trova nei sotterranei di Hogwarts ed è celata sotto il lago nero, infatti dalle vetrate è possibile ammirare le creature acquatiche e sentire il rumore delle acque che creano una dolce melodia. Dal soffitto in pietra pendono le lampade rotonde e verdastre, e dalle vetrate entra una luce altrettanto verdastra, che riflette il colore del lago, infatti il verde richiama il colore della Casa. Il secondo colore è invece l’argento, associato all’acqua piovana, proprio come il serpente, animale che a tal proposto rappresenta la Casa.

Sala comune dei Serpeverde
Sala comune dei Serpeverde

I nostri cuori battono all’unisono

Non importa affatto la casa a cui si appartiene, bisogna sempre ricordare che Codaliscia era un Grifondoro, ma fu uno degli uomini più vili mai esistiti, tradì i loro amici e decise di trascorrere il resto della sua vita con le sembianze di un topo. Si pensi invece a Piton che era un Serpeverde, ma fu uno degli uomini più coraggiosi di sempre, amò Lily nonostante tutto, nonostante lo scorrere inesorabile del tempo, e finse di essere un mangiamorte a suo pericolo. Dunque, ciò che realmente conta è la nostra nobiltà d’animo: siamo persone con virtù e capacità diverse, ma “i nostri cuori battono all’unisono”.


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Selene
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