Le Banshee provengono dal folklore irlandese, ma fanno ormai parte della cultura pop. Ecco tutto quello che c’è da sapere su queste misteriose creature.
J. K. Rowling è senza dubbio un genio immaginifico. Tuttavia, l’autrice non ha mai negato di aver preso tanti spunti dai miti e dal folklore per popolare il mondo magico. Questo, però, non ci dispiace affatto in quanto ci fornisce l’occasione per scoprire creature leggendarie.
Un richiamo alle Banshee è contenuto nel terzo volume della saga nel corso della prima lezione di Difesa contro le Arti Oscure. In tale occasione, infatti, il molliccio, quando si trova davanti Seamus Finnigan, assume le sembianze di una donna che urla in modo disumano: una Banshee. Ma chi è questa creatura?
Etimologia e origine
La leggenda della Banshee trae origine dal folklore irlandese dal quale J. K. Rowling ha attinto diverse volte (qui, per esempio, vi parliamo dei lepricani). Il nome di questa creatura deriva dal gaelico e, in particolare, da “bean” che significa “donna”, e “sidhe” che deriva a sua volta da “sith” che vuol dire “fata” o “sid” cioè “tumulo delle fate”. Il termine significa dunque “donna delle fate”.
Cos’è una Banshee?
Come suggerisce l’etimologia, la Banshee è certamente una donna della quale, tuttavia, non vi è una rappresentazione univoca. Nelle leggende, infatti, talvolta viene rappresentata come una donna alta con lunghi capelli rossi o neri, vestita di verde con un mantello grigio (a volte la combinazione di colori è rosso e verde) e gli occhi arrossati dal pianto.
In altri miti, la creatura viene descritta come una donna anziana di piccola statura. Piuttosto residuale è invece la figura del “Farshee” che sarebbe il corrispondente maschile della Banshee. Quest’ultimo è descritto come una creatura molto simile alla rappresentazione classica della morte che emette un suono più basso e gutturale rispetto alla sua controparte femminile.
Buona o cattiva?
Nei miti più risalenti, la Banshee non è un essere malvagio. Anzi, la creatura appare quando un soggetto a cui è affezionata sta per morire ed è questo il motivo per cui piange e si lamenta. In origine, la Banshee era legata ad una famiglia irlandese molto importante (nello specifico, identificata con cognomi tradizionali che avevano come prefisso “Ó” o “Mc/Mac”).
Tuttavia, come spesso accade con una creatura che ha qualche legame con la morte (vedi qui per ciò che riguarda il gramo), in alcuni racconti la Banshee è descritta come una creatura maligna. Soprattutto in tempi più recenti, la Banshee viene rappresentata come uno spietato demone dall’urlo micidiale che tormenta e uccide chiunque incroci la sua strada.
L’urlo
Lo straziante urlo della creatura viene chiamato in inglese “keening” (dal gaelico “caoineadh” che significa lamento). Il lamento della Banshee può essere indice che un membro della famiglia alla quale la creatura è legata è morto, ma può essere anche un grido di vittoria quando a perire è un membro di una famiglia avversaria.
Come abbiamo già accennato, in alcune leggende il grido della creatura è, invece, precedente rispetto alla morte. Lo stesso, infatti, è un avvertimento diretto a un soggetto che sta per affrontare un pericolo letale. Qualora compaiano addirittura più Banshee significa che il membro della famiglia che è prossimo alla morte è davvero importante. Nelle leggende più recenti, infine, l’urlo della creatura è la causa della morte degli umani che lo sentono.
La Banshee nella saga
Nella saga questa creatura viene solo nominata. Come già anticipato, durante la prima lezione di Difesa contro le Arti oscure di Lupin, nel corso del terzo anno a Hogwarts, l’essere che prende le sembianze di una Banshee di fronte a Seamus Finnigan non è altro che un molliccio trasformato. Non sappiamo come mai la più grande paura del giovane Grifondoro sia una “strega delle brughiere” (come definita nel libro) ma è chiaro che il ragazzo ne è davvero traumatizzato.
Durante il quarto anno, infatti, quando Harry apre l’uovo d’oro ottenuto durante la prima prova del Torneo Tremaghi, Seamus, sentendo il suono agghiacciante proveniente dall’oggetto, ipotizza che il nostro protagonista debba affrontare le Banshee durante la seconda prova. La creatura trova un riferimento anche nel secondo volume della saga e, in particolare, in uno dei libri scritti da Gilderoy Allock. In particolare, il testo che in italiano è tradotto con “A merenda con la morte” in lingua originale è “Break With a Banshee”.
Da queste poche informazioni possiamo dedurre che nel mondo magico creato dalla Rowling le Banshee siano delle creature malvagie. Tuttavia, la stessa autrice in questo contributo di Wizarding World ha raccontato che la popolare cantante che tanto piace a Molly Weasley, Celestina Warbeck, calca i palchi internazionali accompagnata spesso da un coro di Banshee.
Le Banshee nella cultura pop
I riferimenti alla creatura nella cultura popolare sono numerosissimi, a testimonianza del fatto che questo mito ha da sempre esercitato un certo fascino. Ad esempio, un eroe della Marvel Comics si chiama proprio “Banshee” e il suo superpotere è un urlo in grado di danneggiare l’udito dei nemici. Le creature compaiono anche in numerose serie tv fantasy. Ricordiamo, per esempio, tre banshee nella popolare serie anni ’90 “Xena, Principessa Guerriera” e un episodio dell’iconico telefilm “Streghe-Charmed” in cui una delle protagoniste si trasforma in una Banshee.
Il riferimento alle creature non manca neppure nella musica. Sul punto, basti pensare alla popolare rock band inglese “Siouxsie and the Banshees”. Infine, il richiamo è presente anche in diversi videogiochi. Tra i più famosi ci sono Halo e GTA nei quali due vetture portano il nome della creatura sovrannaturale.
Queste affascinanti creature sono spesso nominate nel mondo fantasy, ma il loro ruolo è quasi sempre marginale. Voi conoscevate il mito della Banshee o l’avevate solo sentita nominare?
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Fonte immagine copertina: Quora