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Avengers vs Harry Potter: smistamento degli eroi della Marvel – parte II

26 Aprile 2020 vale-long 10 min read
Smistamento Guardiani della Galassia

Avengers vs Harry Potter: smistamento degli eroi della Marvel – parte II

26 Aprile 2020 Caskett 10 min read

Vi siete mai chiesti quali Case di Hogwarts rispecchiano di più la personalità di ognuno degli Avengers? Noi sì, e in quest’articolo vorremmo provare ad assegnarne una a tutti.

Il compito che ci siamo assunti non è certo il più semplice. Nella fase finale del percorso intrapreso dal Marvel Cinematic Universe il numero degli Avengers è aumentato considerevolmente e su molti personaggi non si hanno molte informazioni su cui basarsi.

Nel precedente articolo abbiamo tentato di analizzare le caratteristiche dei primi sei Avengers, smistandoli in quello che speriamo sia risultato il migliore dei modi. Adesso procederemo con i restanti e, a proposito, cogliamo l’occasione per rispolverare un po’ le caratteristiche delle Case di Serpeverde, Corvonero, Grifondoro e Tassorosso!

Avengers: formazione finale

Peter Parker/Spider-Man

Avengers: Spider-Man

Tra i nuovi acquisti del team degli Avengers troviamo Peter Parker, reclutato da Tony Stark in persona. Normalmente è un ragazzo molto intelligente, componente della squadra di decathlon della scuola e amico leale. Di nascosto dai tutti, però, è l’amichevole Spider-Man di quartiere.

Partendo dal presupposto che è un adolescente, risulta abbastanza nella norma il suo essere impulsivo, pasticcione e refrattario a seguire le regole. Nonostante l’espresso divieto di Tony, ad esempio, in Homecoming cerca di fermare da solo l’Avvoltoio, combinando un disastro e portando Tony a requisirgli l’armatura. Poi non esita a correre a salvare i suoi amici, lasciando una scia di indizi che porta l’Avvoltoio a scoprire la sua identità. Infine, sempre trasgredendo all’ennesimo ordine di Tony, riesce a fermare definitivamente il suo nemico.

Il suo gran cuore e il suo coraggio, quindi, la fanno da padrone per tutta la sua presentazione. Ma è l’ultima scena di Homecoming che attira l’attenzione su un aspetto decisivo del suo carattere: l’umiltà. Tony Stark riconosce il suo valore e gli propone di diventare uno degli Avengers, ma lui rifiuta, poiché riconosce di non essere ancora pronto.

Sappiamo inoltre che Peter Parker è un ragazzo estremamente educato e cordiale. In Infinity War si scusa con gli Avengers svenuti che salva dal vuoto perché non si ricorda i nomi di tutti. Se non è un segno di assoluta gentilezza questo, quale potrà mai esserlo! Perciò, Peter Parker è decisamente un adorabile Tassorosso.


T’Challa/Black Panther

Il re del Wakanda, T’Challa, si configura come una delle figure più nobili tra gli Avengers. Secondo le parole del regista, Ryan Coogler, lui non vede se stesso come un supereroe, bensì come un politico. È perciò un uomo umile e giusto, pronto a fare scelte impopolari ma che si rivelino le migliori per la nazione.

Il film a cui possiamo fare rifermento per analizzare meglio la sua personalità è proprio Black Panther. Nella trama possiamo riconoscere delle analogie con alcuni eventi narrati in Harry Potter. Primo fra tutti, un villain che vuole il potere per affermare una determinata categoria di persone sul resto della popolazione. Da non sottovalutare il fatto che T’Challa scopre delle azioni negative compiute da suo padre nel passato che fanno vacillare la sua convinzione di essere nel giusto e la sua idolatria verso quello che era stato per lui un riferimento. Ciò ricorda molto da vicino quello che passa Harry al quinto anno, quando scopre la verità sul comportamento di James e Sirius da adolescenti a Hogwarts. Infine, anche T’Challa affronterà un incontro con quello che era il suo mentore nel limbo, dal quale si risveglierà carico di nuova forza e decisione.

Sembra superfluo sottolineare il coraggio di Black Panther e la sua capacità di resistere e risorgere. È proprio la sua similitudine con il nostro Harry che ci porta a smistarlo in Grifondoro.


J.A.R.V.I.S./Visione

Avengers: Visione

Quando Ultron prende il sopravvento su J.A.R.V.I.S., l’intelligenza artificiale ideata da Tony Stark, costringendolo a nascondersi in internet per sopravvivere, decide di creare un corpo “a sua immagine” in cui trasferire tutta la sua sapienza sfruttando la Gemma della Mente contenuta nello scettro di Loki. Questa creatura viene, poi, “riempita” con J.A.R.V.I.S. da Tony Stark e animata da Thor grazie al suo Martello. Alleatasi con gli Avengers per fermare Ultron, prenderà il nome di Visione.

Se volessimo esagerare, potremmo dire che Visione è, quindi, una sorta di Frankenstein perfetto, indistruttibile e colmo di conoscenza. Nelle parole di Paul Bettany, l’attore che lo interpreta, ciò che lo ha avvicinato a questo personaggio è la sua natura complessa, onnipotente e ingenua, che è potenzialmente pericolosa. Allo stesso tempo, le scelte che compie sono tanto difficili quanto interessanti. Senza dubbio, possiede tutte le qualità dei Corvonero.


Wanda e Pietro Maximoff/Scarlet e Quicksilver

In Age of Ultron fanno la sua comparsa anche altre due figure: Wanda e Pietro Maximoff, due gemelli potenziati dalla Gemma della Mente. I loro poteri sono rispettivamente la manipolazione psichica e la super velocità e, anche se non li sanno gestire perfettamente, dimostrano di riuscire a tenere testa alla squadra degli Avengers.

Per quanto Quicksilver si veda molto poco, si può intuire che i due gemelli fossero molto simili caratterialmente. Entrambi sono molto protettivi l’uno con l’altro, desiderosi di vendetta per la morte dei loro genitori e pronti al sacrificio. Infatti, alla fine di Age of Ultron Pietro muore proprio per salvare un bambino.

Per quanto riguarda Scarlet, una delle cose più importanti per lei è l’amore. Insieme a Visione, di cui s’innamora, si nasconde a Edimburgo in Infinity War e gli propone di rimanere lì nonostante la guerra che incombeva. Infine, distrugge la Gemma che teneva in vita lo stesso Visione, pur di impedire a Thanos di impossessarsene. Ciò è indicativo di quanto il senso di responsabilità e sacrificio e il coraggio siano parte della sua personalità. Per questo motivo, sia Wanda che Pietro hanno dimostrato di essere validi Grifondoro.


Sam Wilson/Falcon

Avengers: Falcon

Di Sam Wilson si sa veramente molto poco. Il film in cui viene introdotto è Captain America: the Winter Soldier, in cui aiuta Steve Rogers e Natasha Romanoff a sventare i piani dell’HYDRA. È un ex paracadutista dell’USAF e utilizza delle ali meccaniche per volare.

La sua presenza all’interno dei film, nonostante sia abbastanza limitata, ci dà degli indizi sulla sua personalità. È un uomo molto leale a Captain America, tanto da seguirlo in una missione che trasgrediva agli Accordi di Sokovia e in seguito alla quale viene arrestato. Inoltre, è un uomo d’azione: per lui far parte degli Avengers significa non solo far parte di una squadra, ma anche avere la possibilità di continuare a lottare. Ovviamente, unite al suo coraggio e al senso di giustizia, queste qualità non possono che delineare i tratti di un Grifondoro.


James “Rhodey” Rhodes/War Machine

James Rhodes appare sempre come personaggio secondario all’interno del Marvel Cinematic Universe, perciò le informazioni sulla sua personalità sono più che altro dedotte.

Di certo è un uomo ligio al suo dovere, che rispetta le regole e rispetta un codice d’onore. Prova un grandissimo affetto per Tony Stark ed è il primo a ricevere un’armatura da combattimento, grazie a cui diventa War Machine. Il suo coraggio nel difendere la sua patria e, insieme agli Avengers, tutto l’universo lo distingue particolarmente. In Civil War, ad esempio, rimane ferito gravemente durante la battaglia con la fazione di Captain America, rimanendo paralizzato. Nonostante tutto, però, non esita ad accettare l’aiuto di Tony pur di ritornare in campo.

È, inoltre, un amico leale e responsabile: non esita ad andare contro Tony nel momento in cui quest’ultimo dimostra di non saper gestire la fama e il potere. Riesce, così, a riportarlo sulla retta via e lo aiuta a migliorare. Per citare il buon vecchio Silente: “Occorre notevole ardimento per affrontare i nemici, ma molto di più per affrontare gli amici”. Basta questo, perciò, per non avere dubbi nel collocare Rhodey in Grifondoro.


Scott Lang e Hope Van Dyme/Ant-Man e Wasp

Avengers: Ant-Man e Wasp

In un rapporto di amore e odio (ma decisamente più amore che odio), Scott e Hope sono due facce della stessa medaglia. Lui un ragazzo molto in gamba, intelligente e pieno di risorse. Lei una scienziata instancabile, amante della fisica proprio come il padre e la madre. Entrambi pronti a mettersi in gioco e a combattere, sotto forma di Ant-Man e Wasp.

Se per Hope non c’è dubbio nell’individuare la Casa di Hogwarts che più la rispecchia, per Scott il discorso merita un approfondimento. All’inizio della sua storia sappiamo che si trova in prigione per aver hackerato il sistema di sicurezza della Vista Corp. Uscito di prigione, riesce a penetrare nella villa del dottor Pym e ruba la tuta che trova nella cassaforte. Quale ladro avrebbe rubato un qualcosa di apparentemente inutile se non uno spinto dalla curiosità di capire cosa fosse di così importante da essere messo sottochiave? E non si limita a prendere la tuta: lui la prova, la utilizza e ne comprende quasi immediatamente il funzionamento.

Più avanti nella storia, lo vediamo combattere contro diversi villain. La sua forza, però, non è sempre quella fisica: essendo minuscolo, ciò che deve saper utilizzare di più per riuscire nelle missioni è proprio il suo intelletto. Ha un’ottima capacità di analisi, riesce a trovare la soluzione migliore e porta a termine i suoi compiti. Da non sottovalutare il fatto che è riuscito a ritornare indietro dal mondo subatomico nonostante Janet Van Dyme prima di lui non ci fosse riuscita. Chiaramente, perciò, sia l’accademica Wasp che l’ingegnoso Ant-Man sono due fieri Corvonero!


Bucky Barnes/Winter Soldier

Per quanto riguarda Bucky, analizzarne la personalità si può rivelare difficile per via dei cambiamenti che il suo personaggio compie all’interno della Saga.

La prima volta lo incontriamo in Capitan America: il primo Vendicatore, in cui è il migliore amico di Steve Rogers e fa parte dell’esercito americano. È un valente soldato è ha successo con le donne, ne è consapevole e in alcuni momenti si vanta di ciò con l’amico. Quando Steve diventa Captain America, però, lui passa in secondo piano e sembra risentirne, arrivando a provare persino invidia. Non cambia, comunque, l’affetto tra i due: resterà al suo fianco fin quando, apparentemente, non morirà.

Sappiamo che, in realtà, viene catturato dall’HYDRA e sottoposto a varie torture e lavaggi del cervello. Questo processo lo porta a diventare colui che conosciamo come il Soldato d’Inverno, una vera e propria macchina assassina costretta ad ubbidire agli ordini, qualunque essi siano. In Civil War si scopre che è proprio lui l’assassino dei genitori di Tony Stark, ma non bisogna dimenticare che in quel momento non era in possesso delle sue facoltà mentali. Si può dire, perciò, che la sua personalità in quel momento non esistesse, e non si dovrebbe giudicare in base a quelle azioni.

Nell’ultima fase dell’MCU Bucky comincia un percorso di riabilitazione e di recupero della memoria. Si allea con Steve, si ritira in Wakanda per riprendersi completamente con l’aiuto di Shuri, la sorella di T’Challa, e prende il nome di Lupo Bianco. Questa rinascita lo vede come un uomo buono e coraggioso, è il caso di dire anche resiliente. Ma la capacità di rialzarsi e reinventarsi è indice di una personalità forte e centrata sui propri obiettivi, il che è coerente con il “primo” Bucky Barnes. Per questi motivi, la Casa che più lo rappresenta è, probabilmente, Serpeverde.


Carol Danvers/Captain Marvel

Avengers: Captain Marvel

Carol Danvers è un’umana diventata la prima degli Avengers e la supereroina più potente dell’MCU: Captain Marvel. Anche la sua storia, come quella di Bucky Barnes, vede dei cambiamenti che comprendono l’annullamento della sua personalità, perciò analizzeremo tutti i passaggi da lei compiuti.

All’inizio di Captain Marvel lei si chiama Vers e fa parte della Starforce dei Kree. È una ragazza impetuosa, competitiva e sveglia, desiderosa di apprendere e dal grande potenziale. Ha degli obiettivi da raggiungere e si impegna al massimo per farlo, costantemente in cerca dell’approvazione del suo mentore. Ciò che in quel momento ancora non sa è che, in realtà, non fa parte dei Kree, bensì dei terrestri e che tutti coloro che considera suoi amici le hanno sempre mentito.

Chi era, perciò, Vers? Si chiamava Carol Danvers ed era una pilota della U.S. Air Force. Ha acquisito i suoi poteri in seguito all’esplosione di un reattore costruito da Wendy Lawson, sua grande amica e una vera Kree, uccisa proprio dal suo mentore. Da umana, Carol era coraggiosa, pronta al sacrificio e con un enorme senso del dovere, qualità che l’hanno portata a dare la sua vita per ciò che riteneva giusto.

La nuova Carol Danvers, quindi, diventa un tutt’uno con Captain Marvel. Accetta il suo passato e i suoi nuovi poteri, acquista la sicurezza necessaria per combattere contro il suo Maestro e vincere e diventa, così, la supereroina più forte dell’universo. Si riconferma la sua personalità umana, pronta a sacrificare la sua vita per difendere i più deboli. Chiaramente, la Casa dove si troverebbe più a suo agio sarebbe Grifondoro.


Stephen Strange/Doctor Strange

Stephen Strange è un neurochirurgo molto famoso, che perde l’uso delle mani in seguito a un terribile incidente d’auto e alle numerose operazioni a cui si sottopone per recuperarle. Ovviamente, senza le mani non può operare e, se non può operare, perde di significato per lui anche il lavoro che gli aveva portato tanta fama e prestigio. Ma la sua personalità resiliente lo porta a trovare una speranza anche laddove aveva perso tutto: arriva a Kamar-Taj, dove incomincia il percorso che lo trasformerà in Doctor Strange.

Stephen ha sempre dimostrato un’enorme fame di conoscenza. Aveva ideato delle tecniche chirurgiche largamente utilizzate, si aggiornava costantemente sugli sviluppi in campo scientifico. Dopo l’incidente, era pronto a sperimentare qualsiasi novità pur di riacquistare le mani e ritornare a operare. Ma l’esempio emblematico della sua naturale curiosità verso l’ignoto è proprio l’arrivo a Kamar-Taj: per far parte degli adepti dell’Antico rinuncia a tutta la sua vita precedente.

Qui impara l’arte della magia e conosce l’esistenza delle diverse dimensioni della realtà e in breve tempo riesce a padroneggiare tutto ciò che apprende. Legge tutti i libri della vasta Biblioteca del Tempio, anche quelli proibiti, nonostante l’espresso divieto dell’Antico.

In Infinity War è lui che capisce tutto ciò che sarebbe dovuto succedere e porta su di sé il peso della consapevolezza del futuro che attendeva ognuno degli Avengers e l’intera umanità. Il nostro pragmatico Doctor Strange è, perciò, indubbiamente un perfetto Corvonero.

Mancano all’appello ancora i Guardiani della Galassia: li analizzeremo tutti nella terza e ultima parte di questa serie di articoli!

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