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Aula di Pozioni: il Distillato della Pace

14 Dicembre 2022 greg-past 6 min read

Aula di Pozioni: il Distillato della Pace

14 Dicembre 2022 Ignotus 6 min read

Per quanto sembri meravigliosa la vita dei maghi anche loro hanno le loro fonti di stress. Affrontare esami, maghi oscuri e creature feroci non è certo una passeggiata! Per fortuna esiste una pozione utile a distendere i nervi: il distillato della pace. Questa pozione viene appresa al quinto anno e ne L’ordine della Fenice è il professor Piton che ne illustra le proprietà.

Il Distillato della Pace è solitamente materia d’esame per i G. U. F. O. il che la rende una pozione abbastanza complicata seppur sempre alla portata di uno studente. La difficoltà della preparazione risiede nel corretto dosaggio degli ingredienti: se si sbagliano alcune dosi la pozione può causare un sonno profondo, lungo e spesso irreversibile!

Scambiarsi un sorso di pace

Gli effetti della bevanda sono molto intuitivi: distende, rilassa e crea nel mago che la beve uno stato di pace e benevolenza. Molti studenti di Hogwarts ricorrono a qualche sorso nei momenti di studio disperato o prima di affrontare un importante esame. Andiamo quindi ad approfondire gli ingredienti che servono alla preparazione del Distillato della pace.


Un piccolo pezzo per la pace…

Il primo ingrediente che troviamo nella ricetta è la pietra di Luna. Il satellite del nostro pianeta è spesso presente nella preparazione delle pozioni, in articoli precedenti abbiamo visto un largo impiego dell’acqua di Luna (nel Distillato di Morte Vivente che puoi approfondire qui, e nell’Amortentia che puoi approfondire qui). Stavolta però non si tratta di acqua, ma di vera e propria pietra lunare. I sassi, le polveri e tutto ciò che deriva da suolo lunare (o di altri pianeti) si indicano con il termine regolite.

La regolite della Luna è un composto roccioso che contiene elementi come olivina, plagioclasio, pirosseno, ma anche ferro e silicio. È di colore grigiastro e ha un buon indice di rifrazione (ecco perché la Luna sembra brillare di luce propria). Campioni di regolite lunare sono stati portati sulla Terra dalle missioni Apollo e i babbani ne continuano a studiare la composizione. Per il Distillato della Pace è richiesta della regolite in polvere e per quanto questo ingrediente possa essere affascinante, è estremamente pericoloso.

Regolite: ingrediente per il Distillato della pace
Superficie della Luna, immagine d’archivio della NASA

… un grande pericolo per il mago

La polvere di regolite lunare è composta da particelle molto piccole e cariche elettricamente. Questo binomio può essere fatale: la polvere può facilmente essere inalata e, grazie alla sua carica, può attaccarsi facilmente ai polmoni o ad altri organi. J. K. è sempre stata molto scrupolosa nel progettare gli ingredienti delle pozioni, ma questa volta avrebbe dovuto almeno fare indossare una mascherina agli studenti. C’è un’altro problema con la pietra lunare: come riescono a reperirla i maghi?

Per noi babbani sono servite ben 33 missioni pericolose e costose e siamo riusciti a portare dei campioni relativamente esigui. I maghi potrebbero servirsi di incantesimi complessi per farla giungere sino a loro oppure potrebbero tranquillamente riprodurla attraverso procedimenti alchemici. In fin dei conti anche noi babbani ci abbiamo provato e ad oggi esistono dei materiali artificiali chiamati Simulanti che assomigliano moltissimo alla naturale regolite. Ma non facciamoci troppe domande, in fondo la Luna ha sempre ispirato le pratiche magiche e a essa sono legati culti e credenze di vario tipo.

Orma sulla regolite
Una delle orme lasciate sul suolo lunare

Piante da matti

Nella lezione sul Distillato della Pace il nostro caro Harry fa un errore che gli costa la riuscita della pozione: si dimentica di aggiungere lo sciroppo di Elleboro. Per evitare che dimenticanze di questo genere si ripresentino, approfondiamo questo secondo ingrediente. L’Elleboro è una pianta ornamentale perenne tipica dei mesi invernali.

In tempi molto antichi si pensava che l’Elleboro potesse curare la pazzia e ciò si deve alle proprietà narcotiche dell’elleborina, il principio attivo della pianta. Con il progredire della botanica e della medicina si è scoperto che l’Elleboro contiene sostanze cardiotoniche che possono migliorare la salute del cuore, ma non hanno alcun effetto sulla salute mentale.

Da pace a pace eterna

L’estrazione delle sostanze benefiche dell’elleboro sono di competenza dei professionisti ed è impensabile utilizzare la pianta in modo casalingo, il motivo? Beh, l’Elleboro è altamente tossico in tutte le sue parti.

Radici, steli, foglie e fiori possono provocare gravi irritazioni al solo contatto e, se ingeriti, causare una grave intossicazione culminante anche con la morte. La Rowling ha ben pensato di combattere l’affaticamento mentale con una pianta dalle leggendarie proprietà rinsavienti.

lo sciroppo di elleboro è impiegato per il distillato della pace

Keep calm and add Valeriana

Il prossimo ingrediente è una vecchia conoscenza dell’Aula di Pozioni di Eate: la radice di Valeriana (utilizzata anche nel Distillato di Morte Vivente). La Valeriana è il calmante naturale più celebre insieme alla Camomilla. Infusi di Valeriana abbondano sugli scaffali dei negozi babbani strillando le loro incredibili proprietà rilassanti e di conciliazione del sonno. Tutto vero: la valeriana è una pianta che fa star bene, persino il suo nome, derivante dal latino valere, significa stare bene.

Il merito è, come sempre, dei principi attivi che sono nelle radici e nelle foglie, si tratta dell’acido valerianico e della valerina. La Valeriana non piace solo agli esseri umani, anche i gatti impazziscono per questa erba con la differenza che per loro è un eccitante naturale. In una bevanda che placa la mente e rilassa la persona non poteva mancare questa pianta.

la valeriana conferisc e un senso di relax e di pace

Per un tocco pungente

Una pozione magica però non è un banale infuso di erbacce babbane. Una pozione magica che si rispetti deve avere anche una componente animale e nel caso del Distillato della Pace sono gli aculei di porcospino. Il procospino, anche meglio chiamato istrice, è un animale tanto affascinante quanto potenzialmente pericoloso.

Sull’istrice non basterebbero pagine e pagine di pergamena per raccontare tutte le insolite caratteristiche perciò cercheremo di essere concisi. Una delle caratteristiche che più contraddistingue l’istrice è una bufala: l’istrice non può sparare i suoi aculei.

gli aculei di istrice sono uno degli ingredienti per il distillato della pace

Meglio lasciarlo in pace

Questa leggenda che non passa mai di moda è del tutto falsa, ma non infondata. Gli aculei del grosso roditore sono estremamente appuntiti e possono trafiggere anche le pelli più coriacee, inoltre si spezzano molto facilmente così da rimanere infilzati nel malcapitato predatore.

La credenza popolare è alimentata dalla vista di grossi predatori, come puma, lupi o addirittura leoni trafitti da lunghi aculei che sembrano essere il risultato di una pioggia di frecce scagliate dall’istrice. In verità il grosso riccio è molto schivo, ma se minacciato egli può attuare una carica in retromarcia! Anziché correre in avanti, l’istrice corre all’indietro o di lato puntando i suoi aculei (che sono orientabili) verso il disturbatore.


La pace interpersonale: una questione spinosa

Sebbene non sia un animale aggressivo, l’istrice sembra centrare poco con la pace. E invece no, e per spiegare ciò ci viene in aiuto Arthur Schopenhauer. Il famoso filosofo, nella raccolta Parerga e Paralipomena, racconta una storia molto significativa di un gruppo di porcospini che per combattere il freddo si stringono l’uno all’altro. Il troppo avvicinamento però risulta una soluzione dolorosa a causa degli aculei di ogni porcospino. Secondo Schopenhauer, la giusta pace per i rapporti interpersonali è figlia della moderazione e del rispetto delle distanze.

Stare vicini scalda il cuore, ma se si è troppo vicini si rischia di farsi male, bisogna quindi dosare molto bene e con attenzione le distanze affettive, proprio come con gli ingredienti del Distillato della Pace. Su questo aneddoto va specificata una cosa: il raccontoto di Schopenhauer è conosciuto come Dilemma dei porcospini e, come abbiamo detto all’inizio, per porcospino solitamente si intende l’istrice, tuttavia è ragionevole credere che il gruppo di animali protagonisti della storia siano dei comuni ricci.

Il filosofo che ha trattato la questione della pace tra gli individui

Un ingrediente raro e potente

Il Distillato della Pace a questo punto dovrebbe essere quasi pronto, manca solo l’ultimo ingrediente: il corno di Unicorno. Con quest’ultima aggiunta la pozione si completa e si carica di magia. Il corno di Unicorno ha moltissimi utilizzi nel Mondo Magico, ma la sua caratteristica più comune è di essere un ottimo antidoto a tutti i veleni. Se siete interessati a scoprire di più su questa meravigliosa creatura potete leggere questo nostro articolo. Anche su questo ingrediente bisognerebbe sollevare una questione etica: come si reperiscono i corni?

In Harry Potter e la Pietra Filosofale ci viene detto che gli Unicorni sono creature rare, molto magiche e molto schive. Il fatto di uccidere un Unicorno viene ritenuto un atto abominevole. A ciò va aggiunto il fatto che quando l’unicorno perde il suo corno incontra la morte certa. Insomma, a meno che i maghi non si siano organizzati in allevamenti di cavalli cornuti, è facile immaginare quanto debba essere raro e costoso un ingrediente del genere e quanto discutibile moralmente. L’unicorno non è l’unico animale che potrebbe essere a rischio dai maghi, anche i centauri hanno avuto i loro grattacapi, dai un occhiata qui.


Con il corno di Unicorno terminano gli ingredienti del Distillato della Pace. Vi raccomandiamo grande attenzione nel dosaggio e, se un sonno irreversibile non vi assale, vi auguriamo buon relax e ci aspettiamo sempre qui, nell’Aula di Pozioni di Eate.

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