Una giovane purosangue che sostiene l’uguaglianza di maghi e babbani,
lo splendore della gentilezza e l’importanza di offrire dei dolci a chi vogliamo
diventi nostro amico.
E perché no? Anche la moglie di Draco Malfoy.
Astoria Greengrass, sorella minore della fedele amica di Pansy Parkinson, Daphne Greengrass, era una strega purosangue dagli insoliti ideali. Di animo gentile e mente aperta, dimostrava una profonda tolleranza nei confronti di babbani e mezzosangue. Proprio a causa della sua predisposizione alla gentilezza verso il prossimo, indipendentemente dal suo status di sangue, ha avuto molte difficoltà a convolare a nozze con Draco Malfoy.
Nonostante la sconfitta subita durante la seconda guerra magica, infatti, sembra che i Malfoy non avessero deciso di mettere da parte i loro ideali: una sposa “filobabbana” non era ciò che speravano per il loro unico figlio.
Perché Draco, erede di una famiglia purosangue tanto imbevuta di razzismo e pregiudizi, ha deciso di prendere in moglie una donna così ribelle?
Draco Malfoy e i traumi della guerra
C’è da dire che la vita di Draco Malfoy, ragazzino viziato e pieno di sé, ha subito notevoli mutamenti da quando il Signore Oscuro ha fatto ritorno. Ingaggiato da Voldemort per uccidere Silente, si è reso ben presto conto che la missione che tanto lo riempiva d’orgoglio altro non era che un piano suicida. La posta in palio, nel caso in cui avesse fallito, era la vita della sua intera famiglia.
Ne “I Doni della Morte” lo ritroviamo poi come ostaggio, seppur non dichiarato, all’interno della sua stessa residenza. Costretto a subire sulla sue pelle i frequenti attacchi d’ira di Lord Voldemort, ha spesso dovuto veder morire o torturare lui stesso sia altri Mangiamorte che persone innocenti.
Possessore inconsapevole della bacchetta di Sambuco, Draco sopravvive alla guerra solo per una serie di circostanze fortunate che lasciano Voldemort nell’ignoranza. Il prezzo che ha dovuto pagare, tuttavia, è altissimo: il crollo del suo mito indiscusso, suo padre, è stato solo l’inizio delle disgrazie di Draco Malfoy. Gli ideali che fin da piccolo gli erano stati inculcati in testa lo hanno portato ad una sofferenza, fisica e psicologica, che ha mitigato in lui ogni determinazione a combattere per essi. Non c’è da sorprendersi che abbia voluto allontanarsi da una realtà tanto oscura, che abbia cercato in Astoria Greengrass una boccata d’aria fresca, qualcuno che lo distraesse dal tremendo marchio che storpiava il suo braccio.
Un erede che fosse solo loro
Le sofferenze di Draco, tuttavia, non sono ancora finite. La donna che tanto profondamente amava era infatti segnata da una maledizione del sangue molto antica, che l’avrebbe inevitabilmente condotta alla morte. Per amore della moglie, Draco si è detto disposto a rinunciare a portare avanti il nome dei Malfoy: la salute di Astoria difficilmente avrebbe sopportato la gravidanza. Tuttavia, non era disposta ad arrendersi.
« [Astoria] non voleva un figlio per il nome dei Malfoy, per il sangue puro o per la gloria, lo voleva per noi » .
Harry Potter e la Maledizione dell’Erede, parte II, atto VI
Il fatto che l’ultimo rampollo di una famiglia purosangue da generazioni rinunci alla possibilità di avere un erede per salvaguardare la moglie, in effetti, la dice lunga sul legame che univa Draco ad Astoria. Scorpius Hyperion Malfoy non viene al mondo per impedire l’estinzione del cognome, ma perché Astoria desiderava che a Draco restasse qualcosa di lei una volta che non ci fosse stata più.
Ma la gravidanza finisce inevitabilmente per mettere in ginocchio la fragile salute di Astoria, e Draco decide di nascondersi assieme alla moglie e al figlio, in modo che ella potesse avere pace e riposo. La loro latitanza, tuttavia, fa nascere una terribile diceria sul conto della famiglia Malfoy: Scorpius sarebbe in realtà figlio di Voldemort, e per questo i tre sarebbero spariti dalla circolazione. Queste terribili voci non sono destinate a placarsi neanche in seguito alla morte di Astoria. A causa dell’ombra oscura che grava sul suo cognome, Draco non è in grado di proteggere né la moglie né il figlio dalla diffamazione.
La vita dopo Agosto 2019
Proprio lo scorso mese si è spenta Astoria Malfoy, e il vuoto che ha lasciato nei cuori di Draco e Scorpius è incolmabile. Tuttavia, anche dopo la sua morte, Astoria continua ad essere un’influenza di luce e positività nella vita del figlio. È stata Astoria a dare consigli a Scorpius su come farsi degli amici, ad essere gentile e tollerante verso il prossimo, a non giudicare nessuno in base alla purezza del suo sangue.
Draco: « C’è più di lei in te di quanto pensassi »
Harry Potter e la Maledizione dell’Erede, parte II, atto III
Certamente, in quell’esatto momento, Draco ha realizzato che il desiderio di Astoria era stato esaudito: sebbene lei non fosse più tangibile non lo aveva lasciato solo, né aveva smesso di rendere il suo mondo meno torbido. Viveva nel figlio dal quale Draco, per vergogna o per dolore, si stava gradualmente allontanando.
Astoria è un personaggio che viene appena accennato, che non vediamo parlare o interagire con qualcuno, ma che è comunque in grado di suscitare commozione e tenerezza. Nell’immenso amore che Draco prova per il figlio, nei suoi disperati tentativi di salvarlo, nell’abbraccio appena accennato a Godric’s Hallow e nel loro rapporto rinnovato: in tutto questo, Astoria continua a vivere.