In Ungheria è stata approvata una legge che vieta ai minori i contenuti che promuovono l’omosessualità e il cambio di genere. Tra questi, sorprendentemente, sembra esserci anche la saga cinematografica di Harry Potter.
Non è la prima volta che la nostra amata saga è sottoposta censura. Solo qualche anno fa, nel 2019, in Polonia, alcuni preti bruciarono in piazza i libri di Harry Potter perché considerati collegati all’occulto. Per la stessa ragione, una scuola cattolica del Tennessee rimosse la saga dalla biblioteca scolastica. Tuttavia, stavolta, i motivi posti a fondamento del rischio di censura non sono religiosi.
Tutto nasce da una legge ungherese, promossa dal partito del Primo Ministro Viktor Orban, che si propone di contrastare la pedofilia. In tale normativa è inserito il divieto di mettere a disposizione di minorenni contenuti che promuovono l’omosessualità o il cambio di genere.
L’emittente RTL Klub Hungary ha annunciato che, a causa di questa legge, numerosi classici del cinema rischiano di essere trasmessi solo in seconda serata. Tra i film per i quali scatta l’avviso di ‘vietato ai minori’ sono menzionati anche alcuni film della saga di Harry Potter (senza che vengano specificati quali). Insieme alla saga, si citatano anche: Billy Elliot, Il diario di Bridget Jones e la serie TV Friends.
Giunta proprio nel mese del Pride, l’approvazione della legge ha generato concitate proteste. Viene, infatti, denunciata una gravissima violazione dei diritti oltre a una pericolosa assimilazione delle tematiche LGBT alla pedofilia. In questo senso, si sono già espresse diverse associazioni a difesa dei diritti civili come, ad esempio, Amnesty International.
Siamo in un’epoca in cui assistiamo, frequentemente, all’inserimento in opere di divulgazione di tematiche riguardanti l’inclusività e l’uguaglianza. La promozione di queste tematiche, inoltre, è spesso appositamente inserita in opere destinate ai giovanissimi. Possiamo, dunque, presumere che saranno numerosi i prodotti, pensati proprio per i bambini, che in Ungheria avranno il bollino rosso.
In un mondo che si muove, talvolta a piccoli passi, verso inclusività e uguaglianza, l’Ungheria sembra aver compiuto un gigantesco passo indietro. Che ne pensate?
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Fonte: Reuters