“All’estremità del corridoio, era appeso il ritratto di una donna molto grassa, con indosso un abito di seta rosa. «La parola d’ordine?» chiese. «Caput Draconis» disse Percy, e il ritratto si staccò dal muro scoprendo un’apertura circolare.”
I ritratti di Hogwarts
Prima di parlare nel dettaglio della Signora Grassa, è necessario conoscere il funzionamento dei ritratti nel mondo magico. Come abbiamo approfondito meglio in questo articolo, i ritratti assumono il comportamento del mago (o della strega) rappresentato, anche se in realtà hanno un modo di agire, per così dire, bidimensionale. Non riescono a sostenere discorsi mai affrontati prima, non hanno libero arbitrio: sono solo “pittura e memoria”.
Chi è davvero la Signora Grassa?
Purtroppo non si sa molto sulla vita della Signora Grassa prima di diventare un ritratto. Quasi sicuramente fu studentessa di Hogwarts smistata a Grifondoro e morì prima degli anni ’60, come possiamo dedurre da uno dei racconti di Molly Weasley.
«E la Signora Grassa?» chiese Bill.
Il Calice di Fuoco, cap. 31
«Era già qui ai miei tempi» disse la signora Weasley. «Mi ha fatto la predica una notte che ero tornata in dormitorio alle quattro del mattino…»
«Che cosa ci facevi fuori dal dormitorio alle quattro del mattino?» chiese
Bill, guardando la madre stupito. Lei fece un gran sorriso, gli occhi scintillanti.
«Io e tuo padre eravamo andati a fare una passeggiatina notturna» disse.
Nonostante le informazioni sulla vita del ritratto di Grifondoro siano poche, possiamo comunque desumere parte della sua vecchia personalità. Come già detto poc’anzi i ritratti imitano il comportamento avuto nella vita vera, perciò la Signora Grassa deve essere stata una persona molto partecipe e competitiva ma anche sensibile e irascibile. La vediamo spesso, infatti, festeggiare con i grifondoro le loro vittorie, irritarsi con gli studenti ritardatari e allo stesso tempo dispiacersi per la morte di Silente, come specificato nell’articolo di Wizarding World.
Un tratto della Signora Grassa da tenere in considerazione, comunque, è la sua fibra morale. Quando nel Prigioniero di Azkaban Sirius Black le si presenta davanti con l’intenzione di entrare nel dormitorio, lei rifiuta categoricamente di lasciarlo passare, rischiando che l’animagus distrugga irrimediabilmente il suo dipinto. Sarà stata questa sua audacia a farla smistare nella culla dei coraggiosi di cuore?
Il ritratto di Grifondoro
La Signora Grassa, in realtà, non ha un ruolo di grande rilievo per la trama di Harry Potter. È un personaggio di contorno che ci fa ridere con le sue battutine, ma niente di più.
L’unico momento in cui la sua presenza segna lo svolgimento della saga è, appunto, l’incontro con Sirius. Il ritratto si rifiuta di fare entrare il fuggitivo nel dormitorio e, per quanto il suo comportamento sia pregevole, conosciamo le conseguenze di questo gesto: Sirius non riuscirà ad arrivare a Peter Minus, a ucciderlo o a portarlo da Silente per dimostrare la sua innocenza e vivere finalmente come uomo libero.
Nei film
Nella trasposizione cinematografica della saga, ci sono ben due attrici che hanno interpretato la Signora Grassa: Elizabeth Spriggs nella Pietra Filosofale e Dawn French nel Prigioniero di Azkaban.
Oltre alle differenze di aspetto, il ritratto nei due film è stato reso in maniera diversa: nel primo film la Signora Grassa è praticamente immobile, salvo poi muovere il volto per pronunciare “Parola d’ordine?”; nel terzo capitolo, invece, la “ex strega” è libera di muoversi come più le piace, tanto da “deliziare” i grifondoro con le sue doti canore.
Questo è tutto ciò che sappiamo sulla Signora Grassa. A questo punto possiamo domandarci se la Rowling abbia pensato un background anche per questo personaggio, come ha fatto per moltissimi altri, o semplicemente abbia scelto di lasciarlo in secondo piano e concentrarsi su altro.