Ormai lo sport più famoso del mondo magico ha contagiato anche il mondo dei babbani. Se negli Usa, nel Regno Unito e in Germania ormai il Quidditch è uno sport come tanti altri, in altri Paesi quali Italia e Francia è ancora poco praticato. Ma tutti gli appassionati, qualunque sia la loro nazionalità, sono in trepidante attesa degli Europei, che si terranno a Luglio in Irlanda.
Per i più smemorati, cominciamo col riprendere, per grandi linee, le regole del Quidditch magico. Il più diffuso e praticato sport del mondo magico si gioca a cavallo di manici di scopa volanti in squadre da sette giocatori. Si usano tre tipi di palla (pluffa, bolidi e boccino d’oro) e, ovviamente, lo scopo di una partita è totalizzare più punti della squadra avversaria. Si guadagnano 10 punti facendo passare la pluffa attraverso appositi anelli e se ne guadagnano 150 catturando il boccino, segnando così la fine della partita.
Il Quidditch babbano, invece, si gioca su un campo con superficie in erba, con squadre da sette giocatori ciascuna. Ogni giocatore devo obbligatoriamente muoversi trattenendo tra le gambe una scopa (non volante ahimè!). Si guadagnano punti facendo passare la “pluffa” attraverso uno dei tre anelli posti al limite del terreno di gioco, o catturando il “boccino“.
La nascita del Quidditch babbano
Contestualmente alla crescita di popolarità della saga, il quidditch babbano ha preso sempre più piede come sport e, ad oggi, viene praticato in vari paesi del mondo. Questo sport di contatto unisce elementi del rugby, del dodgeball, della pallamano, del calcio e dell’acchiapparella e di altre attività che solitamente si svolgono nei cortili di scuola, facendo a meno, però, delle scope volanti.
La comparsa del quidditch babbano risale ad un campionato intra moenia nel 2005 al Middlebury College (Vermont). Nel 2006, dopo la prima partita di quidditch interuniversitario tra il Middlebury College e il Vassar College, è stata fondata la Intercollegiate Quidditch Association (IQA).
Oggi l’IQA è diventata un’organizzazione registrata senza scopo di lucro. Essa ha il compito di promuovere questo sport e definire il regolamento, oltre che gestire (con le singole federazioni sportive nazionali) i vari campionati e tornei (nazionali ed europei).
Le regole del quidditch babbano
Ovviamente, per diventare un giocatore di Quidditch non è assolutamente necessario conoscere la saga di Harry Potter, né tantomeno le regole del Quidditch dei maghi. Inoltre sono quasi del tutto spariti mantelli e cappelli da maghi, inizialmente molto utilizzati, e anche sulle magliette sono sempre meno frequenti i riferimenti al mondo magico.
Il numero e i ruoli dei giocatori è però lo stesso della versione magica. In ogni squadra quattro cacciatori cercano di far passare la “pluffa” (palla da pallavolo leggermente sgonfia) negli anelli degli avversari (tre cerchi di altezza differente posti alle due estremità del campo) mentre due battitori provano a metterli momentaneamente fuori gioco tirandogli addosso dei “bolidi” (palloni di dodgeball). Dopo 17 minuti di gioco un cercatore entra in campo per tentare di catturare il boccino, che è costituito da una pallina da tennis all’interno di un lungo calzino appeso ai pantaloncini di un giocatore neutrale vestito di giallo (assistente dell’arbitro detto boccinatore).
Tutti i giocatori, come anticipato, devono tenere una scopa tra le gambe per l’intera durata dell’incontro. Questo non è solo un tipico richiamo allo sport potteriano. Esso è anche e soprattutto incentivo allo spettacolo, dovendo giocare per la maggior parte del tempo con una sola mano.
Una partita di quidditch dura dai 20 ai 30 minuti. Secondo il regolamento ufficiale IQA essa non ha una durata fissa, sebbene vi siano delle limitazioni per il boccino tramite le quali si può regolare la durata. A garantire il loro rispetto ci sono ben cinque arbitri e due assistenti.
Campionati e tornei
Ad inizio Maggio 2022 la coppa di Francia si è giocata ad Angers (Ovest) mentre a fine Aprile Brescia ha ospitato un torneo europeo con 24 squadre (qui un approfondimento). Questo sport è ormai un fenomeno mondiale, in pieno boom negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania, mentre in altri Paesi quali Italia e Francia al momento ci sono tra 200 e 300 giocatori in 8-12 squadre.
Intanto fervono gli allenamenti in vista dei campionati europei che si disputeranno a fine Luglio in Irlanda, dopo due anni di interruzione causa Covid. L’ultima edizione, nel 2019, era stata vinta dalla Francia, quindi ancora detentrice del titolo di campione europeo di Quidditch.
Anche la città italiana di Modena è stata protagonista di un evento di Quidditch: proprio in vista dei campionati europei, il 21 e il 22 maggio la Nazionale italiana ha partecipato ad un raduno collegiale in città, in particolare nella frazione di Cognento.
La presenza della compagine azzurra è legata all’attività della squadra dilettante Dna Quidditch club, fondata tre anni fa da giocatori modenesi e torinesi, iscritta all’Associazione Italiana Quidditch e dal 2020 parte dell’Asd Manticores Modena.
La Lega cambia nome
Conclusa la breve panoramica degli eventi, bisogna evidenziare che, ovviamente, neanche il Quidditch è esente da questioni burocratiche. Negli Stati Uniti si sta spingendo verso la creazione di squadre di giocatori giovani per garantire un futuro a questo nuovo sport e sono in corso cambi di terminologia per poter continuare a sviluppare la disciplina. Il motivo è cercare di “svincolare” lo sport dalla Warner, che detiene tutti i diritti sul magico mondo di Harry Potter.
Proprio per questo motivo la Major League Quidditch ha annunciato la sua intenzione di cambiare il proprio nome per evitare problemi riguardanti il copyright e come segno di protesta nei confronti dell’autrice dei libri accusata a più riprese di transfobia.
Di contro, bisogna ricordare, che in una precedente dichiarazione, un portavoce dell’agenzia letteraria della Rowling, The Blair Partnership, aveva detto: “La Quidditch Premier League, il Quidditch statunitense e la Major League Quidditch non sono mai stati approvati né hanno ricevuto licenze da J.K. Rowling”.
Insomma, le questioni burocratiche sono come sempre ingarbugliate. Chi la scamperà?
Uno sport inclusivo
Le circostanze in cui i giocatori sono entrati in contatto con questo sport sono davvero molteplici e disparate. C’è chi ha scoperto lo sport durante viaggi universitari e scambi scolastici all’estero o chi in occasione di raduni di fan di Harry Potter e chi ancora per caso, vedendo “misteriosi” allenamenti in un parco.
Fra le tante peculiarità del gioco c’è soprattutto quella che porta il nome di gender rule, riguardante la composizione della squadra. Questa regola non consente di inserire in campo più di quattro persone dello stesso genere. Tutti possono quindi avere un proprio spazio nel gioco: chiunque può giocare, come i non binary, agender e bisgender. Ancora una volta il Quidditch si dimostra inclusivo (qui potete leggere un approfondimento sul tema della parità nello sport).
Cosa ne pensate dello sport più famoso del mondo magico? Lo considerate ormai anche uno sport un poco babbano? Avete mai provato a giocare? Fateci sapere nei commenti se vi va una partita a Quidditch!
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