Cosa hanno in comune la serie horror The Haunting 2 e Harry Potter? In realtà, poiché nella serie la componente sovrannaturale è molto presente, gli elementi in comune sono diversi. In questo articolo ci occuperemo, in particolare, della connessione tra due oggetti che hanno una funzione molto simile.
È stato lo stesso Mike Flanagan, creatore di The Haunting 2, ad aver individuato, in un’intervista alla rivista Entertainment Weekly, la connessione tra la mappa del malandrino della saga e la casa delle bambole della piccola Flora, presente nella serie Netflix. Entrambi gli strumenti, infatti, funzionano da tracciamento e consentono ad alcuni personaggi di conoscere la collocazione degli altri.
ATTENZIONE: di seguito troverete spoiler di The Haunting of Bly Manor. Se desiderate vedere la serie e non lo avete ancora fatto vi consigliamo di fermarvi qui.
The Haunting of Bly Manor
The Haunting of Bly Manor è il secondo capitolo della serie horror The Haunting, prodotta da Netflix. Mentre la prima stagione, The Haunting of Hill House, è basata sull’omonimo romanzo di Mary Shelley, la seconda stagione è liberamente ispirata al grande classico di Henry James ‘Giro di Vite’.
Il filo conduttore delle due stagioni è lo scenario: entrambe sono ambientate in un’immensa e inquietante magione che, fin da subito, si rivela teatro di eventi misteriosi.
La trama della serie, apparentemente, risponde allo schema di un horror classico. Una giovane insegnate, Dani Clayton, viene assunta dal signor Henry Wingrave come istitutrice per i suoi due nipotini.
I piccoli Flora e Miles Wingrave sono orfani e vivono in una magione insieme a una governante. Fin dal principio, appare ben chiaro che la magione e i suoi abitanti nascondono un segreto oscuro e terribile.
La casa delle bambole
La piccola Flora è una bambina speciale, ogni sera riordina minuziosamente la sua casa delle bambole che è spaventosamente simile alla magione in cui abita.
Ogni membro dello staff di Bly manor è rappresentato da una bambola. A popolare la casa di Flora, però, ci sono anche misteriose e inquietanti bambole senza volto.
In seguito, si scoprirà che la casa delle bambole di Flora non è altro che la magione in miniatura e che le bambole vengono spostate secondo la collocazione degli abitanti della magione. Le bambole senza volto rappresentano, invece, gli spiriti che infestano Bly Manor.
Proprio come la mappa del malandrino, la casa delle bambole è un sistema di tracciamento delle persone che si trovano in un determinato luogo: nel caso della mappa, ovviamente, Hogwarts, mentre per quanto riguarda la casa delle bambole, la magione.
Differenze e analogie
Creazione degli oggetti
Lo zio Henry regala a Flora la casa delle bambole, in occasione del suo sesto compleanno, per scusarsi del fatto di non aver potuto partecipare alla sua festa. La casa delle bambole, dunque, non è stata appositamente creata al fine di controllare gli spostamenti delle persone presenti nella casa.
Nella saga, invece, la mappa è stata progettata e creata dai quattro malandrini proprio allo scopo di tracciare le persone all’intero della scuola.
La mappa funziona mediante il potente incantesimo Homunculus che consente di tracciare i movimenti di tutte le persone presenti nell’area mappata (per un approfondimento sulla mappa del malandrino cliccate qui).
Utilizzo degli oggetti
Sicuramente, la casa delle bambole non è comoda come la mappa del malandrino: non si può piegare e infilare in tasca a piacimento. Tuttavia, si rivela molto utile perché consente a Flora di evitare, e di far evitare agli altri personaggi, incontri sgraditi con gli spettri che infestano la magione.
Le bambole della casa vengono mosse ogni notte dal fantasma di un bambino, morto all’interno di Bly Manor, che diventa amico di Flora. Lo spirito del piccolo muove le bambole all’interno della casa per avvisare Flora degli spostamenti dei personaggi e degli spiriti. Questo sistema è molto utile, soprattutto, quando si verificano le incursioni nella casa della perfida signora del Lago.
Anche la mappa del malandrino è stata di grande aiuto per Harry nel corso della saga. Non solo, infatti, gli ha consentito di girare per il castello evitando di incontrare i professori, ma ha anche permesso di scoprire intrusi presenti nella scuola.
Sistemi di sicurezza
La casa delle bambole, essendo un oggetto apparentemente comune per una bambina, può essere vista e maneggiata da tutti. La piccola Flora deve dunque stare attenta a far sì che nessuno, oltre a lei e al fantasma del bambino, sposti le bambole dalla loro posizione.
La mappa del malandrino, invece, funziona solo se si conosce la frase che la attiva. Quando, una volta terminato l’utilizzo, si pronuncia la frase per disattivarla, la mappa appare come un normale foglio di pergamena. Vi è inoltre il fatto che pochissimi personaggi, nel mondo magico, sono a conoscenza dell’esistenza della mappa, questo rende molto più semplice tenerla nascosta.
Il profondo significato delle bambole in The Haunting 2
La casa delle bambole non è solo strumentale al tracciamento delle persone presenti nella casa. Questo oggetto costituisce, infatti, anche una rappresentazione metaforica dei soggetti, vivi e non, che si trovano nella magione.
Le bambole che rappresentano i fantasmi sono senza volto, ciò può riguardare il fatto che i morti cadono spesso nell’oblio. Inoltre, la figura della bambola richiama l’oggettificazione dei personaggi. Molti dei personaggi della serie, tanto da vivi quanto da spettri, sono trattati letteralmente come bambole di pezza.
L’ideatore della serie ha spiegato che molti personaggi vivono delle relazioni malsane. In tali rapporti vi è la tendenza a manipolare le persone e trasformarle nelle versione bambola di loro stesse.
L’esempio lampante di questo concetto, nella serie, è la relazione tra la vecchia istitutrice, Rebecca Jessel, e il socio in affari dello zio Henry, Peter Quint. I due personaggi si innamorano e muoiono dentro la magione. Peter perseguita Rebecca, anche dopo la sua morte, con l’intento di intrappolarla per sempre al suo fianco.
Anche se è un oggetto molto utile all’interno della serie, preferiremmo non avere nulla a che fare con la casa delle bambole di Flora. Sarebbe davvero comodo, invece, avere uno strumento simile alla mappa del malandrino. Avevate notato l’analogia tra questi due oggetti?
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