Non importa se è lo Specchio delle Emarb, lo specchio bidirezionale di Sirius o uno di un bagno: ciò che questi professori vedrebbero sarebbe solo stile.
Le uniformi scolastiche potrebbero sembrare noiose, ma rendono più semplice la vita di uno studente. Con l’eccezione di Ron, gli studenti hanno una preoccupazione in meno con le uniformi di Hogwarts. Il che è una cosa positiva, dato che devono preoccuparsi di molte altre cose (ragni giganti, maghi oscuri sotto forma di topi, Malfoy…).
Al contrario, i professori di Hogwarts possono vestirsi come più li aggrada. Le tuniche e i mantelli abbondano, ovviamente, perché che mago sei se non hai un vestito che pulisce il pavimento? Ciò non ha impedito agli insegnanti della scuola di vestirsi con stile. Ecco gli insegnanti che preferiamo per il loro modo di vestire.
Professor Allock
Gilderoy Allock apparve lentamente, seduto a un tavolo e circondato da gigantografie della sua faccia. Erano tutte ammiccanti e mostravano alla folla due file di denti di un candore abbagliante. Il vero Allock indossava un abito color non-ti-scordar-di-me, che si adattava perfettamente al colore dei suoi occhi; sui capelli ondulati portava, disinvoltamente poggiato di lato, il cappello a punta da mago.
Harry Potter e la Camera dei Segreti
Allock sarà stato un pessimo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, ma sicuramente sapeva come vestirsi. La moda potrebbe essere considerata un po’ frivola, ma questo buffone biondo è riuscito ad abbagliare tutti facendo passare la sua spavalderia per genialità, semplicemente indossando un farfallino accostato a denti bianchissimi. Molto di stile, anche se non sarebbe durato un secondo in uno scontro con una banshee. Almeno sapeva quale tonalità di blu gli stava meglio.
Professoressa Cooman
Una voce uscì all’improvviso dall’ombra, una voce dolce e misteriosa.
«Benvenuti» disse. «È bello vedervi in carne e ossa, finalmente».
La prima impressione che Harry ne ebbe fu quella di un grosso insetto luccicante. La professoressa Cooman avanzò nel cerchio di luce del fuoco, e videro che era molto magra; gli spessi occhiali le rendevano gli occhi molto più grandi del normale, ed era avvolta in uno scialle leggero, tutto ricamato di perline. Innumerevoli catene e collane le pendevano dal collo esile, e le mani e le braccia erano cariche di braccialetti e anelli.
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban
Con tutti quei vestiti bizzarri e quelle catene di perline, si potrebbe dire che la professoressa Cooman indossi tutto ciò che possiede. Tuttavia non è questa la gioia del boho chic?
Professor Piton
L’armadio si spalancò. Ne uscì il professor Piton, arcigno e minaccioso, gli occhi che lampeggiavano, puntati su Neville.
Neville arretrò, la bacchetta levata, cercando invano di parlare. Piton si stava curvando su di lui, s’insinuava nei suoi abiti.
«R… r… riddikulus!» strillò Neville.
Si udì come uno schiocco di frusta. Piton barcollò; ora indossava un lungo abito orlato di pizzo, in testa aveva un alto cappello con sopra un avvoltoio mangiato dalle tarme, e agitava una grossa borsa scarlatta.
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban
Gli anni dell’adolescenza sono difficili, pieni di indecisione, il che porta molti ragazzi babbani a esprimere le loro emozioni attraverso il loro guardaroba. Gli studenti imbronciati avrebbero trovato un mentore in Piton, che è uno splendido esempio di vestiti che rispecchiano il proprio umore.
Se un giorno si fosse svegliato per trovarsi improvvisamente posseduto dal buonumore (dimenticando per un attimo che l’amore della sua vita era morto amando un altro), non avrebbe niente da mettersi. Piton aveva già capito una lezione di stile fondamentale: il nero non passa mai di moda.
Ovviamente, c’è una enorme eccezione a questa regola.
Fiorenzo
Dalla nebbia emerse un volto che Harry aveva già visto in una buia, pericolosa notte nella foresta proibita: i capelli di un biondo chiarissimo e gli occhi di un azzurro sorprendente; la testa e il torso di un uomo uniti al corpo di un cavallo palomino.
«Questo è Fiorenzo» disse allegro Silente a una folgorata Umbridge. «Credo che lo troverà idoneo».
Harry Potter e l’Ordine della Fenice
In un turbinio di decisioni controverse (portare dei ragazzini nella Foresta Proibita, permettere che gli studenti preparino pozioni che potrebbero mutilare o uccidere, essere molto vicini ad animali pericolosi e/o maghi oscuri in qualsiasi momento), l’assunzione di un centauro a Hogwarts è una delle più interessanti.
Divinazione potrebbe essere considerata da alcuni una materia vaga e imprecisa, ma dobbiamo fare i nostri complimenti a Fiorenzo per aversi insegnato un’altra importante lezione di stile: a volte essere minimalisti è meglio.
Professor Silente
I lunghi capelli e la barba di quel giovane Albus Silente erano rossicci. Procedette sul marciapiede, attirando molti sguardi curiosi sul suo vistoso abito di velluto color prugna.
Harry Potter e il Principe Mezzosangue
È giusto dire che l’eccentrico preside ha avuto diversi cambi di stile nel corso degli anni. In Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, un giovane Albus Silente degli anni 20 apprezzava i gilè e i look su misura, mentre la sua versione più anziana preferisce la stravaganza, gli abiti eleganti e il comfort, come mantelli viola, stivali con le fibbie, e a volte una splendida cuffia con motivi floreali, se la trova in un Christmas cracker.
Ovviamente, tutti amiamo i diversi periodi dell’aspetto di Silente, è la gioia di mantenere le cose così ricche di creatività. E come è stato detto una volta, “non si può negare che abbia stile”.
Fonte: Pottermore.